6.

590 22 1
                                    

Azerbaigian

Baku. Il primo gran premio che si disputa su un circuito cittadino e il primo che apre le porte al weekend di gara con sprint race.

Diciamo che le ultime due settimane non sono state molto leggere; dopo quello che mi ha detto Lando, il clima tra noi si è ovviamente appesantito anche se devo ammettere che ha fatto di tutto per farsi perdonare ed effettivamente ho accettato le sue scuse, anche se non riesco a dimenticare le sue parole perché mi hanno ferita.

Avevo preparato una bozza delle domande con relative risposte da consegnare ai due piloti. Ad Oscar lo avevo spiegato per filo e per segno una infinità di volte, perché anche se è un ragazzo dolcissimo a volte sembra non mi ascolti. Per quanto riguarda Norris, beh, nessuno lo aveva visto, così ho provato a bussare alla porta del suo stanzino.

<Lando? Sono io. Ti ho portato le domande accordate con la stampa> dissi ma nessuno rispose

<Lando? Ci sei? Se non rispondi entro> riprovai. Silenzio.

<Ok. Entro> annunciai prima di aprire la porta.

Trovai l'inglese disteso sul lettino dei massaggi, rannicchiato (nonostante il caldo) che dormiva. Mi avvicinai cautamente a lui, mi misi alla sua altezza e poggiai una mano sulla sua spalla.

<Ehi.. va tutto bene?> gli chiesi ma non ottenni risposta.

Notai che aveva le pelle d'oca, così poggiai il foglio su un tavolino, aprii l'armadio e presi una giacca a vento da appoggiargli addosso. Mi avvicinai delicatamente al suo viso, con una mano spostai i riccioli che gli cadevano sulla fronte e poggiai le labbra su di essa.

<Dio ma hai la febbre> affermai. Stavo per alzarmi ed andare ad avvisare Zack quando il pilota mi afferrò la mano

<Non.. non andare> sibilò quasi senza voce

Mi riaccovacciai vicino a lui e decisi di scrivere un messaggio ad Andrea per informarlo delle condizioni del suo pilota, anche perché dovevamo portarlo assolutamente al centro medico e comunicare alla FIA le sue condizioni per fare tutte le valutazioni del caso.

<Lando, mi allontano solo per cercare il termometro, ma resto qui okay?> gli spiegai sperando che il pilota mi lasciasse la mano. Per fortuna così fece anche se con un pò di esitazione.

Cercai il kit del primo soccorso e all'interno trovai il termometro, glielo posizionai delicatamente e una volta trascorso il tempo utile, quando lo tolsi, sgranai gli occhi nel constatare che aveva 40 di febbre. Lo comunicai immediatamente a Zack e poi presi degli asciugamani bagnati con l'acqua fredda e con essi gli tamponai la fronte per cercare di far scendere la temperatura.

<Questo è l'universo che mi sta punendo> provò a prenderla con filosofia Lando

<Beh ti sta dando un'ottima lezione> gli ressi il gioco anche se non vi nascondo che fossi leggermente preoccupata.

<Sto bene> affermò lui

<Lo vedo> risi nervosamente

<Percepisco il tuo sguardo preoccupato> ripeté Norris

Finalmente arrivarono i medici che lo visitarono e comunicarono alla federazione la sua impossibilità a partecipare alla giornata di interviste di oggi ma anche alla giornata di domani. Mi fu assegnato il compito di accompagnarlo in hotel e senza controbattere eseguì questo compito; presi il pilota sottobraccio e lo portai con me fino alla sua macchina.

<Le chiavi> dissi

<Questa è una punizione ancora più grande> mi prese in giro Lando

<Senti coso, sono bravissima alla guida> risposi spavalda

Just for You // Lando NorrisWhere stories live. Discover now