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Quel giorno di inizio Giugno l'aria era veramente afosa e sembrava incitare i ragazzi ad organizzarsi per una giornata al mare all'insegna del divertimento e della spensieratezza.

La compagnia di Valentina non si era tirata indietro dal proporre un po' di svago.

Accettarono tutti molto volentieri, esausti dal caldo infernale e dai fastidiosi insetti che rendevano le giornate insostenibili.

Valentina era in compagnia di Marta, una delle amiche a cui era più legata, e si stavano preparando in attesa che i ragazzi passassero a prenderle in macchina.

"Marta, chi passa oggi?" chiese all'amica mentre sistemava la crema solare nella borsa.

"Credo Fede o Matti." Marta le rispose sorridendo. "Ah, Vale, io dopo devo uscire con Giulio. Non riesco a riportati a casa." continuò la rossa intenta a scrivere qualcosa al cellulare. "Tranquilla, troverò un modo." 

Valentina, sentendo il clacson suonare, uscì dalla porta della casa di Marta. Ad aspettare le ragazze c'erano sia Federico che Mattia.

Il primo era al volante, sempre con il sorriso sulle labbra; l'altro era seduto sopra ad uno dei sedili posteriori. Valentina si affrettò a raggiungere la vettura in modo da poter viaggiare sul sedile accanto a Federico ma Marta fu più veloce e la precedette.

"Vale! Come stai?" Federico salutò l'amica con un bacio sulla guancia; non le diede il tempo di rispondere al saluto che subito le domandò il motivo del nuovo colore di capelli.

"Mi ero stancata del castano."

Aprì lo sportello e si sedette sul lato opposto a quello del moro.

"Bellegrandi" salutò il ragazzo guardandolo di sfuggita, sapeva che i suoi occhi l'avrebbero ipnotizzata.

"Tomei" lui le rispose a tono, leggermente deluso dal saluto ricevuto dalla bionda.

Il viaggio fu piuttosto tranquillo: la radio passava canzoni considerate "tormentoni"e Mattia fantasticava sulla possibilità che un giorno una delle sue canzoni potesse  essere cantata da migliaia di persone.

Valentina lo vedeva con la testa appoggiata al sedile e con gli occhi sognanti. Le veniva da sorridere e si stupì lei stessa di questo suo gesto. Sorrideva raramente di felicità.

"Matti, ma che hai? Saranno dieci minuti che non spiccichi parola." chiese Marta voltandosi verso di lui.

"Niente, stavo riflettendo su una cosa." Mattia rispose vago non permettendo alla ragazza di scoprire i suoi sogni.

La bionda a fianco a lui bofonchiò qualcosa sottovoce. Mattia le si avvicinò causandole una strana stretta allo stomaco.

"Nani, so che hai capito a cosa pensavo, solo tu lo puoi fare." sussurrò all'orecchio di Valentina chiamandola con il suo soprannome di sempre che solo loro conoscevano. Era tanto tempo che non la chiamava così.

"Mattia, dopo devo chiederti una cosa" Valentina si ostinava a non guardarlo negli occhi "solo tu potrai capirmi.

Lui le sorrise e intrecciò la sua mano con quella di Valentina con una stretta rassicurante.

"Ma voi due?! Da quando siete così appiccicati che di solito manco vi salutate?" Federico li guardava dallo specchietto incuriosito. Quando erano si era creato il gruppo di amici, Mattia e Valentina avevano già tagliato i ponti e sia Marta che Federico non li avevano mai visti così in sintonia.

A Mattia scappò una risata nervosa che cercò di coprire.

"Eh, storia lunga. Non ho voglia di raccontarvela." la bionda sorrise per la seconda volta in quella giornata. Sapeva che nessuno avrebbe potuto capire il loro passato e i loro momenti.

Arrivarono in spiaggia e cercarono di impiegare il minor tempo possibile per levarsi i vestiti e andare a tuffarsi nell'acqua stranamente cristallina del mare.

Prevedibilmente, i ragazzi presero alcune ragazze, le cosiddette "vittime" di quello scherzo che era ormai un rituale, e le buttarono in acqua prima che loro potessero cambiarsi.

Sia Valentina che Mattia non trovavano nessun divertimento in questo genere di "gioco" e quindi evitarono di prenderne parte. 

"Camilla, hai la crema?" "L'ho data a Lorenzo, vedi nella sua borsa."

Camilla e Mattia avevano legato tanto e quei piccoli gesti che, una volta, lui riservava a Valentina ora erano simili a quelli che manifestava con Camilla.

Camilla era una di quelle ragazze non troppo serie, le bastava una discoteca e una decina di ragazzi per essere felice e Valentina non la capiva. Anzi, la giudicava anche una persona superficiale ed estremamente diversa da lei.



 "Giulia!! Mi prendi il cellulare che c'ho le mani bagnate?" erano appena usciti dall'acqua e Valentina si stava asciugando il viso. Quando Giulia le portò il cellulare il suo stomaco si strinse e sul suo volto comparve l'ennesimo sorriso causato da quel ragazzo.

Mattia le aveva inviato una foto che la ritraeva intenta a risciacquarsi i capelli con una faccia buffa.

-Non cambieranno mai le tue stupide faccette, Nani. - 

Valentina rispose velocemente al messaggio chiedendogli di andare con lei al bar di fronte all'entrata della spiaggia. Senza risponderle lui si alzò dal lettino su cui era steso, prese un sassolino che trovò nascosto tra la sabbia e, camminando verso il bar, lo lanciò sulla sua schiena per richiamare l'attenzione di Valentina.

Lei aspettò che il ragazzo oltrepassasse la strada per raggiungerlo. Lo trovò intento a giocherellare con il mazzo di chiavi di casa e si andò a sedere di fianco a lui sul muretto della strada.

"Matti.." Valentina richiamò l'attenzione di Mattia "sai già cosa devo dirti vero?" lei sperava  che lui l'avesse capito.

"Se mi devi dire che ogni volta che ti vedevo sorridere era tutto finto, che ogni volta che parli hai gli occhi che cercano di rimanere privi di sentimenti, che tutte quelle belle frasette che ti sento dire sono tutte grandi cazzate e che ora vorresti solamente piangere e tornare a quando avevamo sette anni, si. L'ho capito." Mattia sapeva di aver ragione, infatti la ragazza rimase un attimo perplessa prima di rispondere.

"Oggi no, però. Oggi ho sorriso per tre volte grazie a te, sognatore." Anche Valentina sapeva quello che Mattia pensava, era sempre stato così: si capivano senza nemmeno parlarsi.

"Sai, oggi mi sono visto sul palco dell'Olimpico. Tutti cantavano le mie canzoni, tutti erano lì per me."

"Saranno lì per te, ci scommetto." Era seria, ci credeva veramente perchè era stata la prima a cui Mattia aveva fatto leggere qualcosa, a quattordici anni; le sue prime rime, le poesie a scuola, tutto.

"Nani.." "Eh?" "Sappi che ti voglio bene, te ne ho sempre voluto e te ne vorrò. Non so perchè ho fatto così con te in questi ultimi anni, forse perchè volevo rispettare quello che avevi deciso di diventare, quello che non sei." Valentina sospirò appoggiando la testa sulla spalla di Mattia.

"Sei un gran coglione. Io ti aspettavo come prima, credendo che tu fossi cambiato. Potevi dirmelo, scemo."

Mattia rise lievemente e attirò a sé la bionda che sia accoccolò sul fianco del ragazzo.

"Mi sei mancato tanto." ammise Valentina. 

"Anche tu, Nani. Anche tu." le lasciò un bacio tra i capelli prima di accogliere le lacrime della ragazza.









-Lalalalala-

Ecco a voi il primo capitolo di questa storia!

Vi ringrazio immensamente delle visualizzazioni, dei commenti e dei like.. Siete veramente un'amore!

Io vi aspetto tra qualche giorno con il prossimo capitolo!!

Tanti baciiiii **

Remember me| Briga.Where stories live. Discover now