-Raccolta di storie romantiche-

STORIA 12 ⚡ Dimenticami e non cercarmi mai più

Premessa: Vi ricordate di Gianluca? Il veneziano gondoliere? Bhe, lo troverete anche in questa storia...! Ah, e la protagonista si chiama Yurina.

Il malinconico freddo autunnale di Venezia mi fa rabbrividire, entra dalle finestre che hai lasciato semiaperte e soffia contro i muri della stanza, bianchi, spogli, senza niente addosso per proteggersi.
 La luna ci illumina, vedo le nostre gambe nude. 
Le tue sono grosse, eleganti, possenti, le mie sono magre, morbide. Un'altra folata di vento mi obbliga a tremare dal freddo.
 Cerco le tue braccia senza sapere di averle attorno, tu mi stringi istintivamente più forte, eppure, ad ogni modo, non riesco a sentirle. Sebbene hai le braccia calde, continuo a tremare. Ad un certo punto odo il mio cellulare vibrarmi fra le mani, sussulto ma piano, per non disturbarti.

Sono le 5:30 di mattina.
 Sospiro.
 Forse questa notte non ti ho detto proprio tutto, anima mia: beh, allora sappi che me ne devo andare via dal tuo cuore.
 Sorpreso? 
Anche se hai tentato di dimostrarmelo amandomi, tu non hai affatto voglia di cercare un posto per me in quel tuo insensibile, rozzo pezzo di vetro, così freddo e ghiacciato, che ora batte contro il mio petto in modo regolare, tranquillo.
 Non vorrei, ma è meglio se comincio ad aprire gli occhi e ad accorgermi che cosa mascheri in quel tuo falsissimo amore che provi per me, devo voltare pagina e dimenticarti. 
Hai capito, Gianluca Zanardi? 
Io non posso stare con te.
 Vorrei, ma non c'è speranza... me lo hai detto tu che i donnaioli non si innamorano mai veramente, non è così? Tutti i "ti amo" che mi hai sussurrato in questa notte erano solo bugie, giusto? E' tutto un gioco per te, certo, come una partita di calcio in cui segni in porta, vinci e stai bene per tutta la vita.

Tesoro, mi stai battendo, perchè l'avversario che dici di amare l'ha preso molto sul serio questo gioco, e perde per CAUSA TUA.
 Sei riuscito a ingannarlo ancor prima del calcio d'inizio. E quindi voglio, devo fuggire prima di perdere ancora un'altra partita, perchè sei un uomo impossibile, Gianluca, così bello e forte, eppure così persuasivo, delicato, fragile... bugiardo.
 Mi alzo dal letto come un'anima in pena e mi rivesto con fatica, sento di non avere nemmeno forza per riallacciarmi il reggiseno, intanto penso, penso a come riuscirò a cavarmela senza te, amore mio, tesoro... 
non ti dimenticherò mai.


E tu, bastardo? Mi dimenticherai o sarò la tua più grande fissazione?


Mi hai saputo mentire appena stesi a letto e me ne accorgo solo ora, ho preferito cedere che continuare a fingere. Non ti vergogni di avermi baciata sulle labbra con tutta quella passione falsa, mediocre, inutile? E di avermi accarezzato gentilmente il palato con la tua lingua calda? E di avermi amata come un pazzo maniaco, di avermi promesso la luna mentre ridevi di me senza darlo a notare?
Io l'ho notato, anche se cercavi di nascondermelo.

Sono una stupida.


Vorrei svegliarti, riempirmi di coraggio e parlartene, ma tu non sospetti nulla di tutto questo, e poi non c'è più tempo, ormai... sorrido, sebbene con tristezza. Ti sto aiutando a liberarti di me, Gianluca, però non voglio che mi ringrazi.
 Non merito di essere il tuo tormento, la tua ansia. So che sarebbe impossibile per te vivere dei miei sguardi e del mio profumo, te lo leggo negli occhi che lentamente, come un fiore che si chiude, ti sto togliendo la vita, la forza per combattere. Ma tu stai facendo la stessa cosa con me, quindi da oggi in poi basta bugie, basta, sono stanca.


Voglio essere amata davvero, lo pretendo, lo pretendo da te.
Gianluca, ti prego, perchè mi stai facendo tutto questo... l'angoscia mi trafigge il cuore come una lama, ansimo per trattenere le lacrime. Sei così bello, cazzo, impossibile evitare di guardarti quando cammini per Venezia con quel sorriso attraente e quello sguardo stanco e magnetico ma allo stesso tempo rovente come fiamme... fiamme bollenti che mi abbracciano, che mi avvolgono nel loro intenso calore; questa notte Gian', i tuoi occhi color cielo, bruciavano.