• CODARDO •

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Oh wait ma io ho anche le one shot da pubblicare. PERDONATEMI

★                           🜲                         ☆彡

Il film va avanti, ma io non sto seguendo più niente.

Forse è la colpa di come sono seduta. O meglio... di dove sono seduta. In mezzo alle gambe di Leutum, con la schiena appoggiata al suo petto, le ginocchia piegate verso il petto e una coperta che ci copre entrambi fino alla vita. Lollo e Nico sono seduti dall'altro lato del divano, assorti nel film, ma io non riesco a concentrarmi su nulla che non sia il respiro lento e regolare di Leutum dietro di me.

Il suo braccio è appoggiato mollemente dietro il divano, ma ogni tanto mi sfiora la spalla. E ogni volta è come se qualcuno premess... tipo... il bottone start delle farfalle nello stomaco.

Le sue gambe sono distese ai lati delle mie, e io mi sento completamente avvolta. Protetta. Calda. Troppo calda.

<< Hai freddo? >> mi sussurra piano, abbassando un pochino la testa per farsi sentire solo da me.

Scuoto la testa. << No... sto bene >>

In realtà non è vero. Sto impazzendo. Ho il cuore che mi batte nelle orecchie come se stessi correndo da un'ora. Ma fuori, dall'esterno, sembro completamente rilassata. Finta ma credibile. Premio Oscar, grazie.

Sento Leutum che sorride contro la mia tempia. Lo sento, perché la sua testa è praticamente appoggiata lì, leggera e naturale come se lo avessimo fatto mille volte.

Non lo so quando è successo che siamo diventati questo. Questo strano legame che non è un'amicizia normale, ma nemmeno qualcosa di dichiarato. È fatto di sfioramenti, battute che nascondono altro, sguardi trattenuti per troppo tempo.

Tipo ora.

Mi giro leggermente, quel tanto che basta per vedere il suo profilo. Il film continua a scorrere sullo schermo, ma lui non sta guardando. Sta guardando me.

E io mi sento come se stessi per sciogliermi tra le sue braccia.

<< Hai perso il filo del film anche tu? >> mormoro, con un mezzo sorriso.

<< Perso da almeno mezz'ora >> risponde lui, la voce bassa e roca. << Colpa tua >>

Il mio cuore fa una capriola e poi inciampa malamente su sé stesso.

<< Colpa mia? >>

<< Mhm >> annuisce piano. << È difficile concentrarsi quando sei... così >>

Lo guardo. Lui mi guarda. La distanza è minima. Le nostre teste sono vicinissime, i nasi quasi si sfiorano. Il mio respiro si blocca, e per un attimo penso che ci baceremo. Che ci stiamo per baciare.

E invece, lui si scosta appena.

Codardo.

Ma resta lì, vicino. Presente. E il modo in cui mi guarda... Dio. È più pericoloso di un bacio.

Abbasso gli occhi un attimo, cercando di distrarmi, ma è inutile. Sento tutto di lui: il calore del suo petto, il profumo della sua felpa, il respiro regolare e profondo. È tutto lì, addosso a me.

Poi, con naturalezza spiazzante, Leutum fa scivolare un braccio attorno alla mia vita, sotto la coperta. Un gesto così semplice, ma che mi manda totalmente in tilt.

Resto immobile per un secondo, poi cedo. Appoggio la testa contro la sua spalla e chiudo gli occhi. Lo sento sorridere. E allora sorrido anch'io.

Il film finisce, ma io non mi muovo.

E nemmeno lui.

𝐋𝐄𝐀𝐍𝐃𝐑𝐎 𝐓𝐔𝐌𝐌𝐈𝐍𝐎 / 𝐋𝐄𝐔𝐓𝐔𝐌 - { 𝒪𝓃ℯ 𝒮𝒽ℴ𝓉 }Where stories live. Discover now