Not All Gryffindor Are Loyal.

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Le lezioni era cominciate da due settimane ormai.
Hermione non riusciva a capire per quale motivo Ronald fosse così scostante da lei.
Ormai stavano insieme dalla fine della guerra. Quindi perché tanti segreti.
Harry invece era sempre più nervoso ed i litigi con Ginny non cessavano.

Quel sabato, Hermione aveva voglia di uscire.
Andò a farsi una doccia e mise una felpa nera e i jeans. Mise le sue sneakers ed uscì.
Andò in camera di Ginny per chiederle di uscire e prima di entrare, si accostò per ascoltare quello che la rossa, Romilda e Lavanda dicessero.

"Perché non invitiamo Hermione a venire con noi??" Diceva Lavanda.
"Stai scherzando? Neanche morte. Quella va a finire che ci fa passare tutto il tempo a comprare libri e abiti da suore." Aveva detto Ginny per poi sbuffare.
Guardò il suo outfit. Abiti da suore?
"Pensavo fosse la tua migliore amica." Ridacchiò Romilda.
"Migliore amica? Quella non ha amici."
"Ginny! Non dovresti insultare Hermione. Io la trovo dolce e molto simpatica" Esclamò innervosita Lavanda.
"Beh. Sia some sia, ora sono popolare. Non mi serve più stare con quella secchiona."
"E che mi dici di Harry?" Le chiese Romilda.
"Harry? Era solo un mezzo per un fine. Adesso tutti vogliono stare con la ragazza del Prescelto. E poi, questa sera mi vedo con Michael Corner."
"Smettila Ginny. Non è carino dire queste cose dei propri amici." La rimproverò Lavanda infine.
Come eravamo finite a Ginny, quella che si supponeva fosse la sua migliore amica ad insultarla alle sue spalle e Lavanda, l'ex del suo attuale compagno a difenderla.
Le lacrime stavano scendendo copiosamente mentre sentivano le altre ridere, elencando i difetti della riccia e del suo migliore amico.

Fuggì dalla stanza diretta in camera di Harry e Neville, che dormivano beatamente, mentre il rosso neanche c'era.
Non appena i ragazzi sentirono la porta sbattere si svegliarono di soprassalto.
"Herm.... Che succede?" Le chiese Harry aprendo gli occhi, mentre Neville si mise un cuscino sulla faccia, borbottando per l'orario in cui era stato svegliato dall'amica.
Non appena l'occhialuto vide lo stato in cui era l'amica, svegliò del tutto Neville e l'abbracciò.
"Hermione!! Cosa è successo? Qualcuno ti ha fatto del male?" Le chiese Neville preoccupato.
"Ginny.... Lei.... Oh Harry, Neville. Io pensavo che fossimo amiche!!" Esclamò piangendo tra le braccia degli amici.
"Che ti ha fatto Ginny?"
Lei scosse la testa. Non voleva farsi vedere debole.
Gli amici compresero.
"Aspettaci in Sala Comune Herm, così ci prepariamo e andiamo a fare colazione insieme. Va bene?"
La riccia annuì alla domanda di Neville che le baciò una tempia mentre Harry l'abbracciò ancora.

Andò in Sala Comune, raggiungendo Calì e Seamus.
"Buongiorno Herm! Daphne Greengrass mi ha detto di darti questo bigliettino. È davvero simpatica quella ragazza. Non sembra neanche una serpe." Le sorrise Calì dandole un foglio di pergamena, prima di uscire con il ragazzo che le sorrise.

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Cara Hermione,

Io e gli altri ci chiedevamo se vi andava di incontrarci in Sala Grande per fare colazione e andare ad Hogsmade subito dopo mangiato.

Con affetto,
Daphne Greengrass.
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Sorrise rileggendo la pergamena e mentre aspettava che Harry e Neville finissero di prepararsi, intravide Ginny, Lavanda e Romilda scendere le scale.

"Buongiorno Herm! Come stai?" Le chiese Lavanda piazzandosi davanti a lei.
"Giorno Lav, molto bene e tu?" Sorrise la riccia, con il cuore a mille.
"Anche io grazie. Hai vito Seamus per caso?" Le domandò guardandosi attorno.
"Seamus? È appena uscito con Calì."
L'amica si adombrò.
"Oh...."
"Andiamo Lav, lasciamo Hermione alle sue cose. Noi dobbiamo andare a fare shopping ricordi?"
La riccia guardò Ginny. Una cortissima gonna ed una canotta scollata a nascondere di poco quelle forme ormai da adulta.
Si chiese se lei mai sarebbe stata così coraggiosa da indossare degli abiti così.
"Gin, non esci con Harry oggi?" Le chiese, fingendo confusione.
La rossa sbiancò.
"No.... Harry ha un impegno con Ron oggi. Quindi esco con le altre. Non te l'ho chiesto perché di solito tu non vuoi mai venire con noi. Non ti offendi vero Mione?" Le chiese sapendo benissimo che lei odiasse per nomignolo.
Sorrise falsamente.
"Tranquilla Gin, tanto dovevo studiare per il tema di trasfigurazione."
"Come pensavo. Allora ci vediamo, ciao ciao.... Mione!"

Vide le tre uscire mentre Lavanda le sorrideva.
Non appena le tre varcarono la soglia, i suoi amici scesero le scale e fecero palesare la loro presenza.
"Herm! Andiamo? Ho una certa fame." Esclamò Neville sorridendo.
La ragazza sorride annuendo, per poi alzarsi e seguire i due fuori.




In Sala Grande, i tre si sedettero vicino a Calì, Seamus e Dean.
"Ciao Herm. Ti vedo bene, gli esercizi di Box ti fanno bene. Sei in forma." Le sorrise Dean affabile.
La riccia arrossì leggermente.
"Grazie Dean. A te invece sta bene il maglione che ti ho regalato. Ti mette in risalto gli occhi." Alluse al maglione blu che gli aveva regato per il suo compleanno l'estate precedente.
Dean sorrise mentre si sentì un un colpo di tosse da parte di Ginny.

"Gin, vuoi venire con noi ad Hogsmade oggi?" Le chiese Harry accarezzandole la mano.
La rossa guardò Hermione che aspettò una risposta arcuando le sopracciglia.
"Io.... Lo avevo già promesso alle altre." Cercò di dire.
"Ah.... Va bene. E tu Ron?" Chiese all'amico che mangiava beatamente una fetta di torta.
"Mi spiace Harry, la McGranitt mi ha messo in punizione e devo essere da lei dopo la colazione."
"Di sabato?" Mormorò Hermione confusa.
"HERMIONE!!! Buongiorno ragazzi!" Esclamò la voce squillante di Daphne venendo loro incontro insieme al resto delle serpi.
"Giorno ragazzi! Che si dice?" Sorrise loro Harry dando uno sguardo ad un'alquanto timida Pansy.
"Tutto bene dai. Herm.... Hai avuto il mio messaggio? Ho chiesto alla Patil di fartelo avere." Le disse sedendosi al loro tavolo, osservando una furiosa Ginny ed un confuso Ron.
La riccia arrossì, segno che se ne fosse completamente dimenticata.
Vide Ron alzandosi per poi andare via, salutandoli velocemente.
"Hermione, sei sempre la solita. Studi molto e poi ti dimentichi le cose più importanti!" Ridacchiò Blaise accarezzandole una spalla.
"Herm, di che stanno parlando?" Le domandò Neville corrucciato.
"Vi volevamo chiedere se volevate venire con noi ad Hogsmade oggi." Fece Theo sorridendo.
"Oh.... Certo, perché no. Tu che ne pensi Neville?" Gli chiese Harry ricevendo un cenno positivo da parte dell'amico.
"E a noi non lo chiedi Nott?" Domandò Ginny guardando il moro.
"Mi dispiace Wealsey, ma l'invito era esteso solo per Potter, Paciock ed Hermione naturalmente."
La rossa lo guardò con sguardo di fuoco.
"Nott, non credi di essere un po' maleducato?" Gli chiese invece.
"E perché mai, tu non ti fai scrupoli a pugnalare gli amici alle loro spalle, almeno io le cose le dico in faccia."
Hermione sentì il cuore correre come un treno, nel vedere lo sguardo duro di Theo e sentire quelle parole.
"Di che sta parlando Ginny?" Chiese Harry ascoltando attentamente la conversazione.
"Non ne ho idea Harry." Fece lei nervosa.
"Te lo spiego io Potter." Parlò Malfoy.
"Ieri sera, mentre stavamo tornando al nostro dormitorio, siamo passati al bagno dei prefetti, al quarto piano. E abbiamo sentito delle voci, o meglio, dei gemiti."
"Sta zitto Malfoy!" Esclamò la rossa impugnando la sua bacchetta, che Blaise fece volare via immediatamente.
"Non starli a sentire Harry. Sono dei bugiardi questi Magiamorte!" Esclamò facendo zittire tutta la Sala.

"Ripetilo se hai il coraggio lurida puttana." Sibilò Pansy per la prima volta.
Ginny ebbe un sussulto.
"Ginny di che cazzo stanno parlando? Non sarà quello che penso vero?" Esclamò Harry abilito.
Hermione era sotto shock mentre Neville sentiva un senso di disgusto nel guardare la ragazza che gli era piaciuta quattro anni prima.
"Harry....."
"Ho capito. Con me hai chiuso Ginevra. Ti credevo migliore. Credevo mi amassi.... Ma a quanto pare non ti basta un solo.... Lasciamo stare."
Il ragazzo che è sopravvissuto si sistemò gli occhiali sul naso con una calma che in quel momento non gli apparteneva e si alzò, allontanandosi da quella Sala, mentre Blaise riconsegnava malamente la bacchetta alla rossa.

"Divertiti con Michael questa sera. E non ti azzardare mai più ad avvicinarti a noi." Le intimò Hermione per poi prendere Neville per mano e seguire l'amico, che era appena fuggito dalla Sala Grande, insieme ai suoi nuovi amici.

Ma appena svoltarono l'angolo, di Harry non ci fu traccia.

After AllWhere stories live. Discover now