𝙂𝙞𝙤𝙘𝙖𝙩𝙩𝙤𝙡𝙤

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Shelby stava facendo i compiti in soggiorno, sotto lo sguardo severo dei fratelli.
"Shelby, il prof di matematica ti ha invitato per una settimana a casa sua, per aiutarti con i compiti." Disse con voce velenosa Marta.
"Ritardato." Soghignò Jasper divertito.
Shelby abbassò la testa con tristezza.
Shelby annuì alle parole della madre, e con debolezza prese la borsa con dentro i libri e... i preservativi, cosa che... sconvolse molto Jasper.

Jasper racconta
Ma come...? Perché questo ritardato ha dei preservativi nella borsa ?
Ultimamente sembra perso, triste e... si guarda di continuo le mani, inoltre... ha uno strano tic, quello di tirarsi l'elastico dei capelli sul polso.
Lo fa con tale naturalezza che... lascia dei profondi segni sui suoi polsi ricoperti di cicatrici.
Lo presi per il colletto del maglione tendolo in aria, come se fosse un gatto, e lo scaraventai a terra, pestandogli la schiena con il mio anfibio.
Shelby iniziò a piangere, artigliando il pavimento, cercando di scappare da me.
"Sei proprio una troia." Gli dissi, tirandolo per i capelli.
Shelby iniziò a piagnucolare ed io incazzato, gli sbattei la testa sul pavimento.
Il sangue ricoprì l'intero tappeto.

Osservai quel sangue che continuava ad aumentare

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Osservai quel sangue che continuava ad aumentare.
"Shelby-"
Shelby lentamente si alzò da terra, perdendo molto sangue dal naso e dalle gengive.
Si mise in piedi, tenendosi la testa, lasciando uscire qualche lacrima.
"Puttana... puttana, puttana, puttana, PUTTANA !" Urlò improvvisamente Shelby, colpendo le mura della casa.
Rimasi scioccato.
"Shelby smettila !" Urlai furioso, alzandomi in piedi, e dandogli uno schiaffo.
Shelby cadde a terra, tenendosi la guancia.
I suoi occhi... dio mostravano così tanta stanchezza.
"Vado dal professore." Disse con voce meccanica, prendendo la borsa e uscendo di casa.
Ero così furioso, che presi un vaso e lo lanciai contro la porta.
"MALEDETTO PAZZO DI MERDA !"

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Dopo 40 minuti di camminata, Shelby arrivò alla casa del suo professore.

Shelby rimase sorpreso, e con passo lento si diresse verso la porta della casa, bussando e suonando subito dopo il campanello

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Shelby rimase sorpreso, e con passo lento si diresse verso la porta della casa, bussando e suonando subito dopo il campanello.
Aspettò pochi minuti, che la porta venne aperta dal prof Mikey.
Mikey sorrise a Shelby, facendo entrate il piccolp ed innocente uke.
I due si misero a sedere sul divano.
Mikey era seduto sulla poltrona, avendo Shelby tra le sue gambe.
Mikey accarezzò la testa di Shelby, sentendo del sangue secco, incrostato sui suoi capelli.
Mikey strinse gli occhi, e con la sua mano callosa, prese la mano piccola e fragile di Shelby.
"Come ti senti tesoro~?" Chiese Mikey.
Shelby non rispose subito, e questo fece irritare Mikey.
"Io..." Shelby non sapeva esattamente cosa rispondere.
Domande del genere, certe volte lo mandavano in confusione.
Mikey però... non capì il disagio del 13 enne, e così lo prese con forza per il polso trascinandolo in macchina, guidando lontano dalla città.
Shelby si stava innervosendo.
"Professore mi dispiace. Non volevo farla arrabbiare. Professore la prego !" Disse in ansia Shelby.
Mikey rimase in silenzio e dopo 2 ore di macchina, i due arrivarono in un posto... isolato.

"Cammina

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"Cammina." Disse severamente Mikey.
Shelby con gambe tremanti seguì il suo professore.
Camminarono lungo quei vecchi e freddi corridoi.
La freddezza di quel posto, fece venire i brividi lungo il corpo del piccolo Shelby, che cercava calore dal corpo di Mikey, venendo respinto e lasciato indietro.
La solitudine era la più grande fobia di Shelby, che corse disperato verso Mikey.
Continuarono a camminare fino ad arrivare in una stanza, che spaventò molto Shelby.

Continuarono a camminare fino ad arrivare in una stanza, che spaventò molto Shelby

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Mikey prese Shelby per le braccia sollevandolo in aria, legandolo a quel lettino.
Mikey osservò Shelby con rabbia.
"Dimmi Shelby... chi altri ha toccato il tuo corpo ?" Chiese con voce fredda Mikey.
Shelby tremò spaventato.
"N- nessuno professore... io... 𝓱𝓲𝓴... io..." Shelby non riusciva a parlare a causa dei continui singhiozzi.
Mikey osservò Shelby, prima di prendere una bottiglia e sbattergliela con violenza in testa.

Mikey osservò Shelby, prima di prendere una bottiglia e sbattergliela con violenza in testa

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Il sangue continuava a fluire dalla testa di Shelby.
Mikey prese la mano inerme di Shelby, baciandola con amore.
"Perché mi fai così incazzare ? Io ti amo tesoro mio, quindi perché mi fai questo ?" Chiese Mikey furioso.
Shelby non rispose, lasciando uscire le lacrime.
"Mi... di...spia...ce..." Disse lentamente, tenendo a stento gli occhi aperti.
Mikey sorrise con amore a Shelby baciandolo con amore.
Shelby lentamente si addormentò, e Mikey sorrise.
"La mia bambolina." Sorrise sadicamente Mikey.

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