★ 🜲 ☆彡
Non era una serata speciale.
Non c'era un'occasione particolare.
Eppure, stavo comunque perdendo troppo tempo davanti allo specchio del bagno, cercando di sistemarmi i capelli e applicare il mio solito gloss preferito.
Avevo appoggiato il tubetto sul lavandino, continuando a sistemare con le dita qualche ciocca ribelle, finché non sentii dei passi lenti e sicuri avvicinarsi dietro di me.
Non ebbi nemmeno il tempo di voltarmi che sentii il corpo di Leutum premere leggermente contro il mio, intrappolandomi tra lui e il lavandino.
<< Quanto ci metti, T/n... >> mormorò vicino al mio orecchio, la voce bassa, piena di un'ironia che mi fece venire i brividi lungo la schiena.
Inghiottii piano, sentendo la sua mano scivolare lenta sulla superficie del lavandino fino ad afferrare il mio gloss.
<< Te lo metto io >>
La frase fu sussurrata contro la mia tempia, così piano e sicura da farmi cedere completamente.
Rimasi immobile, quasi trattenendo il respiro, mentre la sua mano libera mi sollevava il mento con due dita, costringendomi a guardare lo specchio davanti a noi, prima di girarmi.
I suoi occhi incrociarono i miei, e in quel momento avrei voluto scomparire da quanto mi batteva forte il cuore.
L'altra mano svitò il gloss con calma esasperante.
Sentii l'applicatore sfiorarmi piano il labbro inferiore, il tocco lento, preciso... provocante.
<< Stai ferma, piccola... >> sussurrò ancora, con quel tono basso che mi faceva tremare le ginocchia.
Ogni movimento era studiato per farmi perdere la testa.
Ogni respiro contro la mia pelle era più caldo del precedente.
Quando finì di stendere il gloss, non si allontanò.
Anzi, rimase lì, con il viso così vicino al mio che potevo sentire perfettamente il suo respiro lento e profondo.
<< Sai qual è il problema di questo gloss? >>
La sua voce era roca, quasi un tono divertito.
<< Ha un sapore troppo buono per non volerlo togliere a morsi >>
Non mi diede nemmeno il tempo di reagire.
Sfiorò appena le mie labbra con le sue, un contatto breve... ma sufficiente a farmi crollare definitivamente.
Rimasi lì, immobile, con la testa che girava e il cuore che sembrava voler esplodere.
Lui rise piano, soddisfatto.
Appoggiò il tubetto del gloss accanto a me, prima di mormorare ancora, contro la mia pelle:
<< Se ci metti ancora tanto a prepararti... ti aiuto io. Ma non credo ti convenga >>
Provocatorio.
Come se volesse solo tentarmi.
Ma commise un errore.
Mi lasciò troppo tempo per riprendermi.
Inspirai piano, sentendo il suo respiro ancora caldo contro la mia bocca.
Poi, senza pensarci troppo — o forse proprio perché il cuore mi batteva troppo forte — mi voltai leggermente, cercando i suoi occhi con i miei.
<< Non sembrava che volessi toglierlo a morsi però... >> sussurrai, la voce appena più bassa del solito, con un filo di sfida che non sapevo nemmeno da dove mi fosse uscito.
I suoi occhi si accesero.
Non di fastidio.
Non di sorpresa.
Ma di qualcosa di decisamente più pericoloso.
Le sue dita sotto al mio mento strinsero appena, con quella delicatezza che non lasciava scampo.
E senza dirmi nulla... si abbassò su di me.
Il bacio che mi diede non fu più un semplice contatto.
Mi travolse completamente.
Le sue labbra si muovevano sulle mie con sicurezza, lente ma affamate, come se volesse imprimere nella mia memoria ogni secondo di quel momento.
La sua mano libera mi sfiorava la vita, trattenendomi contro di lui senza possibilità di fuga.
Avevo letteralmente le gambe molli.
Il cuore impazzito.
Le mani strette debolmente alla sua felpa, cercando un appiglio qualsiasi per non crollare.
Quando si staccò — seppur a fatica — il suo respiro era più pesante, caldo contro la mia pelle ormai bollente.
<< Se mi guardi così mentre provo ad aiutarti... >>
La sua voce era roca, quasi divertita ma carica di qualcosa che mi fece venire i brividi ovunque.
<< Non ne usciamo più dal bagno, T/n >>
E, come se non bastasse, mi lasciò un altro bacio — questa volta casto, lento — all'angolo delle labbra, prima di sussurrare contro la mia guancia:
<< Decidi tu... vuoi ancora il gloss o me? >>
Rimasi lì, immobile, a fissarlo con il cuore che ormai non lo sentivo neanche più da quanto batteva forte.
Le sue parole continuavano a risuonarmi nella testa.
"Vuoi ancora il gloss o me?"
Avevo completamente dimenticato anche come si parlava.
Non risposi — forse non ne ero nemmeno capace — ma a quanto pare non servì nemmeno.
Perché in quell'istante sentii le sue mani stringersi decise sui miei fianchi.
E prima ancora di realizzare cosa stesse facendo, mi ritrovai sollevata da terra, con un piccolo sussulto che mi fece stringere automaticamente le braccia attorno al suo collo.
<< Ok basta, per sicurezza ti sequestro >>
La sua voce mi arrivò troppo vicina all'orecchio, bassissima e divertita, ma con un tono che non lasciava spazio a repliche.
<< Troppo pericolosa per restare da sola in bagno >>
Il mio viso era completamente rosso — lo sentivo, lo sapevo — e cercai debolmente di protestare, più per istinto che per reale volontà.
Ma lui non mi diede tregua.
Mi stringeva a sé con naturalezza, come se fossi la cosa più semplice e giusta da fare in quel momento.
Passò davanti allo specchio e vidi la nostra immagine riflessa: io, distrutta e arrossita, abbracciata a lui che rideva appena, scuotendo la testa come se non potesse credere a quello che era successo.
<< Il gloss lo mettiamo dopo...>> sussurrò, abbassando ancora di più la voce mentre usciva dal bagno con me stretta a sé.
<< Ora pensiamo ad altro >>
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𝐋𝐄𝐀𝐍𝐃𝐑𝐎 𝐓𝐔𝐌𝐌𝐈𝐍𝐎 / 𝐋𝐄𝐔𝐓𝐔𝐌 - { 𝒪𝓃ℯ 𝒮𝒽ℴ𝓉 }
Fanfiction➪ Beh, siccome ci sono molte storie su il nostro amato Leutum ho pensato di fare qualcosa di leggermente diverso! Delle one shot, ovvero delle piccole storielle che dureranno un capitolo solo, ma nessuna di esse sarà collegata tra di loro. Spero...
