Spiegazioni

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Capitolo IV
Il mio migliore amico  esce dal quadro e io rimango la seduta sul letto a fissare il quadro che porta alla biblioteca, e solo un minuto dopo che Harry è uscito e il quadro si riapre di nuovo, ma questa volta ad entrare non è il mio migliore amico ma un ragazzo dai capelli biondi, che si guarda intorno per poi fermarsi a guardare me, è lo stesso ragazzo che solo qualche ora prima mi ha baciato nell'aula di Divinazione: Draco.
Come diavolo c'è arrivato in camera mia?! Come ha fatto a trovare il quadro?!
Una cosa è certa quel ragazzo mi avrebbe presto dato delle spiegaioni -Per le mutande di Merlino, come diavolo di un diavolaccio hai fatto a trovare il quadro?- gli chiedo più curiosa che arrabbiata.
-Ho seguito il tuo amico- mi dice sincero.
-Capito- gli rispondo sincera -Mi devi dare qualche spiegazione-.
-Lo so per questo sono qui-. mi dice.
Perfetto il momento della verità è arrivato penso ma, poi gli dico semplicemente -Vieni, siediti- gli dico tamburellando una mano sul letto -Così possiamo parlare tranquilli-.
Lui accetta volentieri il mio invito che sembra ragionevole anche a me, alla fine voglio sapere, e parlare tranquillamente è l'unico modo, lo vedo perso nei suoi pensieri, probabilmente sta elaborando un discorso quindi lo lascio fare, solo dopo una dozzina di minuti si decide a parlare:
-Sai, Hermione, mi sono immaginato questa scena un miliardo di volte da quattro anni a questa parte, ma non ho mai avuto veramente le palle di dirti le cose come stanno, ora che il momento è arrivato sento di potermi levare di dosso un grosso peso, il peso che mi portava a tenerti segreto quello che provo, perchè ormai l'hai capito no?! Io provo qualcosa per te, qualcosa di profondo, non so dirti se il mio sia amore, perchè non so nemmeno io che cos'è, vedi Hermione, prima mi limitavo a vederti a scuola, sapevo che non mi avresti mai perdonato per tutto quello che ti ho fatto passare nei primi anni di scuola, soprattutto quello stupido nomiglolo che grazie a me tutti i Serpeverde hanno imparato ad usare con te, ogni volta che qualcuno lo usava per appellarti, fidati di quello che dico, finiva schiantato una volta che tu avevi girato l'angolo, sapevo che ogni volta che ti chiamavano così andavi a piangere da qualche parte, non una volta Pansy e Francesca ti hanno vista, tu mi odiavi e io lo sapevo, nei primi anni anche io pensavo di odiarti, invece il mio odio era soltanto una scusa, una stupida scusa che mi serviva per nascondere ciò che provavo veramente, ho capito di provare qualcosa per te al quarto anno, quando hai iniziato ad uscire con il Bulgaro, quel Krum, si, ero geloso marcio, e così ho capito che io provavo ad odiarti, ma solo perchè ti desideravo troppo, quando Tu Sai Chi ha incominciato a reclutare seguaci, ha minacciato la mia famiglia se non fossi diventato uno di loro, e se non avessi portato a termine la missione che mi aveva assegnato avrebbe ucciso i miei genitori, ora tu sai qual'era la mia missione, ma non avevo nessuna intenzione di uccidere Silente, te lo posso giurare!, dopo quella notte, Tu Sai Chi e i Mangiamorte hanno preso il controllo del mondo magico, e nel Suo mirino c'era una sola persona Harry Potter, il bambino sopravvissuto, Lui cercava la vendetta, la prima cosa che ha fatto è stata prendere il controllo di Hogwarts, ma io sapevo, o almeno speravo, che non sareste stati così sciocchi da tornare ad Hogwarts, sapevo che Harry non era l'unico a cui Tu Sai Chi avrebbe dato la caccia, ma anche a te e al tuo amico rosso, tu perchè sei Babbana di Nascita- si ferma e prende un respiro, quante cose sto scoprendo, e quande domande ho da fargli, ma voglio prima lasciarlo finire, ringrazio solo Dio che non mi ha chiamata Mezzosangue o altro, dopo un'altro sospiro riprende: -Il tuo amico rosso perchè ormai aveva capito che voi stavate con lui, perciò sapevo che non sareste tornati a scuola e non avevo la più pallida idea di dove saresti andata a nasconderti, ma sapevo che potevo contare sulla tua smisurata intelligenza, e che non saresti rimasti nello stesso posto per più di tre o quattro giorni, e poi quella sera, me ne stavo comodamente seduto in camera mia davanti al camino spento a pensare a tutti i momenti ad Hogwarts ad osservarti da lontano, quando quella strega perfida di mia zia salì in camera mia e mi disse di scendere di sotto che avevamo ospiti, mai e poi mai mi sarei immaginato che ti fossi tu.
Zia mi chiese di riconoscere Potter , io volevo solo salvare la pelle a te, e se per farlo avrei dovuto mentirle l'avrei fatto, così risposi semplicemente "non ne sono sicuro" ti giuro che assistere alla scena che venne dopo fu un dolore atroce per me, non poterti aiutare mentre quella pazza di mia Zia ti torturava, mi sono solo limitato a lanciarti degli incantesimi di protezione mentale, sperando che avessero effetto, e poi vi siete smaterializzati con Dobby chissà dove.
Ero contento di averti rivista ma speravo che le circostanze sarebbero state diverse.
Sapevo che in quel momento mi stavi odiando di più perchè non facevo nulla affinchè mia zia si fermasse, ma credimi Hermione, a modo mio ti stavo aiutando.
E poi quella notte qui a Hogwarts, il tuo sguardo, quello sguardo che mi hai lanciato nella Stanza delle Necessità, quello sguardo era carico d'odio, quello stesso odioche ti ho visto alle prime luci dell'alba mentre me ne andavo con mia madre e mio padre da qui, sapevo che eri rimasta delusa da me, dal mio comportamento, lo vedevo nei tuoi occhi, quegli occhi che tanto amo quando si posano su di me, ma che ormai non hanno più odio, te lo leggo negli occhi, te l'ho letto negli occhi stamattina a Pozioni quando hai detto di sentire il mio profumo se odoravi l'Amortentia, te l'ho letto negli occhi a Divinazione quando ho pronunciato il tuo nome per la prima volta, e quando poi mi sono staccato da quel bellissimo bacio, te l'ho letto negli occhi da quando sono entrato da quel quadro, e te lo leggo ora negli occhi, tu non mi odi più Hermione; ora che sai la verità perfavore di qualcosa.-
Gli ho dato l'opportunità di parlare, e so che ora tocca a me dire qualcosa, ma che cosa gli dico?!
Decido di cominciare commentando il suo discorso...
Ma prima di farlo le parole del mio migliore amico mi tornano alla mente "Segui il tuo cuore Hermione"
Allora mi sciolsi rivelandogli ciò che invece avevo visto io....
-Allora, Malfoy, cioè Draco,-so che ormai non ho più motivo di chiamarlo per cognome - le tue parole sono molto belle ma ora permettimi di raccontarti ciò che invece sento io, vedi da quando ti ho rivisto al Ghirigoro prima dell'inizio della scuola, ho subito notato che c'è qualcosa di diverso in te, prima di tutto hai tirato su i miei libri mostrandoti gentile con me, cosa che non è mai successa, poi mi hai guardato negli occhi e li ho notato che i tuoi occhi sono si di ghiaccio, ma ora sembrano ghiaccio fuso. Poi ecco che arrivata a scuola la McGranitt mi consegna una sfida che non avrei mai potuto rifiutare, sono pur sempre una Grifondoro, devo tenerti d'occhio a modo che non si ripeta di nuovo lo spiacevole malinteso che si è creato con Andros ieri sera, certo ho un po' esagerato, infondo la preside non mi ha detto certo di schiantarli, ma mi hanno fatto montare la rabbia, forse perchè il mio inconscio era più avanti di me, ed era già arrivato alla conclusione che io ancora mi rifiutavo di credere, io provo qualcosa per te Draco!- sputo li tutto di un fiato.
Vedo i suoi occhi puntati su di me, allora punto i miei nei suoi, e per la prima volta non sono costretta a distogliere lo sguardo, inconsapevolmente ci stiamo avvicinando l'uno all'altra, devo dire che la situazione non mi dispiace per niente, ormai siamo così vicini che posso sentire il suo respiro sulla pelle -Ti va se lo scopriamo insieme quale sentimento proviamo l'uno per l'altro?- soffia a pochi centimetri dalla mia faccia, io annuisco incapace di proferire parola, -Meraviglioso- dice e mi bacia, un bacio come quello di poche ore prima, passionale ma timido, insomma speciale, ci stacchiamo dopo non so quanti minuti solo perchè la mia migliore amica ha bussato alla porta -Hermione ti va di parlare?- mi chiede, avevo ancora la porta sigillata per fortuna! Faccio cenno a Draco di tacere e rispondo alla mia migliore amica:
-No, grazie Ginny, magari ne parliamo domani-
-Va bene buonanotte- mi dice lei e se ne va.
-Forse è meglio che io vada- mi dice lui
-No!!!!, tu non vai da nessuna parte! abbiamo tante cose da dirci, tu resti qui! e poi non ho ben capito una cosa. gli dico sperando che non se ne vada.
-Cosa non hai capito?- mi chiede lui sorridendo sghembo.
-Non ho capito bene che cosa siamo noi ora- gli dico lui continua a sorridere e mi risponde -Mi piace il NOI, bhè diciamo che possiamo considerarci una coppia, mattenta che sono GELOSISSIMO!! capito?-
Una coppia, Una coppia, Una coppia. queste due paroline continuano a girarmi in testa, a quel punto lo abbraccio, un'abbraccio che lui ricambia stringendomi a sè, in quell'abbraccio io mi sento protetta, come non lo sono mai stata nelle braccia di nessuno, se non in quelle di Harry, ma mai in un modo così, dopo minuti interminabili, mi dice all'orecchio -Non so se quello che provo per te sia amore, ma credimi piccola, è qualcosa di veramente potente, più potente di ogni incantesimo a noi conosciuto- mi dice.
-Piccola?!- gli chiedo io.
-Non ti piace?!- mi chiede lui pensando di aver esagerato.
Io mi tiro su sul gomito e lo guardo -No, è assolutamente la cosa più dolce del mondo-.
Ci baciamo di nuovo, poi lui decide che è meglio tornare ai sotterranei, ma io non voglio lasciarlo andare.
Lui lo capisce dai miei occhi e allora mi dice: -Tranquilla piccola, ti aspetto in biblioteca domani mattina, a che ora hai la prima lezione?-mi chiede.
Vado alla scrivania a contollare, -Nell'ora prima di pranzo, Trasfigurazione, uh guarda-dico mostrandogli l'orario -Lezione con le Serpi- e scoppio a ridere.
Lui mi dice -Mi sembra perfetto, ora vado piccola ci vediamo domani mattina- mi da un bacio a fior di labbra e esce veloce dal quadro.

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