CAPITOLO 7.

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Un viaggio verso casa... e verso la nuova famiglia.

Di lí a poco in casa Horan sarebbe anche arrivata Caterina (o Kate, come la chiamava Niall), intanto Niall aveva fatto a vedere a Sofia la sua nuova camera; le aveva dato la più grande di tutte, con un immensa vetrata che portava sul balcone che dava sull' immensa piscina. Sopra al camino c' era una TV enorme e il letto era matrimoniale.

Ma quella stanza aveva un non so ché di monotono per una bambina piccola: Sofia la voleva più colorata. Voleva vedere il rosa sulle pareti, i peluche sulle mensole e i quadri delle sue foto appesi alle pareti, ma non sapeva assolutamente come dirlo a Niall.

Qualcuno interruppe i suoi pensieri bussando alla porta. Era Niall.
"Ti piace la camera?"
La bambina annuì.
"Sofia... Io ti devo dire una cosa. La mia fidanzata è Italiana e dovrebbe tornare oggi solo che... non sarà da sola. Ecco, ha una cugina he passerà qualche mese qui da noi, è da tanto che la conosco ed è una bimba come te... quindi ci potresti fare amicizia..."

Sofia non sapeva se essere felice, avrebbe avuto una figura di riferimento, poteva avere anche lei una mamma, ma mai avrebbe surclassato la mamma biologica, e poi avrebbe conosciuto sua cugina, ma dall' altra parte era triste, Niall voleva più bene a lei?

E forse stavolta Niall capì cosa, la bambina, stava pensando.

"Ricordati che però, per quanto possa voler bene a lei, nessuno è più importante di un figlio per un genitore. Qualunque cosa tu abbia mai bisogno, chiedimela. Niente rende più felice un genitore che vedere felice il proprio figlio. Capito?" Disse alzando il sopraciglio destro.

Capito.

"Ora andiamo di sotto, prepariamo qualcosa da mangiare"

Quando arrivarono in cucina qualcuno bussò alla porta.

Una ragazza entrò in casa e Niall corse ad abbracciarla. Forse era da tanto che non si vedevano, a giudicare dall' abbraccio si mancavano davvero tanto.

Ma Niall aveva qualcos' altro in testa. Diveva spiegarle la situazione.
"Dov' è Gaia?"
"È in macchina che dorme, dopo la porto sul divano, si è addormentata 10 minuti prima che arrivassimo qui..."
"Dopo se vuoi la prendo io, prima però... ti devo parlare di... ti devo dire una cosa importante."
Iniziò ad essere subito nervoso, gesticolava, le mani gli sudavano, l' unica cosa che interessava a lei era: cosa aveva?

"Vieni fuori ti devo parlare."
Per un momento, nella testa di lei, passò che la volesse lasciare.

Andarono fuori e Niall cominciò a parlare, parlò per più di 1 ora, doveva spiegare per filo e per segno la situazione.

Sperava che lei potesse capire e che non l' avrebbe lasciato da solo.

My dad is an Irish Prince.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora