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È Sabato e per tanti significa riposo, per me invece vuol dire lavorare. Non posso lamentarmi però, perché la mattina lavoro da un fioraio dalle 9 alle 12 e il pomeriggio invece lavoro in una casa di riposo dalle 16 alle 18, piu' che altro leggo storie e intrattengo i vecchietti. Non sono lavori pesanti ma essere occupata il weekend mi impedisce di fare molte cose, pero' lavorare mi permette di mettere soldi da parte per realizzare il mio sogno: aprire un negozio di fiori/caffetteria.
È lì che mi sto dirigendo, i miei nonni mi hanno lasciato il loro vecchio negozio quando sono volati in cielo e io lo sto restaurando, a volte mi aiutano i miei genitori, altre volte le mie amiche e sono a buon punto, ho gia' sgomberato tutto cio' che c'era all'interno, ed essendo una vecchia ferramenta, praticamente abbandonata, non era poca roba. Il prossimo passo è comprare la pittura e la carta da parati e mio padre ha detto che può' aiutarmi, ma il problema sarà comprare i mobili.
Fortunatamente facendo tre lavori e avendo pubblicato un libro da qualche mese, che sta iniziando a fruttare un po', riesco a mettere qualcosa da parte, ma ci sono anche le spese da pagare, quindi il mio sogno dovrà aspettare ancora un po'.
Arrivo nella vecchia ferramenta e inizio a prendere le misure, ho visto dei mobili vintage in un mercatino dell'usato qui in centro e vorrei passarci a dare un'occhiata più tardi, si risparmia e per la parte del negozio dove ci saranno i fiori fanno la loro figura.
Il negozio sarà disposto in questo modo: fuori ci sarà una finestra dove verranno esposti di fiori e sarà lì che si potranno acquistare i fiori, vicino alla finestra c'è la porta di ingresso, varcato l'ingresso ci sarà una vetrata sulla destra dove si potranno vedere i fiori che sono all'interno e poi ci saranno dei tavoli, dei divani, il bancone e delle librerie per il lato caffetteria.
Sono così entusiasta di questo progetto, ma allo stesso tempo molto preoccupata, realizzare i propri sogni è sempre difficile ma il duro lavoro ripaga sempre e io ce la sto mettendo tutta.
Finite di prendere le ultime misure esco e dato che tutto sommato è una bella giornata decido di raggiungere il negozio di seconda mano, che mi sembra si chiami Mandy's, a piedi.
Cammino per le strade di Palm City e arrivo in una zona piena di ristoranti e negozi , ci sono anche una pista da skateboard e delle panchine con del verde.
Avverto un leggero languorino, e in effetti è l'una, guardo i ristoranti in giro e il mio occhio cade su una pokeria, adoro le poke e vivendo in California il pesce è sempre fresco e ciò rende il tutto ancora più buono.
Entro nel locale, decorato con il classico stile hawaiano e compongo la mia poke, arriva quasi subito e mi fiondo a mangiarla.
Mangiare da sola non mi dispiace, quando sono in giro da sola mi capita e devo dire che mi rilassa.
Finisco il mio pasto, passo a pagare e mi metto su una panchina a leggere la mia lettura corrente, dieci piccoli indiani di Agatha Christie, che è in realtà una rilettura.
"Oh mio Dio guarda chi c'è qui, Bunny" esclama una voce che seppur conoscendo da poco mi è già familiare.
Con profonda controvoglia alzo gli occhi e mi sforzo di accennare un sorriso.
"Ciao Porsche" dico sbrigativa.
Ma lui non capisce o fa finta di non capire che non ho intenzione di intraprendere una conversazione.
"Non ti facevo una che esce sai"
"No infatti di solito rimango chiusa nel mio bunker personale" ribatto.
"Ah ah simpatica"
"Non mi conosci abbastanza per dirlo"
"Dai non facciamo gli scorbutici" mi dice con il suo solito sorriso che è più che altro un ghigno.
"Hai ragione, non c'è motivo però Scusa ma io ora devo andare" dico alzandomi dalla panchina.
"Dove vai? Se posso sapere ovviamente"
"Vado a fare un giro per negozi"
"Allora vengo con te. Così possiamo conoscerci meglio" dice con mia sorpresa.
Conoscere Porsche? Perché no. Lavoriamo insieme e tutto sommato mi incuriosisce come persona, forse sono partita prevenuta a causa del suo atteggiamento arrogante, ma non bisogna mai negare una seconda chance.
"Va bene, magari però chiamami Lorelai più spesso invece di bunny, che è irritante"
"È proprio quella la cosa divertente, BUNNY"

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⏰ Last updated: May 13 ⏰

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Supermarket flowersWhere stories live. Discover now