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In men che non si dica mi teletrasportai nella mia stanza all'istituto. Era notte fonda e avevo un'ansia terribile.

Non succede spesso che Yaga chiami uno dei suoi studenti mantre è in missione...

Presi coraggio e uscii dalla stanza.

Yaga passa tutto il giorno in classe e la sera nel suo studio, quindi presumo sia li.

Scesi le scale e percorsi il lungo corridoio tetro, fino all'ultimo portone. Bussai e aspettai che il sensei mi facesse entrare.

«Entra» disse ed io entrai. Notai Yaga in piedi e un ragazzo poco più grande di me, seduto su una poltrona.

«Salve» dissi non capendo nulla.

«Geto eccoti qui, prego siediti» disse Yaga indicandomi la poltrona accanto al ragazzo.

Così mi misi seduta e a tutta orecchie per ascoltare ciò di cui l'insegnante aveva così tanta urgenza di dirmi.

«Lui è Egan Kokes. È uno stregone dell'Istituto in Grecia ed é qui perché tu tra qualche settimana, partirai lì per studiare... sempre se lo vorrai. Inoltre se vorrai potrai partire anche prima, puoi liberamente farlo» spiegò l'insegnante.

«Che cosa? E perché mai dovrei andare in Grecia per-» inizia a "lamentarmi" ma il sensei si intromise.

«Devi iniziare a padroneggiare al meglio il controllo della mente» esclamò Yaga.

«Ma io so già padroneggiarlo!» dissi, odiavo quando la gente mi sottovalutava.

Ero consapevole del fatto che quella tecnica non era ancora perfetta ma un minimo la sapevo gestire...anche se poi mi aspettavano diverse conseguenze come mal di testa, svenimenti...

«È per il tuo bene, sappiamo entrambi cosa è successo quella notte e i piani alti non vogliono che riaccadi nuovamente» disse Yaga.

Quella notte...

«Non ho voce in capitolo vero?» domandai pur sapendo la risposta.

Odiavo quei vecchi di merda. Gli avrei uccisi prima oppoi, non capiscono un cazzo. Sono ancora all'antica.

Bhe se devo andare in Grecia per migliorare le mie tecniche e per salire di livello... ci sta, é un occasione interessante.

«Senti... Erika lo so che non ci conosciamo e probabilmente non sono nessuno per dirti tutto ciò. Però sappi che è una buona opportunità. In tutto il mondo, solo una cerchia ristretta di persone possiede il controllo mentale ed uno di quelli sono io. La mia famiglia è composta da persone che possiedono questo potere. É una tecnica molto delicata e pericolosa quindi ti pregherei di riflettere se venire o meno a studiare da noi, potrei esserti d'aiuto...» si intromise il ragazzo.

«Sono sorpresa che un ragazzo greco sappi parlare così bene la nostra lingua... per quanto riguarda l'offerta di venire da voi a studiare accetto. Ma se non mi dovessi trovare bene prenderò il primo aereo per tornare qui» dissi tranquilla.

«Non accadrà» disse il ragazzo accennando un sorriso.

«Vedremo» dissi.

Yaga poi iniziò a spiegarmi tutte le regole, quando sarei partita e altre cazzate varie. La cosa più importante era quella che non dovevo dire a nessuno di tutto ciò. Ne ai miei compagni di classe e soprattutto a mio fratello. Per quanto riguarda i miei genitori sarebbero stati gli unici a saperlo, compreso Yaga e i piani alti ovviamente.

Sinceramente non so neanche per quale motivo i miei compagni non debbano saperlo, ma poco importa.

Inoltre la cosa che mi domandavo era che cosa avrei detto ai ragazzi al loro ritorno.

Sapevano che dovevo urgentemente tornare all'istituto...

«Cosa dirò ai miei compagni? Gojo era con me quando lei ha chiamato e sono sicura al 100% che lo avrà riferito a mio fratello» chiesi al mio insegnate.

«Portai dire a loro che hai ricevuto una missione molto segreta e delicata, non faranno domande» rispose il maestro.

«Okey allora Egan... ci vedremo tra qualche settimana» dissi sorridendo al ragazzo.

Normalmente non avrei sorriso a nessuno ma devo dare buona educazione.

«Esatto, questo è il mio numero quando partirai mandami un messaggio e saprò che tra un paio d'ore sarai arrivata» disse il ragazzo per poi passarmi un pezzo di carta.

🖤🍷☕️

«Sarà un periodo molto intenso questo» sussurrai tra me e me, mentre mi dirigevo verso camera mia.

Salendo le scale verso i dormitori mi imbattei in Shoko e Nanami.

E questi due che ci fanno insieme a quest'ora?

«Rika? Ma quando sei tornata?» chiese la mora.

«Oggi... Yaga ha richiesto me urgentemente ed eccomi qui» risposi un po' vaga

«Come mai? Non eri in missione?» domandò Nanami.

Questo ragazzo pur essendo più piccolo di me è molto ma molto intelligente e perspicace.

«Ho da svolgere un operazione segreta...» mentii sperando che i due se la bevessero. Shoko annuì mentre il ragazzo strinse gli occhi.

A quanto pare questa storia gli puzzava... e come dargli torto.

«Piuttosto voi due cosa state facendo insieme? A quest'ora? In giro per i corridoi?» chiesi cercando di cambiare argomento.

«Hey no! Non farti strane idee. Io e il ragazzo in questione ci siamo allenati insieme in palestra facendo un bel disastro. Nanami si è accorto poco fa che non l'abbiamo sistemata e così é venuto in camera mia per informarmi. Ci stavamo dirigendo in palestra finché non sei spuntata tu dalle scale» spiegò la ragazza tutto d'un fiato.

«Incredibile» dissi iniziando a ridere «Da Shoko me lo potevo aspettare ma da te Nanami... questa è una bella sorpresa» dissi continuando a ridere. Intanto le gote del ragazzo cominciarono a tingersi lievemente di rosso, per l'imbarazzo.

«Eddai Nanami tranquillo, capita anche ai più bravi di sbagliare» dissi dandogli una leggera pacca sulla spalla.

«Visto che non ho nulla da fare vengo a darvi una mano» dissi scendendo le scale seguita dai due.

«Grazie» sussurrarono i due.

«Toglimi una curiosità... come mai questo cambio d'umore improvviso?» chiede Shoko.

È la stessa domanda che Gojo mi fece qualche ora fa...

Mi fermai di scatto e la guardai.

«L'atteggiamento da ragazza dura non mi si addice vero? E poi... ho deciso di lasciare il passato alle spalle» mentii nuovamente e la ragazza se la bevve alla grande data la sua reazione.

Ormai mentire stava diventando facile.

E questo nuovo lato di me non mi stava piacendo per niente.

La serata finí tranquilla e il mattino seguente trovai Gojo e Geto distrutti e in condizioni pessime.

KISMET (Gojo Satoru X Reader) JJKWhere stories live. Discover now