Il rituale

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Nuovo Mondo.


"È stato più forte di me. Forse non avrei dovuto interferire, forse andava usata la diplomazia, ma la mia tempra, l'educazione che ho ricevuto e messo in atto da fanciullo a uomo che sono ora... Mi ha portato a reagire. Questo villaggio del Nuovo Mondo vive una vita orribile, e se qualcuno chiede aiuto, va aiutato. Qui, però... Non funziona così, esistono regole il cui risultato peggiora le condizioni dei bisognosi, con una severità paragonabile ad esecuzioni su prigionieri di guerra o veri e propri fuorilegge.

Nella mia vita ho visto soprusi, anche dai potenti verso i deboli per denaro o terre. Laddove lì ho reagito, e fortunatamente fratello Jacob ha sempre preso le mie difese, altrimenti sarei morto impiccato o in prigione, per aver attaccato le guardie di quel miserabile re francese.

Prima, non è stato da meno. La mia reazione ha portato allo scontro verso chi fa valere la legge, e nonostante il terribile racconto della giovane che ho conosciuto, Aiyana, che mi parlava di orrori umani, sacrifici rivolti a dei malvagi demoni... Queste persone condannano la ribellione per vivere, a favore della sottomissione per non vivere affatto. Tutto ciò è intollerabile."


I pensieri di George si dimenavano dentro di lui, mentre al di fuori non muoveva un solo muscolo, come se per sua scelta si lasciasse legare sempre, ogni volta, pur di difendere i propri princìpi. Ed era infatti legato ad un rigido tronco spezzato di un albero, assieme al suo compagno di viaggio, frate Jacob, che seppur innocente venne ritenuto suo complice. E come disse Aiyana, li avrebbe attesi il giudizio da parte del consiglio, con ai suoi capisaldi un uomo che raramente si faceva vedere in giro.

Si trattava dell'eremita sciamano, colui che parlava con gli dèi e con gli spiriti, e dotato di tali incredibili capacità, era tanto rispettato, quanto temuto. Ogni sua parola aveva un preciso e profondo significato, anche il saggio capo tribù del villaggio non osava pesare la propria parola al confronto di quell'uomo. Alzando lo sguardo, George lo scrutò dalla testa ai piedi, per capire chi fosse a capo di ogni giudizio, e dal quale sarebbe uscito il verdetto per i due forestieri: una pelliccia di lupo grigio gli avvolgeva le spalle, al contrario degli altri uomini e donne del consiglio non portava un copricapo di piume, piuttosto una particolare fascia di pelle scura sulla fronte, ai cui lati si ergevano due corna ossute, lasciando così spazio a dei lunghi capelli grigi e trasandati.

George si accorse poi di un ulteriore dettaglio che lo contraddistingueva: l'uomo era cieco, eppure, senza essere accompagnato, camminava sulle proprie gambe come un comune vedente. Aveva con sé un bastone, alla cui estremità in alto era incastonata una sfera, nera come il catrame.

Lo sciamano agitò in aria e batté poi il bastone sul terreno, e tutti i membri del consiglio intorno a lui si fermarono. Davanti a loro vi erano i due prigionieri, mentre tutto il popolo osservava in cerchio, compresi Aiyana e Sonhawk, con quest'ultimo che tratteneva la giovane per evitare altre sue intromissioni. Così iniziava il giudizio.

-"...Quell'uomo mi dà i brividi..."- Bisbigliava il frate, -"...Guardatelo, sembra il demonio personificato, chissà che ne faranno di noi..."-

-"...Possiamo solo osservare, anche Aiyana è tenuta prigioniera, e non può aiutarci, ma non mi pento delle mie azioni..."-

-"...Ragazzo mio, ormai sono anni che vi conosco, anni che vi aiuto ad evitare guai seri, ma stavolta credo che abbiate esagerato. Qui rischiamo davvero di morire per mano di gente dissennata, oserei dire ben più di voi..."- Mentre il frate dava libertà ai propri sfoghi, lo sciamano pronunciava parole incomprensibili, ed a giudicare dalle espressioni del popolo, non erano rassicuranti. Il destino dei prigionieri parve segnato, e le regole erano chiare a tutti: i ribelli andavano puniti severamente... Col sacrificio.

Shade Legend: George St.GloryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora