Quello che succede nel buio

6.1K 342 167
                                    

Mickey tornò in camera pochi minuti dopo, praticamente bombardato da un eccitato Ian, un grande sorriso allargato sul suo bel viso disseminato di lentiggini.

"Ce l'abbiamo fatta. Ce l'abbiamo fatta, cazzo" esclamò Ian mentre Mickey chiudeva la porta. Mickey guardò Ian e sorrise mentre faceva oscillare il mucchio di banconote. 

"Duemila dollari. Ho preso il suo numero di telefono e l'indirizzo, lo stronzo non parlerà"Prima che Ian pensasse a cosa stava facendo, prese il colletto del maglione di Mickey e lo spinse contro la porta. Il suo respiro era caldo e dolce sul viso di Mickey mentre si curvava più vicino. 

"E' un peccato che non sei gay" mormorò. "Ti scoperei fino allo sfinimento proprio adesso. Quello che hai fatto, era fottutamente sexy"Mickey fissò Ian di rimando, deglutendo visibilmente mentre tentava di esaminare il tutto. 

Dopo qualche attimo, pressò una mano ferma sul petto di Ian e lo fece arretrare di qualche passo. "Calmati, testa rossa"Ian fece un passo indietro e si passò una mano sulla testa. "Scusa, ma...cazzo. Il modo in cui hai gestito quel tizio...era sexy, cazzo"

"Tieniti il pisello nei pantaloni, okay" disse Mickey sarcastico e si voltò, fingendo di contare i soldi e di non essere coinvolto in tutto ciò.Ian rise e si sedette sul bordo del letto.

"Allora, è andato tutto bene col tizio?" chiese Mickey noncurante.

 "Non ti ha dato problemi?"Ian fece spallucce, decidendo di rimuovere la parte del tizio che praticamente lo aveva molestato ancora prima di arrivare al parcheggio.

 "Nah. Abbastanza facile"Mickey lo sbeffeggiò. "Potevi scegliere uno stronzo un po' più bello invece di quella testa di cazzo"Ian sorrise. 

"Perché? Non è che lo avrei scopato davvero. Se cercassi qualcuno da scopare, avrebbe sicuramente un corpo migliore. E decisamente sarebbe biondo"

"Biondo?" esclamò Mickey, le sopracciglia impennandosi per la costernazione. 

"Ti piacciono i biondi?" "Sì" disse Ian, alzandosi e voltandosi con un sorriso sul volto, amando la reazione che stava ottenendo da Mickey.

 "I mori non mi dicono niente"Entrò nel bagno e chiuse la porta, non prima di intravedere l'espressione frustrata sulla faccia di Mickey.Erano a letto, sdraiati testa-piedi come la notte precedente. Entrambi stavano zitti, entrambi fingevano di dormire, ognuno perso nei reciproci pensieri.Ian fissava l'oscurità, tentando di fermare le maratone compiute dalla sua mente per poter finalmente addormentarsi. 

Aveva chiamato Fiona poco prima di andare a letto per assicurarla che stava bene e che non doveva preoccuparsi, e aveva riattaccato prima che lei potesse discutere o fare domande. Non aveva realizzato quanta nostalgia avesse di casa fino a quella sera.

Non poteva fare a meno di domandarsi come tutto sarebbe andato a finire; Terry avrebbe perdonato e avrebbe lasciato correre? Lo avrebbe ucciso comunque, talmente infuriato per essere stato preso in giro e disobbedito? Avrebbe ucciso anche Mickey, il suo stesso figlio? Sospirò e serrò gli occhi, voglioso di addormentarsi.

 "Cazzo" "Che c'è?" giunse una replica rauca.

"E' solo che ho così tanta roba nella mia dannata testa" replicò Ian, passandosi una mano sul volto. "Non riesco a dormire"

"Beh, provaci di più, cazzo" disse Mickey.

"Non riesco. Riesco solo a pensare di continuo a tutto...a come andrà tutto quanto una volta tornati a casa" continuò Ian, la voce tremante, rendendosi conto che probabilmente sembrava davvero uno stupido bimbetto. "Andrà tutto bene. 

Se le cose continueranno ad andare come stasera, avremo i soldi in un baleno"

"Pensi davvero che tuo padre si limiterà a lasciar perdere?"Mickey non disse nulla.

Ransom. || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora