20 - "Impotenza"

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Mi sveglia di colpo, mi ero addormentata.

Guardai il telefono erano le 2 di notte

Sbuffai, oggi era il grande giorno.

Lo avrebbero saputo tutti, e un senso di colpa mi travolse, perché?

Voglio dire sto facendo la cosa giusta, ma comunque è  mia madre, ci è sempre stata forse sto scavando troppo, forse dovrei tirarmi indietro.

Se avessi lasciato tuto com'era Ryan sarebbe ancora qui di fianco a me, a stringermi forte perché mi ama.

Mi misi le mani sul viso massaggiandomi gli occhi per uscire da questo incubo.

Ok, ma se non avessi indagato sulla morte di mio padre probabilmente non avrei mai incontrato lui.

E fa ridere questa cosa perché se mio padre fosse vivo mia madre non avrebbe ingaggiato un bodyguard.

Mi serviva un martini fresco per togliermi questi pensieri di dosso.

Scesi al piano di sotto senza fare rumore, andai dietro al banco bar che avevamo nel salotto al piano di sotto e mi preparai il drink

Poi un altro e un altro ancora.

Presi una coperta e uscì all'aperto.

Ho sempre amato il mio giardino. Okay mi correggo parco, tutti ormai lo definiscono così.

Mi addentrati verso gli alberi di fianco al lago, faceva molto freddo, dovevo prenderne due di coperte.

Osservai gli alberi imponenti, i cespugli finche una luce soffusa colpì i miei occhi

Mi girai verso e le luci del loft erano accese.

Era sveglio.

Mi avvicinai furtivamente, attraverso le finestre lo vidi seduto sul divano, aveva una birra in mano e stava guardando la tv.

Andai davanti alla porta di legno, bussai e quest'ultima si aprì lentamente.

<Layla> sussurrò

Indossava una canotta color verde militare e - aspettate un attimo -I CAPELLI

Li aveva tagliati, era completamente rasato.

Amavo quei capelli e a come le mie mani affondavano in essi, stringendoli e tirandoli-

Layla!

Era ancora più sexy, sembrava il solito cattivo ragazzo, quasi un ex carcerato.

<Che diavolo hai fatto?> domandai stupita
Nessuna risposta o emozione che prendesse possesso del suo viso <Non volevo distu->

<Forza entra> disse interrompendomi e feci un passo avanti, chiuse la porta <Non disturbi> aggiunse

Feci un respiro profondo per cercare di controllarmi, i miei pensieri erano molto impuri in questo momento, forse è colpa dell'alcol che circolava nel mio corpo impadronendosi di me.

<Cosa ci fai qui?> ringhiò quasi incazzato con me

Feci spallucce

<Avevi detto che volevi stare sola e poi fra qualche ora sarà il tuo momento> ammise superandomi e sedendosi al posto di prima

<Posso sopportare una giornata pesante> dissi sedendomi dall'altra parte del divano

<Perché sei qui?> chiese di nuovo

<Non voglio stare sola> ammisi, la gola mi si secco di colpo e buttai giù un altro sorso

<Beh io si> rispose continuando a cambiare canale

MY WAY OUT || Drew StarkeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora