prologo

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-Ho litigato con mia madre ieri sera.-dissi a Calum mentre camminavamo per i corridoi della scuola.

Lui mi guardò sgranando gli occhi.

-Ancora?-mi chiese stupito.

Annuii sbuffando sonoramente.

-Si,vuole addirittura mandarmi da un fottuto psicologo,ma cazzo,io non sono pazzo!-quasi urlai.

Lui mi osservò attentamente,aspettando che mi calmassi. Aveva capito.

-Solo,mi innervosisco facilmente...-sussurrai dopo pochi secondi.Stavo respirando irregolarmente,fantastico.

Continuammo a camminare silenziosamente per raggiungere la nostra aula.

Quando arrivammo, ci fermammo d'avanti ad essa.

Calum mi guardò per qualche secondo per poi infilare una sua mano nella tasca poteriore dei suoi jeans aderenti,estraendone un bigliettino.

-Michael,se vuoi sfogarti con qualcuno,chiama questo numero.- disse prima di entrare in classe,lasciandomi confuso,con quel bigliettino in mano.

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