Extra Alejandro

Depuis le début
                                    

Io non stavo capivo fin quando un sordo rumore non aveva infranto il silenzio che aleggiava in quella stanza.

¡Le había disparado!

Era stato simile al bacio de Judas.

Papa aveva estratto una pistola e aveva sparato alla nuca di Nieves.

Avevo cinque anni.

Cinco años.

Nieves l'aveva percepito, ne ero certo.

Prima che mio padre premesse il grilletto, lui aveva posato i suoi occhi su di me.

Avevo visto il terrore mangiarlo vivo poi, subito dopo, il mio viso si era macchiato di sangue.

Ricordavo ancora quella sensazione.

Avevo avuto paura, dovevo ammetterlo.

Un brivido mi aveva attraversato tutta la schiena e non riuscivo a distogliere lo sguardo dal corpo senza vita di quello che mi aveva fatto quasi da padre.

Xavier mi aveva mandato a ripulirmi per poi ordinarmi di stare con mia madre, visto che lui aveva delle faccende da sbrigare.

Non capii come fosse possibile, ma le mie gambe avevano obbedito ai suoi ordini e, senza rendermene conto, mi ero ritrovato nella mia stanza.

Mi ricordavo che percepivo le mie palpebre immobili, come se temessi che se dovessi richiudere gli occhi, rivedrei quella scena davanti a me.

Mia madre era accorsa da me e, non appena mi aveva visto sporco di sangue, divenne isterica.

Si era inginocchiata alla mia altezza controllando che quel sangue non fosse il mio. Una volta accertata di ciò, però, non si era affatto calmata. Mi aveva trascinato sotto il getto d'acqua e aveva cominciato a togliermi quel sangue di dosso mentre imprecava contro mio padre.

In quel momento avevo finalmente sbattuto le palpebre, concentrandomi sulla figura della donna davanti a me.

Il suo viso ricoperto da lividi violacei non avrebbe mai potuto cancellarsi dalla mi mente.

Quella donna era increíble.

Non temeva mio padre, seppur la dimostrazione del suo "amor" costernava il suo viso.

Da piccolo provavo un enorme senso di affetto verso Sabrina, in quel momento, sotto quel getto d'acqua, l'unica cosa che mi domandavo era se fosse stupida.

Xavier l'aveva massacrata di botte, non riusciva neanche a reggersi in piedi, e ancora era lì, preoccupata per me, mentre cercava non solo di eliminare il sangue dal mio viso, ma era come se desiderasse cancellarmi i ricordi dalla mia mente.

Sapeva che ci sarebbero state delle conseguenze, che se mio padre l'avesse beccata, le avrebbe fatto anche l'altro occhio nero.

Il mio rapporto con mia madre era sempre stato abbastanza travagliato. Non sapevo come comportarmi. Non capivo se avessi dovuto trattarla bene, ignorarla affinché mio padre non la picchiasse oppure disprezzarla come faceva lui.

Senza rendermene conto, mi ero ritrovato a compiere l'ultima opzione.

Crescendo con mio padre, pian piano imparai che le persone erano inutili ed estremamente stupide.

L'obiettivo principale erano i soldi.

Mia madre era troppo sentimentale e l'unica cosa che io ero in grado di provare era la hambre.

Fame di soldi e potere, sia chiaro.

Mia madre era rimasta a Tijuana.

Da quando mio padre era stato arrestato, Sabrina aveva trovato la tranquillità che non percepiva da tanto tempo. O almeno l'aveva provata fin quando non avevo deciso di risiedere momentaneamente a San Diego.

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