Capitolo 2: La Pavless Academy

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Jade's POV, 8:43am

è mattina, la prima mattina nella mia nuova vita.
Non so veramente cosa pensare. Da una parte mi piace qui, la città è stupenda, la casa anche e la mia camera è dieci volte più grande di quella di prima, ma dall'altra ripenso alla mia vecchia scuola, ai miei vecchi amici, al mio vecchio palaghiaccio dove mi divertivo ad allenarmi oppure ad andare da sola per schiarirmi la mente.
non importa quanto io mi possa trovare bene qui per ora, non sarà mai come prima.

Immersa nei miei pensieri, sento bussare alla porta.

K: "hey principessa, ben svegliata!"
J: "ciao papà, grazie grazie.."
K: "ti vedo assonnata, hai dormito bene?"
J: "beh diciamo che preferirei avere il mio letto, però tutto ok dai."
K: "ahahah immagino. Dai alzati che la colazione è già pronta. Oggi abbiamo un sacco di cose da fare."
J: "okok, arrivo."

dopo di ciò, mio padre se ne va e io mi alzo, ancora traballante, e vado in bagno.
Mi sciacquo il viso e le mani, mi sistemo i capelli per sembrare un po' più decente e scendo.
Sento un profumo di uova strapazzate e bacon che mi aspetta in cucina.

K: "eccola la nostra pulce, vieni dai che si raffredda"

mi avvicino a papà e inizio a mangiare, mentre vedo mamma nel nostro giardino parlare con qualcuno al telefono. Dopo poco chiude e rientra in casa con un sorriso che poche volte ho visto su di lei.

J: "come mai così felice mamma?"
L: "ho finalmente trovato una scuola per te. Si chiama Pavless Academy, è proprio qui all'angolo quindi ci andrai a piedi, hanno accettato subito vedendo la tua media scolastica! Oggi io e tuo padre andremo a firmare dei documenti per l'iscrizione completa. bene, no?"

dopo averlo detto emette un gridolino di felicità e si fionda anche lei sulle uova. Strano ma vero, mia mamma sembra contenta per una volta.
Appena finito di mangiare, sentiamo un rumore di ruote parcheggiarsi proprio di fronte a casa nostra: Il camion dei traslochi è arrivato!

Mi alzo immediatamente dalla sedia e mi precipito alla porta, così fa anche mio padre e dopo poco si unisce anche la mamma.
Finalmente avrei potuto mettere ogni cosa nella mia camera! non vedo l'ora.

*ragazzo del camion*: "Salve, Famiglia Hernandez?"
K: "si, proprio noi!"
**: "perfetto, tutta questa roba è vostra! vi aiuto a portarla dentro."
K: "infinite grazie!"

più o meno un'ora dopo, tutto era dentro casa e gran parte delle cose erano già al loro posto.
Io non vedevo l'ora di decorare camera mia, non stavo più nella pelle.
Quando vedo papà con un enorme scatolone di cartone dirigersi verso di me, già avevo capito tutto.

K: "pronta per scatenarti?"
J: "nata pronta!!!"

mi porge lo scatolone e mi aiuta a portarlo su per le scale. Ci fermiamo davanti alla mia porta e lì inizia la festa.
Ho messo la musica a palla e ho iniziato ad appendere poster, posizionare bene i pouf, il tavolino, le mensole con su i miei trofei e le mie medaglie di pattinaggio, avevo persino un balcone quindi ho deciso di metterci una piccola sedia "relax".
Ero molto soddisfatta, mancavano solo il letto, l'armadio e la scrivania, che andavano montate.
ovviamente mi ha aiutato mio padre, abbiamo montato insieme tutto e l'abbiamo messo al suo posto, poi io ho cambiato le lenzuola e ho messo il computer e tutta la mia altra roba sulla scrivania. Perfetto.
La mia camera ora era davvero bellissima. Ero contentissima, felice più che mai.
Sono scesa per dire la notizia ai miei e ho visto tutti gli oggetti della vecchia casa in questa.
Il divano, La tv, il tavolo e il tavolino, persino i cuscini ci eravamo portati. Ora, avevo un piccolo pezzo di casa con me, e non ne sarei potuta essere più felice.

Ho passato le ore seguenti con puro relax, mi sono messa sul letto appena fatto e ho iniziato a scrivere con Tessa, mandandole foto della casa e della mia stanza. Mi manca così tanto.
Mi ha anche detto che a scuola è arrivato un nuovo ragazzo e tutte le stanno sbavando dietro.
E forse un po' anche lei.
"Che schifo", è stata la mia prima impressione quando mi ha fatto vedere un video di questo cristiano.
Aveva il ciuffo che non si poteva vedere, due occhi che tra poco toccavano il pavimento e camminava come se fosse appena stato investito da un camion.

T: "ma zitta che tu non sai neanche cosa significa amare un RAGAZZO"

e come sempre, Tessa tira in ballo la lgbtq. Me lo dice da quando siamo piccole che secondo lei a me piacciono le ragazze, io l'ho sempre  presa e la prendo a ridere tutt'ora, ma non ci ho mai riflettuto a fondo, forse perché non mi interessa.
Non sono mai stata fidanzata nella mia vita, certo ho dato un paio di baci ma nulla di che.
Il mio primo bacio è stato con un bambino all'asilo, a ripensarci ero davvero cotta di lui. Ma è acqua passata, anzi se ci penso adesso mi fa pure schifo.

L: "Jade, scendi un attimo!"
J: "arrivo mamma"

lascio Tessa con un messaggio e mi dirigo verso la mamma.

L: "Oh eccoti. Io e tuo padre andiamo a firmare l'iscrizione a scuola, tu non fare disastri. Torniamo subito."
J: "va bene va bene, tranquilli."
L: "ciao."

Ho chiuso la porta e mi sono buttata sul divano, felice di avere casa libera per la prima volta.
Però non me la godo a lungo, perché decido di andare a fare una passeggiata.
Mi metto i primi stracci che trovo nell'armadio ed esco, in direzione spiaggia. Volevo vederla meglio.

Ed eccola lì. Sono abbastanza sicura che questo sarà il mio posto sicuro, dove venire a pensare ogni volta che qualcosa va storto, oppure quando sono felice perché qualcosa è andato a buon fine.
Non penso che porterò mai nessuno con me però, a parte mio padre quando vuole andare a farsi una nuotata.
Verrò più spesso di notte, le stelle mi aiutano. Non vedo l'ora di usufruire questo posto come si deve, ma speriamo che niente vada storto.

Dopo la spiaggia, faccio un giro generale della città. Scruto ogni angolo e ogni persona per bene, dato che non avevo avuto l'occasione di farlo la prima volta.
Dopo poco però si fa tardi e mi dirigo di nuovo verso casa.

Arrivo in contemporanea con mamma e papà, insieme entriamo e io e mamma iniziamo a preparare la cena.

J: "cosa hanno detto a scuola?"
L: "nulla di che, hanno accettato tutto e sei iscritta. inizierai questo lunedì come tutti gli altri."
J: "quindi dopodomani?"
L: "si esatto. Ti conviene ripassare le cose che avete fatto nella tua vecchia scuola così da non arrivare impreparata."
J: "mhmh, ok va bene."

poco dopo ci ritroviamo tutti a tavola a mangiare.

K: "allora pulce, sei felice? inizi la scuola dopo domani."
J: "si, beh sono felice ma anche un po' preoccupata. Non so con chi mi possa trovare bene"
L: "risolverai. troverai il modo di fare amicizia con qualcuno."
J: "speriamo dai"
K: "massi dai, ci riesci sempre!"

io sorrido e così fa anche lui. Anche mamma accenna un sorrisetto ma non lo fa notare.
Finiamo di cenare tranquillamente e io mi preparo per andare a dormire.

domani dovrò passare la giornata a rivedere il programma della mia vecchia scuola, per essere pronta lunedì.
Speriamo vada tutto per il meglio.

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