Somewhere only we know

Somewhere only we know - Part 4

Sinceramente, non saprei nemmeno da dove iniziare a raccontare: ogni singola volta che penso a quei momenti andati perduti, sento di avere come un nodo alla gola, gli occhi vengono ricoperti da un sottile velo di lacrime e diventano lucidi. Quando parlo degli eventi accaduti, scoppio sempre a piangere: forse è questa la punizione che deve scontare chi ama troppo intensamente, forse me la sono proprio cercata stavolta; si, mi merito tutte le lacrime, tutto il dolore provato che è poi mutato in questa strana forma di apatia. Devo prendere nota perché mai nessuno può stare al primo posto nella mia vita poiché, proprio perché Mia, la persona di cui devo maggiormente prendermi cura sono Io ed Io soltanto. Tutto il resto passa in secondo piano.

Forse.

O forse no.

Forse, in fondo lo so, lui per me non passerà mai in secondo piano, nemmeno adesso che non c'è più. Forse la sua felicità verrà sempre prima della mia.

In che senso? Nel senso che non devo fare assolutamente nulla che possa nuocere alla sua attuale felicità, finta o sincera che sia, non dovrò fare chiamate alle tre di notte a causa del troppo alcol in circolo chiedendogli di tornare, dicendo di aver sbagliato, di amarlo ancora.

Lui è felice così. Senza me. Che motivo ho io di distruggere una vita felice? Chi sono io per farlo? Quindi, mio malgrado, lo continuerò ad amare in silenzio, senza far rumore, terrò i miei sentimenti per me perché così lui sarà felice e a me va bene, mi importa solo questo. Anche a costo di non essere più felice, non dovrò mai combinare qualche cazzata di cui potrei pentirmi perché, si, lui per me sarà sempre al primo posto.

Lui, lui e ancora lui. In realtà un nome lo ha Lui ed è anche il più bello che abbia mai sentito, non che non ce ne siano di migliori, ma il suo è speciale. Lo riconoscerei anche se fosse sussurrato da una persona che si trova a cinquanta metri da me in una strada affollata. Qual è il suo nome? Facile, Lorenzo.

Un ragazzo non molto alto a dir la verità – un metro e settantacinque circa – magro, con dei capelli castano scuro e occhi color nocciola, perennemente illuminati da una strana luce che permette quasi di vedervi attraverso. Una personalità strana, indefinibile e indescrivibile se non si è conosciuta fino in fondo. Io però ho avuto questo privilegio e non me ne ringrazierò mai abbastanza: un tipo molto timido, che non si apre facilmente a nuove amicizie, ma quando accade, rivela la sua estrema dolcezza ed è anche un ragazzo che dimostra immediatamente il suo affetto per te. "Ma allora perché ti sei fatta scappare un individuo così raro?" ti chiederai.

In realtà non ho fatto scappare nessuno, anzi, la nostra storia d'amore ne è stata la prova, ma purtroppo si sa come vanno queste cose.

Legiornate scorrono lentamente, la distanza tra due persone mette i bastoni trale ruote, le esigenze cambiano, le persone cambiano. Lui cambia.