CAPITOLO 12- Notiziona

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"e mi riempi quegli spazi vuoti"

POV CHIARA
Questa mattina ci dicono che abbiamo il corso di pizzeria, così chi ha scelto di continuare viene portato nella sala ed io, non sapendo della scelta, vado con gli altri.
Ovviamente vado in coppia con Micciarella, Rosa con Carmine, Silvia con Cardio e gli altri che rimangono insieme. Per mia sfortuna c'è anche Giulia, che deve starmi sempre in mezzo ai piedi.

<e che 're la coppietta è tornata?> dice Tonino mentre io e Micciarella stiamo provando ad impastare la pizza.
<eh Tonì, non si comanda all'amore!>
<all'amore no, però acca cumando io. Micciarella te prenditi n ato impasto, nun se po vede che in due ne lavorate uno!>
e dopo la ramanzina di Tonino siamo costretti a dividerci l' impasto, restando però vicini.
<hai detto a qualcuno chello che t'aggia ritt ieri?>
<no, mica faccio la spia.> lo dico scherzando, ma lui pare prenderla troppo seriamente.
<Chiatti nun sto pazziando. Nun l'aggia raccontare a nisciuno. Se Rosa Ricci nun t'ha ritt niente, vuol dicere ca nun te lo vuole far sapere e te nun aggia fa domande.> dice sempre a bassa voce per non farsi sentire dagli altri.
<ti ho detto di non preoccuparti. Non faccio la spia.> poi mi allontano con la scusa di andare a prendere qualcosa in dispensa, ma la verità è che mi da ai nervi questi suo comportamento. Perché mi deve trattare come una bambina? Mi fa mille raccomandazioni su cosa devo dire o cosa no, come se non sapessi che è pericoloso stare qui dentro.
Lo vedo però uscire senza dire niente a nessuno e Beppe che lo segue esausto.
<e che hai fatto ora piccrè?> Tonino si rivolge a me che come risposta alzo le spalle e seguo Micciarella.

<Micciarella!>
<no Chiara, torna dentro.>
<e dai Beppe, un minuto.> Sorpasso l'educatore e raggiungo Micciarella poggiato ad un muro.
<nun ti stavi scocciando 'e sta vicino a me?>
<mi stavo scocciando delle tue raccomandazioni. So quello che devo fare e non ti metterei in pericolo parlando, anche se non mi hai detto niente di male.>
<io t'aggia solo avvertito e nun capisco perché nun te l'aggia ritt nisciuno.>
lui era solo preoccupato per me ed è stato il primo e forse l'unico a dirmi fin da subito la verità. Silvia, mia amica, ha aspettato che la mettessi alle strette per raccontarmi di quella borsa, quando sarebbe bastato dirmelo fin da subito; Rosa ancora non mi ha parlato delle sue cose personali o famigliari; Kubra è come se fosse esclusa dal giro ma neanche si preoccupa ad avvertirmi dei casini successi... L'unico a dirmi subito tutto è stato Micciarella.
<Grazie> dico dal nulla.
<pe che?>
<per avermi detto la verità e cercarmi sempre di proteggere. Me la sono presa perché non farei mai niente che possa causarti problemi e dovresti saperlo.> Mi metto proprio davanti a lui e finalmente mi sorride.
<lo sacc.>
<si?> Si avvicina al mio corpo e porta una mano sul fianco.
<tenimm nu poco 'e tiempo da recuperare Chiatti...> la mano inizia a fare su e giu, accarezzandomi.
<vero.> porto le mie mani intrecciate intorno al suo collo e piego la testa verso un lato.
Come se fossimo due calamite, le nostre labbra non si resistono e ci ritroviamo a baciarci, fino a quando Beppe ci interrompe.
<e mo basta. Basta.>

ci riporta dentro il laboratorio e facciamo come se niente fosse successo, continuando ad impastare.
***
è tardo pomeriggio quando ci ritroviamo in sala relax insieme ai ragazzi.
Io ho appena parlato con Kubra e sono felicissima. Ho ricevuto una notizia che non vedo l'ora di dare ai miei genitori, ma soprattutto a Micciarella.
Lo cerco in giro e lo trovo a giocare al Flipper con Dobermann.
<Raffaelee>
Appena mi vede mi sorride e mi scocca un bacio sulle labbra.
<visto quanto sono diventato bravo?>
<bravo è dicere troppo, se la cava.> aggiunge l'amico facendomi ridere
<ma va Dobermann, che stai dicend. Song troppo fuort.> E proprio in questo momento perde.
<vabbe io me ne vado ora.> dice ridendo Dobermann, mentre si becca gli insulti da Micciarella.

Una volta soli subito mi getto sulle labbra di Micciarella. Lui, poggiato sul flipper, mi stringe a sé ed io non nascondo il sorriso.
<e chest sorriso?>
<devo darti una notizia fantastica!>
<e diceme.>
<Kubra ha parlato con Beppe e mi ha detto che ho la possibilità di studiare per non perdere l'anno!> dico di getto
<e tu si felice perché vai a studiare, famme capì?> per l'espressione confusa di Micciarella non riesco a non ridere.
Poggio le mie mani sul suo petto e gli do un bacio a stampo.
<cretino, la cosa bella è che non verrò bocciata! Ansi, sarà anche più facile finire l'anno qui. Non andrò a scuola, non dovrò seguire le lezioni... Tutto studio individuale in pratica!>
<ah! Allora si.> mi prende in giro e mi fingo offesa.
<cretino dai!>mi stacco da lui, che prontamente mi riprende e stringe a se.
<aro vai Piccrè?>
<a dare la notizia a qualcun altro.>
<eh no, ora stai acca cu me, mi dispiace.>
<e che facciamo?>
<chello che voi te.> il suo sguardo fa avanti e indietro tra i miei occhi e le mie labbra, finché finalmente si decide a baciarmi e restiamo lì per tutto il tempo. Scambiandoci baci ed effusioni d'amore, senza dar conto a nessuno.

raga questo capitolo è stato scritto velocemente, perciò mi scuso per i possibili errori che potrebbero esserci. Spero vi piaccia, fatemi sapere.
❤️🌊

Nessuno è come te||Micciarella Where stories live. Discover now