Capitolo 15. Stelle e specchi

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Lorenzo mi aspetta in cortile: pantaloni corti a jeans e una camicia bianca a maniche lunghe. Mi chiedo come faccia a essere così bello con qualsiasi cosa addosso e un po' lo invidio. Ha stile, forma fisica. Sicuramente, a Roma, avrà una fila di ragazze che gli corrono dietro, mentre a scuola, a stento, mi guardano.

«Vogliamo andare?», chiede Lorenzo. «Carino, mi piace questa maglietta».

È una classica maglietta nera con la scritta Never Stop Dreaming, nulla di che, però accetto il complimento e mi sto zitto.

Prendo il motorino, mentre Lorenzo mi aiuta con l'aprire il portone dell'androne, e raggiungiamo i miei amici direttamente al lungomare di Ognina.

Devo dire che c'è una serata stupenda. Il sole non è ancora tramontato e la sua luce si disperde tra le increspature del mare. La brezza porta quell'odore di pesce, mista a un po' di piscio e spazzatura, ma che comunque mi fa venire voglia di mettermi davanti a un bel piatto di spaghetti alle vongole. Non ne mangio da un bel po'.

Lorenzo scende dal motorino e si toglie il casco, lamentandosi dei suoi ricci tutti schiacciati.

«Ti stanno bene», gli rispondo mettendogli una mano tra i capelli e scompigliandoglieli un po'.

Lui mi guarda di traverso e mi rendo conto di essere stato un po' invadente. Rimetto la mano a posto e posiamo i caschi sotto la sella del motorino. Jenny e Samuel si avvicinano per abbracciarci, mentre Liam ha le mani occupate da bibite e popcorn.

Ci stavano aspettando all'ingresso del Luna Park, un arco luminoso sovrastato solo ed esclusivamente dalla gigantesca ruota panoramica. L'aria è pregna di musica, voci dagli altoparlanti e grida di bambini. Un profumino di popcorn caramellati e altre leccornie mi si appiccica al naso, mentre Samuel mi offre di assaggiare i suoi spiedini di pollo glassati.

«Come state ragazzi?», chiede Jenny super allegra. «Non ci vediamo da un po'», aggiunge riferendosi a Lorenzo.

«Potrei stare meglio...», risponde lui grattandosi la nuca.

«Ho saputo che hai letto il primo volume della Guerra dei Ki», s'intromette Liam con la bocca piena di marshmallow.

E questo è il momento in cui Liam fagocita la presenza di Lorenzo per parlare di cose da nerd.

«Andiamo alle auto-scontro?», propone Jenny prendendo me e Samuel sottobraccio.

Quest'ultimo annuisce con un grugnito, quindi la ragazza ci trascina verso il tripudio di luci e colori che ci circonda a suon di musiche da circo, tendoni rossi e bianchi, e sculture di elfi, gnomi e nani dalle teste gigantesche che in modo automatizzano sorridono e invitano gli ignari passanti a partecipare ai loro giochi. Ci sono anche le bancarelle, venditori di peluche e gadget da fiera, in un corridoio sovrastato da bandierine colorate. In un angolo, l'esibizione di due fachiri, che oltre a giocare col fuoco, si dilettano in duelli di spade danzanti. Questo tipo di cose mi affascinano sempre e richiamo Lorenzo e Liam verso ogni attrazione che colpisce la mia attenzione.

Poi arriva Samuel che con il suo metro e novantadue di altezza ci sfida a provare il tirapugni. Il gioco è messo alla fine delle bancarelle, vicino ai tappeti elastici dove i bambini si divertono a saltare come matti.

Liam non esita un secondo ad accettare la sfida e così anche Lorenzo, quindi mi vedo costretto a partecipare per l'amore di rispettare il codice tra maschi alfa (che non siamo). Mio malgrado, totalizzo uno scarsissimo punteggio di 540, contro i 730 di Liam e i 900 di Samuel. Allora quest'ultimo osserva Lorenzo e lo invita a fare di meglio.

Mi chiedo perché Samuel sia così competitivo con tutti, specialmente con Lorenzo. Si sono visti mezza volta e non mi pare che il ricciolino gli abbia fatto qualcosa. A ogni modo, Jenny fa il tifo per Lorenzo che si arrotola le maniche della camicia mostrando un avambraccio piuttosto muscoloso. Ma per quanto l'altezza lo faccia da padrone, Lorenzo è molto più magro di Samuel e sono sicuro che non potrà eguagliare il suo punteggio. Tuttavia, quando il mini sacco da boxer scende giù davanti ai suoi occhi, Lorenzo lo studia a fondo per un po', dunque si fionda in un rapidissimo movimento del braccio.

1 - L'Erede della FeniceWhere stories live. Discover now