19. punizione,non sei piu sola

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Ecco perché non aveva sentito Luna bussare.

Le mani digitavano frettolosamente sul computer,erano scosse da un tremolio continuo.

<<Mel>>

<<Melissa>>
Provai senza risultati,alzando la voce.
Non volevo avvicinarmi e toccarla,seppur utilizzando un tocco gentile ,sicuramente l'avrei fatta spaventare tanto,troppo.

Non avevo capito bene la situazione, o meglio,un idea generale l'avevo e ,per quanto si meritasse una lezione,non ero lì per farle venire un "attacco di cuore".

Così optai per la seconda opzione: accessi semplicemente la luce.

Melissa sollevó il capo con una velocità impressionante, per un attimo temetti le si potesse spezzare il collo.
Si tirò su in piedi.

Reazione veloce,troppo veloce.

Il suo sguardo viaggiò per la stanza e appena mi vide sgranò maggiormente gli occhi,se possibile.

<<Dimitri....>>
Si tolse le cuffie poggiandole sul tavolo.

<<c-cosa.....cosa ci fai tu qui?>>
Chiese schiarendosi la gola,secca.

<<Luna era preoccupata,dovevate vedervi stamattina ma non hai risposto al telefono,ne alla porta>>

Inarcò un sopracciglio,confusa.

Ah ,lei confusa?

<<ma se erano appena le dodici...cinque minuti fa.....>>
D'istinto accesse il cellulare e sussultò sorpresa alla vista dell'orario e....del giorno.

<<cazzo....stavo studiando e...io....vado subito da lei....grazie>>
Appena però mi passò affianco per andare nell'altro appartamento la bloccai prendendole un polso,senza stringere troppo.

<<noi dobbiamo parlare>>

<<mi dispiace ma oggi non posso....non potremmo fare un altro giorno?
Ora vado a scusarmi con Luna ma poi devo assolutamente riprendere.>>

Chiusi gli occhi e presi un grande respiro.

Devo rimanere calmo.
Non devo permettere alla rabbia di inavdermi.
1...2....3...

<<no,dobbiamo farlo ora>>

Sospirò ma poi annuì.
<<va bene ,ma davvero per piacere fai in fretta....non ho molto tempo>>

Rispose muovendo con movimenti ripetuti ma sconnessi il piede sul pavimento.
Le mani continuavano a tremare.
Tutto il suo corpo era in fermento,e non in senso positivo.
Il labbro le sanguinava per quante volte lo stava mordendo e lasciando.

<<andiamo un attimo a sederci sul divano>>

<<no dai ,posso rimanere anche in piedi>>
Cercò di replicare.

<<la mia non era una domanda>>

Con uno sguardo freddo,quello che usavo con le mie reclute più indisciplinate,la convinsi a seguirmi.

rowWhere stories live. Discover now