La prima ecografia

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Sono passate due settimane da quando ho scoperto che diventerò madre. Per fortuna i miei hanno preso bene questa cosa perché se mi avessero sbattuta fuori di casa non avrei proprio saputo cosa fare, la parte più brutta è stata l'argomento padre. Qualche giorno fa durante la consuetudinale cena di famiglia mio padre posa le posate al lato del piatto e chiede con calma apparente 'Angie dov'è il padre?' stavo per sputare tutta l'acqua che avevo appena bevuto a dosso a mio fratello seduto di fronte a me. I suoi occhi marroni come i miei continuavano a guardarmi imperterrito e io non sapevo se dire la verità o la stessa cazzata che avevo rifilato a Ben così continuai solo a restare in silenzio a guardare il mio piatto, si lo so una cosa molto matura da fare ma il carattere impulsivo che aveva Ben lo aveva ereditato proprio dall'uomo che mi sedeva accanto. Poteva sembrare un'uomo calmo all'apparenza ma se si arrabbiava poteva stravolgere il mondo in modo particolare per la sua famiglia e le persone a cui vuole bene 'Angie tuo padre ti ha fatto una domanda' aveva continuato mia madre, sotto sotto anche lei era curiosa,lo sapevo bene. Quella sera Luana era a cena da noi, beh praticamente lei ormai vive con noi da quando ci siamo trasferiti, passa più tempo qui che con i suoi e rispose al post mio'Non lo sa. Lo ha visto per la prima volta alla festa e poi quando ha scoperto di essere incinta lo ha rivisto sulla spiaggia ma all'inizio non se ne era ricordata e secondo lei lui neanche si ricorda. Se non mi sbaglio si chiama Nathan' . La cena poi era stranamente continuata tranquillamente senza altra domanda sulla mia gravidanza o sul padre di questo fagotto, però io e Luana ci siamo beccate una bella ramanzina da parte di Ben finita la cena. Lui mi sta sempre accanto, quando mi tocca lo fa con delicatezza come se potessi rompermi se mi sfiorasse con troppa forza e questo mi fa davvero ridere. Una cosa che non mi fa ridere: le nausee mattutine.

Praticamente ogni mattina mi danno il 'buongiorno'. Arrivo appena in tempo davanti alla tazza per rimettere tutto quello che ho nello stomaco, una cosa davvero orribile. Così la mia routine è cambiata. Mi alzo, rigetto, doccia e poi al mare. Tutto questo prima che sorga l'alba ogni mattina. Ho anche avvertito le ragazze della mia situazione e loro dopo lo shock iniziale si sono dimostrare le mie amiche di sempre informandomi che se avessi avuto bisogno di qualsiasi cosa loro ci sarebbero state. Devo essere sincera qualche volta in queste due settimane mi sono guardata in torno per vedere se avrei di nuovo visto Nathan ma anche se lo rivedessi cosa potrei mai dirgli 'Ehi, ti ricordi di me sono la ragazza che hai incontrato in spiaggia ma non ci eravamo visti anche due mesi prima ad una festa. Li mi hai scopata e ti sei dimenticato di usare il preservativo o qualcosa del genere per questo motivo adesso aspetto un bambino tuo'.
No.
É una cosa assurda solo pensare di rivederlo e poi non voglio proprio dirglielo, sa cosa comincerebbe a dirmi e se mi chiedesse di rinunciare alla gravidanza lo ucciderei con queste mie mani.
Anche sta mattina sono sulla spiaggia e ho una fifa da paura. Oggi avrò la prima ecografia. Dopo la notizia mia madre ha cominciato a cercare il miglior ginecologo di Los Angeles continuando a ripetere 'Mio nipote nascerà tra le mani del migliore ' e così dopo essersi informata e aver fatto ricerche su ricerche ha preso appuntamento con la Dottoressa Eleonor Green, quando mi ha detto il nome mi è subito piaciuto, spero solo che mi piaccia anche come persona perché se non fosse così la manderei a fanculo e ne cercherei un'altra.
《Angie》qualcuno mi chiama perché non posso continuare a guardare il mare in pace《Angie》 mi volto verso la figura che continua ad urlare e trovo quella di mia madre che mi fa segno che è tardi e che dobbiamo andare. Guardo un'ultima volta il mare e dopo essermi tolta la sabbia di dosso sono pronta ad andare. Sinceramente sta mattina quando mi sono alzata non sapevo cosa mettere. Che si mette per un'ecografia?
Un vestitino?
Qualcosa di comodo?
Qualcosa di più professionale? Boh, quindi visto che avevo appena rigettato anche l'anima dentro la tazza del water ho preso dei jeans stretti e una camicia a quadri rossa e nera con le maniche che si arrotolano fino ai gomiti con le mia Vans rosse, si ne ho di ogni colore.
Il viaggio in macchina è stato pieno di raccomandazioni come 'Non andare nel panico. Non succederà niente. Rispondi educatamente senza il tuo solito sarcasmo, mi raccomandò Angie facciamo una bella figura. Lei è la migliore ' ecco cosa odio di mia madre il fatto di continuare a trattarmi come una bambina anche in questa situazione e per essere precisi io so come ci si comporta con le persone. Mi ha dato una buona educazione soltanto che quando mi arrabbio questa scompare in un colpo trasformandomi nelle scaricatrice di porto che si nasconde in me, una parte piccolissima ma che esiste.
Adesso aspettiamo dentro questa grande sala d'aspetto con le pareti rosa pastello, colore che io odio, sono più una tipa da colori scuri, con donne dagli enormi pancioni che parlano di nomi, culle, ciucci, ecografie e a me sta per scoppiare il cervello. Anch'io diventerò come una di loro?
Non parlo del loro peso o circonferenza, so che è perché sono in attesa e che tra qualche mese anch'io diventerò come loro, addio forme, ma la luce che hanno negl'occhi. Sono così felici, non fanno altro che ridere massaggiandosi la pancia dandomi un senso di inadeguatezza per il ruolo che tra li a poco andrò a ricoprire.

I miei pensieri vengono interrotti, si in questa città lo fanno spesso, da una donna che esce dallo studio della dottoressa. Guardandola non si nota ancora che è incinta ma anche lei come le altre a quella strana luce, al suo seguito vi è una donna molto giovane al massimo potrebbe avere quaranta'anni da capelli biondi racchiusi in uno chignon. Indossa il camice quindi deduco che sia lei la dottoressa e il suo sorriso è così caldo, forse mi piacerà. Dopo aver salutato la futura mamma uscita dal suo ufficio si gira verso di noi 《Evans, Angie Evans》 e arrivato il mio turno. Titubante mi alzo e con mia madre al seguito entro nella stanza. Anche quella é molto grande e le pareti sono di un celeste chiaro. Alle pareti ci sono foto di ragazzi e poster sulle fasi della gravidanza. Non è asettica come me l'aspettavo e questo è un punto a suo favore. La dottoressa si è accomodata dietro la sua imponente scrivania e ci fa segno di fare lo stesso. I suoi occhi si concentrano subito su di me e noto che sono di un bellissimo verde《Tu devi essere Angie》dice mostrandomi uno di quei sorrisi bellissimi che ti rilassano, faccio si con la testa e prende una cartella《Ora ti faró alcune domande di routine e poi passiamo all'ecografia》

《Va bene》 .  Aspettiamo qualche secondo e iniziano le domande《Allora Angie quanti anni hai?》passo una mano tra i capelli che ho lasciato lisci 《Diciassette ma tra qualche giorno saranno diciotto》sorriso 《Quando pensi sia stata la data del concepimento?》chiede continuando a scrivere sulla cartella《20 Giugno》rispondo di botto e beccandomi un'occhiataccia da mia madre《Ne sono più che sicura》 vidi la dottoressa fare qualche calcolo《Dovresti essere al terzo mese, ma ora controlleremo》tre mesi, cazzo, come posso essermene non accorta subito, sono davvero una stupida 《Qualche malattia ereditaria?》guardai mia madre cercando da lei una risposta che diede subito dopo《No nessuna》 la donna davanti a me chiuse la cartella e la penna《Perfetto allora controlliamo come sta questo piccolino》.
Dopo essermi distesa sul lettino e aver alzato la camicia sbottonando il bottone dei jeans come chiesto dalla dottoressa mi spalmò il gel sulla pancia. É freddissimo e a contatto con la pelle calda mi fece venire la pelle d'oca《Andando avanti ti ci abituerai》poggiai il macchinario sul mio ventre cominciando a cercare finché non si fermò e fece un sorriso 《Trovato》sto guardando anch'io quello che guarda lei ma io come vuole che sia non capisco niente, vedo solo masse informi, e lei deve averlo capito dalla mia faccia perché porta subito un dito sullo schermo 《Eccolo qui》. Mi stava venendo da piangere e stavo vedendo solo un puntino《Tesoro e normale mi sussurro mia madre ad un'orecchio》beh lo avevo capito ma io non ero per niente una tipa emotiva, la pagnotta mi stava facendo rammollire. Dopo essermi ripulita di quel gel ci misimo sedute di nuovo davanti alla dottoressa《Allora per quanto mi riguarda e tutto a posto, il bambino sta bene ma voglio esserne più certa facendo degli esami che mi porterete alla prossima ecografia, ora vi faccio una prescrizione》
《Sono felice di sentirle dire che è tutto a posto》disse mia madre riprendendosi dalla suo improvvisa stato mutezza《Devo solo consigliarti di non fare sforzi i primi mesi sono i più importanti e nutriti per in maniera adeguata, non solo con cibo spazzatura》
《Va bene》mi diede il suo bigliettino da visita《In caso dovessi sentire male o hai dei dubbi chiamami in qualsiasi momento》. Contro ogni mia previsione era andato tutto bene. Era davvero gentile quella donna e cominciavo a fidarmi anche se ancora ci sarebbe voluto molto tempo prima di darle la completa responsabilità della vita che mi cresce in grembo.

Si, comincia questo viaggio e devo riuscire a tenermi in piedi per me e la pagnotta.

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