Capitolo 5- Elliot

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Quando mi svegliai, ero in ospedale, con tutti i miei amici e i medici in torno.

Non capivo dov'ero, e non mi ricordavo perché ero lì.
«Elliot! Stai bene? Ti prego dimmi che stai bene.» mi abbracciò un ragazzo, il mio migliore amico.
«Che cos'è successo?» avevo un ricordo sfocato di tutto: iniziai a piangere, poi presi una lametta e... Poi i miei ricordi erano ofuscati.
Una dottoressa mi puntò i polsi. «Signor Walker, i suoi amici la hanno trovata incosciente, mentre perdeva sangue e ci hanno chiamato.» iniziai a ricordare, avevo tentato il suicidio.
Mia sorella fece un respiro profondo. «Potete lasciarci da soli un secondo? Ho bisogno di parlargli.» i medici e Cesar andarono fuori, ed io rimasi con lei.
«Elliot, ascoltami. So che quello che ti ha fatto il nonno Gregor da piccino ti ha ferito, ma ora hai altre persone che ti amano.» si fermò un'attimo a riflettere. Poi riprese, «Sai, Cesar mi ha detto una cosa.»
I miei occhi si illuminarono. «Cosa? C'entro io?»
Mi prese per mano.«sì, in poche parole, ti ama.» iniziai ad arrossire.
«Basta scherzare, Arya.» bisbigliai. «Se è davvero così, me lo dirà lui.»
Arya fece un cenno con la testa. «Va bene, fratellino.» si alzò dal letto. «Tra una settimana potrai uscire da qui, e un paio di giorni dopo.... Inizierà la scuola.»
La guardai.
«Va bene.»
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14 settembre.

Il tempo passò, e ormai era ora di andare a scuola. Iniziai a preparare la mattina prima i vestiti e, dopo una lunga scelta, decisi di mettere una maglia che mi diede in regalo Arya mesi prima, dei pantaloncini in jeans azzurri e la felpa verde militare con delle converse dello stesso colore.
Cesar invece era bellissimo: delle Nike bianche, pantaloni della tuta grigi, maglia larga nera e felpa nera.
Ormai mancavano circa una ventina di minuti all'apertura della scuola, e mia sorella, ovviamente, non era ancora pronta.
«Cristo, Arya! Quanto ti manca?» gli urlai dalla camera.
«Stai zitto, fratellino. Invece che parlare di me, puoi dire al biondino di muo...» stranamente, Cesar era lì con lei e la stava aspettando.
«Io sono pronto, sei tu che sei lenta.» ridacchia.
Mi misi a ridere, finché non entrò in camera Siria. «Piccino, quindi è un no?» mi chiese.
Non capivo. «Che cosa? Non sto capendo.»
«Quello che ti avevo detto, io ti amo
Rimasi in silenzio mentre si avvicinava maliziosamente al mio corpo.
«Dai, Elliot. Lo sai pure tu. Io sono meglio di Cesar.» iniziò a mettermi una mano nei pantaloni, e i miei occhi si riempiono di lacrime.
«Non farlo. Ti prego.» bisbigliai, con la voce tremolante.
«Ti farò capire il perché io sono meglio di lui.» iniziò a tirarmi giù i boxer neri, quando mia sorella entrò.
«Ho sentito tutto, Siria.» strinse i pungni. Va bene, mia sorella era davvero molto gentile, ma quando mi facevano qualcosa diventava una bestia.
Corsi da lei. Piangendo.
«Arya, hai rovinato tutto.» Siria alzò gli occhi al cielo, e incrociò le braccia.
«io direi che ho salvato mio fratello, invece.» Mia sorella mi prese per mano, e mi portò in cucina. Dove c'erano il mio zaino e quello di mia sorella. Io presi il mio zaino, e iniziai ad andare vicino alla macchina di mia sorella.
Appena tutti e due arrivarono, entrammo in macchina. Tutti erano zitti. Finché Arya, non ruppe il silenzio. «Ragazzi, domani preparate le valigie. Andremo a vivere a casa mia. Non voglio che Siria faccia così.» quella notizia, mi migliorò la giornata.
Il tempo passò, e arrivammo davanti ad una scuola grandissima, con davanti al cancello gruppi di ragazzi.
«Prendete gli zaini, vu presento alle vostre classi.» disse mia sorella, mentre si incamminava verso uno dei gruppi.
«Arya! Come stai? Chi è che ci hai portato qui?» chiese una ragazza, che sembrava a malapena maggiorenne.
«Ciao, Alex. Loro sono mio fratello, Elliot, e il suo migliore amico, Cesar.» mi appoggiòa mano sulla spalla. «Cesar viene dalla Russia, e verrà nella nostra classe. Invece mio fratello è venuto qui dall' Italia insieme a Cesar. Lui sarà in quarta B.»
Solo l'idea di stare separato da Cesar, mi faceva star male. Però, sarei riuscito a farcela.
«Vado a presentare Elliot alla sua classe, a dopo, Alex.» salutammo Alex, e iniziammo a dirigerci verso una classe del tutto diversa, un po' strana. C'erano persone che urlavano, si picchiavano e si insultavano.
Arya iniziò a battere le mani per ricevere la loro attenzione.
Uno di loro, la guardò e disse. «Cosa vuoi, carota?»
Lei alzò gli occhi al cielo.«Voglio presentarvi il vostro nuovo compagno, mio fratello Elliot.» tutti gli occhi erano su di me.
«Elio?» disse un ragazzino alto un metro e un tappo mentre rideva.
«Kyle, stai zitto. O vuoi fare la fine dell' anno scorso?» quando mia sorella disse queste parole, tutti si zittirono e io capì chi era: Kyle era un ragazzo che per tutto l'anno prima ha preso per il culo mia sorella, ma lei un giorno lo mandò in ospedale.
Una donna anziana arrivò davanti a tutti noi.
«Bentornati, ragazzi.» disse, con voce stridula.«Vedo che avete già conosciuto il nuovo compagno.»
Mia sorella, a queste parole se ne andò, accarezzandomi prima i capelli.
Ad un certo punto mi si avvicina una ragazzina che sembrava anche più piccola del normale, una ragazzina con i capelli biondi raccolti in una treccia che le arrivava fino alla schiena e due occhi azzurri grandissimi.
«Ciao! Io mi chiamo Riley, piacere di conoscerti!» mi porse la mano in segno di amicizia.
«Elliot, piacere mio.» le strinsi laano sperando di fare amicizia.
Nel frattempo, Kyle e il gruppo di ragazzi si avvicinò a Riley e la fece cadere vicino a me, tutto questo senza motivo.
«Perchè la trattate così?» chiedo, con voce tranquilla.
«Cosa intendi, mafioso?» sghignazzò un ragazzo alto circa il doppio di me, per poi mettersi a ridere insieme a tutti.
«Mi dispiace rovinarti i sogni ma non tutti quelli che vengono dall' Italia sono mafiosi, è una cosa che si dice ma non è vera.» ribatto. «E comunque non avete risposto alla mia domanda, perché lo avete fatto?»
Girarono gli occhi al cielo, stufi delle mie domande. Per poi andarsene.
Presi per mano Riley e la feci alzare, per poi iniziare ad incamminarci in scuola senza rivolgerci una parola.
Entrai nella mia classe, la 4B. Sembrava un manicomio: gente che urlava, gente che si picchiava e gente che usava il telefono per guardare cose inappropriate. Come i porno.
Dopo neanche una decina di minuti entrò la dirigente nella stanza. Tutti si zittirono.
«Ragazzi, vi sarete accorti del nuovo arrivo. Il fratello della vostra collega Arya Walker.» disse camminando per la stanza. «Ora, signor Walker, venga alla cattedra e si presenti a tutti. Ci dica cosa le piace, cosa fa dalla vita e da dove viene.»
Mi alzai, andai vicino alla dirigente e iniziai a parlare. «Buongiorno a tutti, sono Elliot. Pochi giorni fa sono uscito dall' ospedale per un problema che ho avuto e vengo dall' Italia. Ho un migliore amico che va in 5B con mia sorella e lo conosco da ormai circa 5 anni. Mi piace tanto leggere e stare in compagnia, spero di starci simpatico.»
Un ragazzo alzò la mano per farmi una domanda.
«Com'è la vita da mafiosi?» tutti scoppiarono a ridere. Tranne la dirigente, Che iniziò ad urlare.
«Vi sembra di dire queste cose? Elliot e la sua famiglia sono persone molto gradevoli e le cose che dite non sono per niente da persone mature.»
Abbassai la testa.«Posso andare in bagno, signora?»
La dirigente, la signora Holmes, fece un cenno con la testa.«Certo, se non lo trovi guarda le mappe che ci sono per i corridoi.»
La ringraziai e corsi a nascondermi nei bagni.
«Elly, cosa ci fai qui?» disse una voce dietro di me. Cesar.
Gli corsi addosso e lo abbracciai.
«Andavo in bagno, ho una classe orribile.»
Non rispose.
Mi prese per mano e iniziammo a correre fino al bagno. Era bellissimo stare con lui, era un angelo sceso in terra. La sua pelle chiara è morbida si arrossiva ogni volta che mi avvicinavo a lui. I suoi capelli biondi erano praticamente perfetti. Mi serei fatto fare di tutto ta lui.
Entrammo nell' unico bagno libero e non ridotto male.
«Beh... Ora siamo da soli. Cosa vuoi fare?» bisbigliò lui appoggiandosi alla porta.
«stiamo insieme.» lo iniziai a baciare, sempre più passionatamente.
Cesar iniziò a togliermi la maglietta, per poi lasciarmi dei succhiotti su tutto il corpo.
«Non mi interessa cosa succederà, ma tutti devono sapere a chi appartieni.» mi sussurrò.
«qui sono i bagni di scuola... Mi sembra un posto inappropriato.»
Cesar non rispose e continuò nel suo intento.
Si tolse anche lui la maglia, lasciando i pettorali e tutte le cicatrici scoperte. Mentre a me, tirò giù i pantaloncini e i boxer neri, ma mi lasciò la felpa.
«Fai piano, però. Non voglio che nessuno ci senta...» bisbigliai, mentre mi continuava a lasciare segni di morsi per tutto il corpo.
Ad un certo punto, mi fece girare e rimasi con il culo davanti a lui. Non mi diede tempo di capire cosa succedeva, che iniziai a sentire una sensazione strana. Mi girai e vidi Cesar, che ormai mi aveva messo il suo cazzo dentro di me. Una sensazione stranissima, però anche piacevole.
«Ora dimmi, Elliot. Ti piace quello che stai provando?» bisbigliò, piegandosi vicino al mio orecchio.
Non riuscivo a parlare, gli feci un cenno con la testa.
Ma poco dopo, una voce iniziò a chiamarmi.«Elliot, Stai bene? Sei da 20 minuti in bagno!»
20 minuti?! Pensavo doveva essere una sveltina, invece erano già 20 cazzo di minuti che mi sto facendo il mio migliore amico.
«Si, arrivo. È che.... Non mi sentivo bene, ecco.» dissi, con voce ancora tremolante.
Sentii i passi dell'individuo andare via, per poi chiudere la porta.
Cesar mi lasciò andare, e io caddi a terra, con le gambe ormai tremolanti.
«Per 17 centimetri tutto sto dramma, piccino?» ridacchiò.
«Invece di ridere, aiutarmi a rialzarmi.» mi prese per mano, mi fece sedere sul water e mi rimise i boxer e i pantaloni. Per poi aiutarmi ad andare in classe.
«Buona lezione, Elly.»
«Buona lezione, Cretino.»
In quel momento, avevo una pazza voglia di baciarlo. Ma non potevo.
Appena entrati nell' aula, tutti gli occhi erano su di me.
«25 minuti, signor Walker.» disse la professoressa, si presume di Francese dal suo accento.«Si sieda, ho già perso la pazienza.»
Feci spallucce, e andai a sedermi.
Tutti attorno a me ridevano. Ridevano di me.

Ehii<3
Lo so che questo capitolo è durato meno del previsto,
ma nel tempo cambierà tutto :)
L'aggiunta della scuola sarà una nuova esperienza per tutti e succederanno un sacco di cose, pure tra Cesar ed Elliot.
In questo capitolo si è capito molto che personaggio è Siria, e fidati è che tornerà sia lei sia Dimitri.
Al prossimo capitolo,
Un saluto da Cesar, Elliot e Arya!❤️😽
-Niko<3

il modo il cui ti ho iniziato ad amare.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora