Il maggiordomo

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Salgono le scale in silenzio seguendo il maggiordomo... L'hotel era gigantesco e inquietante!

«Ecco, questa é la stanza per i coniugi, prego...» dice il maggiordomo indicando la camera 117...

I genitori di Mary entrano nella camera...
il maggiordomo caccia una chiave e chiude la stanza...
Mary guarda incredula e non capisce perché li abbia chiusi a chiave, ma per paura non dice neanche una parola...

«La tua stanza é al piano di sopra, stanza 143»
Le porge la chiave e se ne va...

Mary continuava a non capire... Stava tremando perché quell'hotel le faceva impressione e pensava ai genitori chiusi a chiave nella stanza... Si chiedeva perché? Perché a loro doveva chiuderli a chiave?

Mary sale al piano di sopra, percorre il lungo corridoio inquietante, trova la stanza 143, la apre ed entra...
Una volta nella stanza, rimane a bocca aperta per il lusso, si mette a perlustrare la camera... Era davvero stupenda, ma un pò troppo medioevale...
A quel punto le viene in mente di telefonare i suoi genitori per avvisarli che erano chiusi a chiave... Ma si ricorda di aver lasciato il suo cellulare nella giacca che aveva appeso all'entrata dell'hotel...
Cosí esce dalla camera e scende giú per le scale...

Ed é a quel punto che si accorge che l'hotel é completamente deserto... Cosí vuoto che comincia a pensare che lei e i suoi genitori siano le uniche persone presenti in quell'hotel...

Mentre cammina con occhi bassi, appare tutto d'un tratto il maggiordomo davanti a lei... la ragazza tira un urlo dallo spavento!

«Ragazzina, non trovi la tua camera? Sai che non dovresti andare in giro da sola in questo hotel?!»
La ragazza non riusciva neanche a parlare... Quando prese coraggio e disse:- i-io volevo scendere per prendere la mia giacca.

«Hai freddo ragazzina?»
«N-no i-io volevo p-prendere il mio cellulare»
«Mi spiace ma qui non c'é campo, non prende, non puoi usare cellulari, tutti i telefoni sono staccati»

La ragazza comincia a sudare freddo, si sente a disagio, cosí dice:- V-va bene allora ritorno in camera.
Il maggiordomo accennò un sorrisino inquietante e senza dire una parola si gira e se ne va.

Mary torna in camera, si chiude a chiave e mette la chiave sotto il cuscino.

«Comincio ad avere nostalgia di casa... Perché siamo venuti qui?! Questa non é affatto una vacanza!! Ho sempre voluto stare in un hotel lussuoso, senza genitori e con un maggiordomo... Ma allora perché qui non mi piace?!! Perché mi sento male?! Questo hotel non mi piace!! Non ci voglio stare!!»
Comincia a piangere...
«Perché piango?!» dice piangendo e singhiozzando.
Si siede sul letto, guarda l'orologio, erano le 19:15...
Ad un tratto sente bussare alla porta della camera...
Si asciuga le lacrime... Si alza dal letto... Va ad aprire... Era il maggiordomo...

«Venga con me, la accompagno di sotto per cenare»

Mary si fa accompagnare... Arrivano nella sala da pranzo... E Mary vede finalmente i suoi genitori...
Appena li vede, corre ad abbracciarli...
-Mary, amore della mamma, come mai questo abbraccio?
-Ehm... Niente, é che sono in stanza da sola e mi mancate... Ho un pò paura...
-Paura di cosa?
-Ehm...
Mary guarda per un attimo il maggiordomo... Si accorge di non poter parlare...
Cosí iniziano a cenare...

A fine cena... Il maggiordomo li accompagna nelle loro stanze...

Mary entra nella sua camera, si siede sul letto e va a controllare se c'era la chiave sotto il cuscino...
Alza il cuscino...
«La chiave! La chiave dov'é!!»

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