𝕱𝖗𝖆𝖙𝖊𝖑𝖑𝖎

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"Le statistiche sulla sanità dicono che un americano su quattro soffre di qualche forma di malattia mentale. Pensa ai tuoi tre migliori amici. Se stanno bene, vuol dire che sei tu."
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Shelby stava osservando con tristezza il panorama scorrergli davanti agli occhi.
Sua madre Marta, stava ignorando completamente il figlio, fumandosi la sua pipa originale del Giappone, mentre l'autista Nicholas guidava senza dire una parola.
"Ascoltami bene aborto fallito. Quando saremo lì, non dovrai dire a nessuno, della nostra... chiamiamola relazione.
Se scopro che hai aperto bocca, giuro che chiederò a Nicholas di ucciderti, così potrò mangiarti e sputarti, come la lurida merda che sei." Disse con voce velenosa Marta.
Shelby, ignorò quelle parole, abituato a quel trattamento abusivo.
"Puttana." Sussurrò Shelby, ricevendo una botta sul torso della mano, con il righello della madre.
Il sangue ovviamente schizzò, facendo gemere di dolore Shelby.
"Non azzardarti mai più a darmi della puttana. Qui l'unica troia in questa macchina sei tu." Disse Marta furiosa.
Shelby rimase in silenzio, osservando solo i suoi piedi in quel momento.
"Incredibile. Sei un ingrato, un aborto fallito, un lurido rifiuto, se tuo padre è morto in guerra è a causa tua. Non avrei mai dovuto farti nascere." Disse Marta, ripetendo le solite cose, ancora e ancora.
Shelby strinse gli occhi, stringendosi la veste che stava indossando.
"Madame, signorino siamo arrivati." Disse Nicholas attirando l'attenzione dei due.
"Grazie Nicholas." Disse Marta, aspettando che il cameriere gli aprisse la portiera, cosa che avvenne pochi secondi, dopo l'annunciazione del loro arrivo, nella loro nuova casa.

" Disse Marta, aspettando che il cameriere gli aprisse la portiera, cosa che avvenne pochi secondi, dopo l'annunciazione del loro arrivo, nella loro nuova casa

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I tre scesero dalla macchina, venendo accolti ovviamente dalla famiglia Ashver.
Henry sorrise, con dei cuoricini che si stavano formando intorno a sé, osservando con amore la sua amata.
Marta sorrise a Henry, avvicinandosi al suo nuovo marito.
"Ciao Henry." Sorrise con amore Marta, nascondendo ciò che era veramente.
"Marta, sono così felice di averti qui con me." Sorrise amorevolmente Henry.
Marta sorrise, voltando lo sguardo verso suo figlio, che stringeva a se, il suo violino.
"Bhe ? Che cosa fai li fermo ? Presentati hai tuoi fratelli." Disse Marta, recitando in modo eccellente, essendo non solo una nobile ma anche una grandissima attrice.
Per lei era facilissimo cambiare atteggiamento, così con uno schicco di dita.
Shelby, alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi ai suoi fratelli, ammirando gli addominali che avevano.
"Sono Shelby Amor ho 13 anni, quasi 14. Piacere di conoscervi." Disse Shelby.
"Piacere Shelby. Io sono Jason il più grande e ho 18 anni." Disse Jason, sorridendo al fratellino.
Jason sembrava tanto un attore o un cantante a detta di Shelby, che lo fissava con ammirazione.
"Io sono Jasper, e ho 17 anni." Sorrise Jasper, anche lui aveva un aspetto fisico magnetico agli occhi di Shelby.
Onestamente era felice di avere dei fratelli.
Magari lo avrebbero aiutato a smascherare sua madre.
"Io sono Jody e grazie a te, sono un fratello maggiore !!! Finalmente le mie preghiere sono state esaudite !" Sorrise Jody, facendo ridacchiare Shelby.
La famiglia entrò in casa, e subito i tre si dispersero, entrando nelle loro stanze, lasciando Shelby da solo.
Shelby si diresse nella sua stanza, iniziando a mettere al posto la sua roba.

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