CAPITOLO 20 (parte 1)

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Sophie's pov

Il viaggio sembrò durare un'eternità!
E più ci avvicinammo a casa di Steffi e più io erò in agitaZione.
Lei sembrò capirmi al volo:
"Stai tranquilla. I miei sono andati fuori cena. Almeno credo.. visto che non erano a casa.
Comunque .. tu come stai?" era davvero preoccupata e l'unica cosa che riuscì a dirle fu:
"Grazie"
Poi la vista si appannò, vidi sempre più scuro, una luce abbagliante mi investì e poi le tenebre più totali.

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Mi risvegliai in una camera, ma non la mia. Le pareti erano di verde opaco. In parte al mio letto ce n'era un'altro identico al mio in cui riposata Steffi. Davanti ai rispettivi letti c'erano un tavolino e due sedie. Sul tavolo un'infermiera aveva appena appoggiato un vassoio con la colazione per me e la mia amica.
Poi si voltò e mi parlò:
"Ciao tesoro! Hai perso molto sangue e sei debole, per questo ti abbiamo attaccata ad un piccolo aggeggio che ti pomperà il sangue. Ok?
Tuo padre è così preoccupato! E tua madre non è da meno!"
"Stammi lontano! Tu sei l'amante di mio padre! Non mi toccare o....!" non riuscì a finire la frase che mi mancò il respiro.
"Ero l'amante di tuo padre! Ma lui ama di più tua madre e io me ne sono fatta una ragione! Ora calmati, ti prego..!"
Le uniche parole che riuscì a dire, anche se con enorme fatica, furono:" voglio..... un' .. un'altra... infermiera...."
Lei annuì e uscì, lasciandomi sola con i miei pensieri.
Perché Alex voleva uccidermi? Cosa gli avevo fatto?
Ma la sua frase che più mi addolorava era:"non mi sono mai lasciato con la fidanzata".
Mi erò donata a lui, e lui mi aveva solo usata per i suoi stupidi scopi omicidi ...! Come avevo fatto ad essere così stupida!

Quell'afflusso di pensieri venne interrotto dall'entrata di un'altra infermiera.
Si chiamava Karen, stando al cartellino.
Karen era una ragazza sui 23 anni molto carina. Aveva capelli lunghi fino alle spalle, un Po' mossi, la carnagione chiarissima, quasi fosse un fantasma, ma quello che colpiva di più erano i due occhi giganteschi color nocciola che avevano un'aria dolcissima.
Anche la voce era melodica come quella di un usignolo:
"Ciao! So che non vuoi che lei ti faccia da infermiera" disse indicando l'amante di mio padre" così sarò io a seguirti durante la tua guarigione.
Puoi chiedermi tutto quello che vuoi"
Aspettò paziente che le progressi qualche domanda, ma avevo ancora qualche difficoltà nel parlare:
"Cosa ..." e poi indicai la mia amica addormentata nel letto vicino.
Al momento Karen sembrò non capire ma poi mi rispose:
"Sai, siete arrivate ieri notte, verso le 1 del mattino, tu eri senza sensi e completamente inondata di sangue, mentre la tua amica ti sorreggeva. Ti hanno ricoverata subito. Nel frattempo la segreteria ha chiamato i tuoi e loro sono corsi qui appena possibile.
Steffi stava per spiegare loro cosa fosse successo quando è svenuta tra le braccia di tua madre.
Bravi dottori quali sono, l'hanno rianimata.
Era un Po' confusa, e come darle torto, e ha detto che appena fossi stata meglio avresti raccontato tu tutto alla polizia e ai tuoi. Ha aspettato che i medici dicessero che stavi bene e ti assegnassero una camera.
Poi lei si è appisolata sul letto accanto a quello in cui dormivi tu.
Hai davvero un'ottima amica Sophie!
Ora vi lascio parlare. Sempre che tu ce la faccia."
Solo in quel momento notai che Steffi si era svegliata.
Sorrisi piena di gratitudine alla mia nuova infermiera.
Aspettammo che uscisse e Steffi si sedette sul bordo del letto.
Appena rimanemmo sole tutte le lacrime che avevo trattenuto in quelle ore uscirono e non avevano intenzione di fermarsi.
Steffi fece l'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento: mi abbracciò.

Continua ....

Angolo autrice. Ciao ragazze! Spero il capitolo vi piaccia!
Baci
foreversmilegirl

Good Girls and Bad Boys (da riscrivere)Where stories live. Discover now