• 02| La foresta di Mouro

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Le grosse porte in legno massiccio si aprono, le attraverso, ma in quel momento un'ombra mi sfiora di fianco creando un fruscio con i vestiti.

È la bimba semi-umana di prima, nessuno si accorge di lei perché distratti dagli avventurieri in partenza.

Ma, avendomi quasi fatto cadere, è impossibile non notarla e la guardo infastidito: prima scappa da me, poi rischia di farmi cadere ed ora fugge senza passare i controlli, facendomi passare per qualche sorta di criminale.

Mi affretto ad uscire per tentare di raggiungerla, placcarla e capire cosa abbia da dire in realtà, e poi decidere subito dopo se denunciarla o meno alle autorità del regno come orfana pericolosa senza dimora.

Inizio a correre.

*Anf-Anf*

Corro a perdifiato per alcuni minuti, ma il mio fiato corto implora pietà.

Dopo una breve pausa, piego leggermente le ginocchia e appoggio le mani su di esse, cercando di recuperare le energie. Tuttavia, nel prendere fiato, mi rendo conto che la ragazzina è ormai solo un punto lontano, quasi trasparente.

Dalla mia borsa dimensionale estraggo una bisaccia d'acqua.

Bevo tutto d'un fiato, finendo l'acqua che mi ero preparato per gran parte del cammino.

Sono ormai lontano dal villaggio, in prossimità del confine della foresta.

Il sentiero, baciato dal sole, serpeggia tra gli alberi con rami leggermente inclinati che filtrano i raggi dorati.

Il suolo è coperto da foglie secche che scricchiolano sotto i miei passi, mentre uccelli cinguettanti e scoiattoli saltellano tra gli alberi.

Ai bordi del sentiero, fiori dai colori vivaci sbocciano, diffondendo fragranze delicate.

Il fruscio del vento tra le foglie crea una melodia rilassante, rendendo la passeggiata piacevole e tranquilla.

Tuttavia, nonostante l'atmosfera serena, iniziano a udirsi versi inquietanti lungo il percorso, simili a risatine che pian piano si fanno sempre più forti.

"Chi è là? Mostrati!" Chiesi

*silenzio*

"Allora? Non hai intenzione di parlare?"

"Ti sei perso, ragazzo? Non è sicuro girare da soli in queste parti, specialmente con le voci che circolano..."

La voce proviene da dietro di me. Mi volto istintivamente e individuo la fonte: un uomo... o qualcosa del genere. Se gli uomini fossero alti 20 centimetri e dotati di ali trasparenti! Le sue mani sono stranamente allungate, con unghie affilate. Gli occhi, di un verde smeraldo intenso, hanno un'aura quasi ipnotica, con una pupilla allungata in stile felino. I capelli sono neri come il pece, mentre dalle ali sprizza una polvere scintillante.

I suoi abiti sono ridotti a brandelli, mettendo in mostra una corporatura snella e magra.

Si muove con una velocità impressionante, tanto che in un battito di ciglia si trova di fronte a me.

"Riguardo a cosa? C'è qualcosa che dovrei sapere?"

"E perché dovrei dirtelo? Cosa ci guadagnerei?"

Mentre apro la borsa dimensionale, mi viene in mente di aver già visto una creatura simile su un libro della gilda. Ah, sì, i folletti! Ricordo di aver letto di non fidarsi troppo di loro...

Lo guardo con sospetto.

“Mi hai derubato, vero?" 

"Chi, io? E come potrei? Sono qui davanti a te."

Yggdrasil: Il regno incantatoWhere stories live. Discover now