𝕾𝖊𝖙𝖙𝖊

Start from the beginning
                                    

Tutte le donne della sua famiglia erano modelle o reduci da numerose vittorie in concorsi di bellezza in quasi tutto il mondo. Sua madre, tuttavia, si era ritirata poco prima della sua nascita con grande amarezza, con l'idea però di rendere la figlia a sua immagine e somiglianza, con il solo proposito di sostituire la sua figura. Nei primi tempi, tutto andava per il meglio: il suo dolce viso man mano che cresceva iniziava ad avere le "proporzioni perfette", di un candido bianco e di bellezza naturale, così come i suoi biondi ricci sempre impeccabili ad ammorbidire i grandi occhi azzurri. Sembrava quindi tutto perfetto, fino a quando Nora non fu rifiutata dall'agenzia.

Non sapeva esattamente come prendere la notizia, dato che quel sogno non le era mai appartenuto davvero, ma ci pensarono i membri della famiglia a etichettarla come un fallimento personale. Trovarono una causa a quella terribile situazione in quei due chili che durante l'estate sembrava aver preso e diedero aria alla bocca, facendoglielo notare più e più volte, fino a quando quella battaglia immaginaria non divenne anche sua. Chi più avrebbe continuato a portare in alto il nome della sua famiglia?

Iniziò con una dieta, per tentare di rientrare nel peso forma, ma sotto i loro commenti continuava a non essere abbastanza. Le stringevano i vestiti dandole come obiettivo quello di entrarci, con quelli che avrebbero dovuto essere commenti costruttivi, ma che di costruttivo per il pensiero che una ragazzina poteva avere sul proprio corpo non c'era proprio niente. Fu così che un giorno, presa dalla disperazione, provò a infilarsi due dita in bocca, spingendo contro le pareti della gola, e vomitare. Ormai si era spinta troppo oltre per poter tornare indietro e quell'agghiacciante rimedio che sembrava aver trovato divenne per lei una dipendenza.

Pensieri sempre più intrusivi avevano iniziato a riempire le sue giornate, offrendole problemi inesistenti che l'avrebbero spinta al limite. Vedeva grasso che l'avvolgeva ovunque nel corpo, quelle cosce così grandi e la pancia...la pancia non era piatta; la zia le aveva accarezzato la guancia nel pomeriggio, forse era più rotonda? Sì, decisamente aveva il viso gonfio. Brutta. Nessuno di loro si accorgeva che alzatosi da tavola Nora scivolava in bagno a rigettare tutto ciò che le aveva sfiorato le labbra poco prima. Non è abbastanza. Nessuno di loro l'aveva vista piangere di fronte al riflesso del suo corpo allo specchio, odiando tutto quello su cui i suoi occhi si poggiavano. Ti odio.

Clay l'aveva vista, invece. Sedevano sempre allo stesso lungo tavolo in mensa, lei con le sue amiche a un'estremità, lui e Newt dall'altra. Clayton, certo, non era tipo da aiutare qualcuno per il semplice gusto di farlo, ma era uno che osservava e faceva caso dettagli che gente impulsiva come Newton non riusciva a vedere. L'aveva notata, ma si ritrovò a parlarle soltanto quando la ebbe davanti, a vomitare nell'allegro praticello che decorava il retro della scuola.

La osservò in silenzio, con le mani in tasca, aspettando che si accorgesse della sua presenza e quando Nora lo fece, con un sussulto, lo vide studiare la sua intera figura con gli occhi. Nonostante lo sguardo di Clay fosse quasi sempre serio e sgradevole, in quel momento non si sentì giudicata, anzi, quasi compresa. Lo guardò in silenzio, mentre inclinava il capo, interessato, prima che le sue labbra lasciassero uscire una semplice domanda: «Cosa ti è successo?»

Nora non seppe rispondere quella volta. Sapeva che Clay non si stava riferendo soltanto al momento, quanto piuttosto alla sua testa, ai suoi pensieri, al suo corpo, al suo amor proprio. Cosa ti è successo? Domanda a cui lei non riusciva – o forse non voleva – a trovare risposta.

Loro due non avevano mai parlato, se non qualche scambio di battute in classe e, adesso, era lì davanti a lei con quell'aria impassibile a chiederle quale fosse il suo problema. Lei stava chiaramente male e lui la stava semplicemente guardando, per nulla colpito da quello che era successo.

𝗕𝗮𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹 𝗖𝗮𝘀𝘁𝗹𝗲Where stories live. Discover now