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A scuola era tutto normale.

Lucy e io eravamo a lezione, anche se lei era seduta di fianco a Calum, che ha quanto ho capito è un po' arrabbiato con Michael, ma continua a parlargli, io ero seduta,come al solito, al primo banco da sola.

Oggi non avevo ancora visto Michael a scuola, io mi preoccupavo per lui nonostante tutto,anche se non lo meriterebbe.

Non so come mi sento, solo avrei preferito che...non mi avesse chiamato?

Trovo davvero brutto quello che ha fatto, stava sputando ne piatto dove mangiava, insomma, io ci sono sempre stata per lui, anche se ci penso bene, realizzo che in realtà è uno sconosciuto.

Che razza di situazione, queta è la prima volta che mi succede qualcosa del genere.


*


Il cellulare iniziò a squillare.

Era Michael.

Non sapevo cosa fare...ma dovevo rispondere.

-Pronto?- sono un'idiota, la mia voce stava tremando, e avevo gli occhi lucidi. Non voglio piangere.

-Hey io...ma stai bene?- si fermò all'improvviso, avrà notato la mia voce.

-Si...- la mia voce continuava a tremare e non va bene.

-Stai piangendo?- lo sentii sedersi.

-No..nom certo che no...dimmi tutto.- mi passai velocemente una mano sugli occhi da cui era uscita una lacrima.

-Sei sicura di stare bene?- continuava ad insistere.

Ma anche se fosse, non capisco perchè gli importi così tanto, sarà un'altra tattica per farmi tenere la bocca chiusa?

-Ti ho detto che sto bene..- dissi più sicura.

-Okay...-

-Di cosa volevi parlarmi?- mi schiarii la voce.

-Scusami.-disse subito.

-Cosa?- non riuscivo a capire.

-Io ieri ho chiamato un mio amico.-disse.

Il mio cuore perse un battito. Parlava di Calum?

-Ti giuro, io sono un' idiota...non volevo.-cominciò a dire velocemente, probabilmente in panico.

-Io ho detto...-iniziò a dire, ma si bloccò.

-Cosa?- chiesi, stava per chiedermi scusa?

-Niente...lascia stare.- disse poi sospirando.

Mi sentii sprofondare.

-Michael...-lo chiamai. Tentare non nuoce.

-Si?- chiese lui in un sussurro.

-Tu non ti fidi di me, giusto?- chiesi con paura.

Lui esitò qualche secondo a rispondere, ma sembravano giorni.

Il mio cuore martellava nel petto talmente forte che avevo paura che lui lo potesse sentire.

Poi lo disse.

-No.-


CONTINUO A 10 COMMENTI

kisses xx

Dear Anonymous  || m.c.Where stories live. Discover now