•Capitolo 2•

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Dopo la morte della mia famiglia decisi di vendicarmi, ma per farlo avevo bisogno di alleati, da sole, per quanto mi addolorasse dirlo, non potevo farcela. Per raggiungere il mio obbiettivo, come prima cosa non dovevo farmi scoprire, cosí, grazie al fatto di avere 18 anni, mi infiltrai in un liceo classico (il primo disposto a prendermi). Ho dovuto trovarmi un lavoro per permettermi almeno un misero appartamento, dovevo tenere il profilo basso, per questo non rubai, la mia faccia non doveva finire su nessun giornale, tantomeno su internet.

"Kaila" Mi chiama Josh, è un mio compagno di classe, sinceramente non capisco cosa ci faccia al classico, è bravissimo e inteligente certo, ma è piú un genio dei computer, perchè non fa l'itis?

"Che c'è?" Chiedo.

"Avevi lasciato io tuo computer a casa mia" Cosa!? Dentro a quel computer ci sono tutte le mie ricerche per trovare il covo di quei bastardi!

"Grazie" Dico rubandoglielo dalle mani alla velocità della luce, per poi dirigermi verso l'uscita.

"Senti..." la voce di Josh mi ferma, ho una brutta sensazione.

"Dobbiamo parlare" conclude.

"Di cosa?" chiedo sperando che non sia quello che immagino.

"Di quello scritto nel tuo computer" manco a dirlo, la piú grande paura (essere scoperta da un'altra spia del capo) si realizza. Calò un silenzio assordante non riuscivo a sopportarlo, ma non posso andarmene ora, se lui è una spia di quel bastardo posso scoprire dov'è la loro base.

"Andiamo sul tetto" spezza lui il silenzio. Lo seguo è la mia unica speranza in questo momento.

Appena arriviamo sul tetto sono io a parlare.

"Allora? Cosa volevi dirmi?" domanda stupida vero, ma nom dovevo essere avventata.

"Ho sbloccato il tuo computer e l'ho controllato da cima a fondo, in sintesi so cosa c'è dentro. Tutto" Fin qui ci arrivo anche da sola, ma meglio non rispondere, se rispondessi ora, lui potrebbe decidere di non parlare piú.

"Lo so, non avrei dovuto invadere la tua privacy, ma è stato piú forte di me, però devo ammettere che è stata una fortuna leggerlo, ora so che siamo sulla stessa barca, per motivi diversi ma ci siamo"

Lo sguardo di complicità e di vendetta che mi rivolge in questo momento credo che non lo dimenticherò mai.

Non so perchè ma il mio istinto mi dice di fidarmi e lo faccio.

Ho appena trovato la prima persona del mio team.

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⏰ Last updated: Apr 14 ⏰

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Dangerous RevengeWhere stories live. Discover now