On Earth

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I go back to
I go back to black

Ho sempre pensato che la morte fosse come un taglio netto. Una volta morta, pensavo che avrei semplicemente smesso di esistere.
Ho dovuto ricredermi quando mi sono resa conto che nemmeno i cadaveri restano in pace, e soprattutto, che non è detto che un morto resti tale.

Infatti eccomi qui, seduta per terra in una cazzo di foresta, con la schiena poggiata contro un albero e la testa tra le mani, mentre mi chiedo cosa ho fatto di male per essere di nuovo qui. Mi passo una mano tra i capelli, finalmente puliti grazie all'acqua del lago, ma ancora bagnati. Una goccia d'acqua mi scende sul viso, colando lungo la guancia fino a raggiungere le labbra.

In lontananza sento un rumore, grida di uomini, e per terra il rimbombo di passi pesanti, seguiti da zampettii più leggeri, probabilmente di cani. Trattengo il respiro mentre sto attenta alla direzione in cui si muovono, sperando che si allontanino da me il più possibile. Quando mi rendo conto che lo stanno facendo rilascio il fiato, per poi pentirmene poco dopo, quando un proiettile mi passa vicino al braccio e sbatte contro l'albero a cui sono appoggiata, mancandomi per un pelo.

Mi alzo di scatto e inizio a correre. Purtroppo la mia fuga dura poco, perché mi blocca la strada un cane nero come il petrolio, con il pelo corto e delle zanne molto affilate che mi mostra orgogliosamente mentre ringhia.

-Zeus, torna qui!- sento il richiamo seguito da un fischio e vado in panico. Primo, perché sono bagnata fradicia e non molto coperta e secondo, ma decisamente più importante, perché non ho la più pallida idea dell'aspetto che ho ora, e non posso rischiare che qualcuno mi veda e capisca chi sono.

Zeus, che a quanto pare ha deciso di non voler ascoltare il suo padrone oggi, mi si para davanti, e sono sul punto di rompergli il collo quando sento una voce roca e profonda alle mie spalle.
- Perdonami, tende ad inseguire qualsiasi cosa.- dice con tono tranquillo, mentre mi gira attorno e aggancia al collare del cane un guinzaglio. Un'ondata di vento mi porta al naso il suo odore, e per un attimo valuto di rompere il collo sia a lui che al suo cane. Perché nonostante il suo profumo sia buono e sappia di fresco, non riesce a coprire l'odore tipico dei cacciatori.

Cacciatori veri, non di quelli che corrono armati dietro ad animali indifesi, ma di quelli che assaltano villaggi di licantropi, che collezionano teste di creature di ogni genere e che girano armati più che possono.

È evidente che anche lui percepisce il mio odore, perché alza la testa di scatto con espressione spaventata e mi scruta attentamente. Passa lo sguardo dai piedi nudi ai pantaloni stracciati fino al top rovinato che indosso e poi lo porta al mio viso.

Mi raggiunge in tre grandi falcate e mi afferra il braccio con urgenza, per poi staccare subito la mano dopo essersi bruciato. Se la porta al petto dolorante mentre dice - Non abbiamo tempo, se non vuoi che uno dei miei compagni ci raggiunga e provi a farti fuori devi venire con me.-
Mi fa cenno di muovermi e quando vede che me ne resto ferma mi porge il suo coltello, tenendolo dalla parte della lama.
-Se questo può farti fidare un po' di più, puoi tenerlo. Ma ti prego, devi seguirmi. C'è una casa poco distante da qui, ci viviamo io e mio fratello, sarai al sicuro finché non se ne vanno.-

Non so se sono le sue parole, la sua espressione da bambino impaurito o il fatto che mi abbia dato il suo coltello nonostante sappia che non mi serva a convincermi, ma lo seguo. Iniziamo a correre insieme finché non raggiungiamo davvero una piccola casetta in mezzo al nulla.

Mi fa entrare di fretta e si sbatte la porta alle spalle, per poi chiuderla a chiave e tirare un lungo sospiro.
-Io sono Stephen. -

Allunga una mano come se volesse stringere la mia. Credo si stia presentando.
Mi distraggo nel sentire un odore delizioso, che arriva da una stanza poco più in là. Proprio da quella porta esce un ragazzo simile a Stephen, più alto però e probabilmente più vecchio. Questo ci scruta con attenzione per qualche secondo, poi stringe la mascella nel sentire il mio odore.
Sbarra gli occhi e grida contro al mio salvatore -Ma sei impazzito? Vuoi farci ammazzare? Vattene, ora!-

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⏰ Last updated: 5 hours ago ⏰

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