incontri inconuseti

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"Di qualsiasi cosa siano fatte le anime, la mia e la tua sono uguali"
Emily Brontë

"Di qualsiasi cosa siano fatte le anime, la mia e la tua sono uguali"   Emily Brontë

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anima
/à·ni·ma/

Principio immateriale della vita nell'uomo, contrapposta al corpo e tradizionalmente ritenuta immortale, o addirittura partecipe del divino, e sede dei sentiment

Accadde nella quiete di un pomeriggio autunnale. Fu uno di quegli eventi, all'apparenza casuali, segnati nel destino di una esistenza. Fu uno di quegli eventi insignificanti che possiedono la capacità incontrastabile di mutare la vita di un uomo.

Successe in un istante. Il debole tintinnio emanato dalla porta accompagnò lo sguardo smarrito che i ragazzi si scambiarono. Durò un'eternità.

Chuuya scovò quel negozietto qualche anno prima, fu uno degli avvenimenti indispensabili per la sua esistenza. Si innamorò follemente della musica. Trascorse giornate ad assorbire l'atmosfera diffusa dal posto, assimilando e nutrendosi solamente di canzoni. Era estremamente affascinato dal modo incantevole con il quale i musicisti riuscivano a trasmettere emozioni talmente forti tramite delle melodie. Chuuya, però, era ammaliato dai testi che voci tanto eteree cantavano. Ognuno conteneva sentimenti puri, percepibili.

Chuuya voleva cantare.

Trascorse nottate intrise di delusione, per quanto riflettesse non trovava alcun argomento su cui scrivere.

A seguito di una di quelle terribili sere, Chuuya riconobbe alla cassa un volto singolare. Un tornado di emozioni di cui non aveva controllo e, per quanto disperatamente tentasse, che non riusciva a comprendere si scatenò nel suo petto. Il ragazzo provò ad identificare un'emozione qualsiasi e realizzò che, se qualcuno gli si fosse parato davanti a chiedere cosa provava, lui sarebbe stato in silenzio, perché la confusione non può essere compresa, se spiegata.

Gli occhi impassibili di Dazai erano bugiardi, incapaci di riflettere lo scompiglio che sentiva.

Furono momenti di disordine. Due sguardi indistinti, vaghi, che si struggevano nell'angosciato tentativo di comprendersi.

Due anime affini che si scorgevano.

Fu il loro primo incontro.

Chuuya distaccò lo sguardo. Si diresse, con passo incerto, verso i vinili ma continua a sentire il peso di uno sguardo insistente su di lui.

Iniziò a sfogliare i vinili, osservato persistentemente in ogni movimento.

"Insomma ma che cazzo-"

Il ragazzo alla cassa si voltò appena Chuuya si rivolse a lui.

"Qualcosa non va?" Chiese

Chuuya era turbato. Di chi era quello sguardo che si sentiva addosso?

"No tutto apposto" mormorò

Il rosso si volse nuovamente verso i vinili, tentando di concentrarsi su di essi.

Si udì un sogghigno.

Chuuya si girò verso il suono.

Il ragazzo moro stava visibilmente tentando di trattenere una risata.

"Se hai da dire qualcosa dimmelo in faccia!" Proclamò il rosso

"Non devo dire niente in particolare"

"ALLORA PERCHÉ RIDI"

"Ad essere onesti, solo la tua presenza mi fa ridere"

"CHE SPIEGAZIONE SAREBBE?!"

Il rosso tornò a concentrarsi nella sua ricerca, accompagnato da mezze risate.

Chuuya optò per i CD.

A.A.
Ciao carii!
Come scritto nella descrizione, i nostri protagonisti scelgono la via della musica e non quella della letteratura.
Dal prossimo capitolo le cose si fanno interessanti giuro.

Pensò arriverò a circa 40 capitoli🙌

Detto questo, aggiorno nel weekend, baci!
🎸

esibizione //skk - fyolaiWhere stories live. Discover now