Capitolo 2

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Resto appoggiato al muro mettendo le mani in tasca, stupidi imbecilli c'è gente che ancora spera di prendere il mio posto.

Vado avanti finché non mi sento una cosa sotto la scarpa

G- oh?

Mi giro di scatto vedendo Karl accovacciato dietro di me per prendere una stupida carta

K- ehm...

Aveva una faccia terrorizzata appena mi sono gira

G- la vuoi?

Gli avvicino la carta con il piede, abbassa lo sguardo anzi non mi ha mai guardato negli occhi

G- non mi serve essere uno dei preps. Finalmente potrai strisciare fuori dal buco dei target

Avvicina le sue dita per prendere quel pezzo di carta, lo spingo via all'ultimo facendogli sbattere la schiena nel muro in cui ero appoggiato prima.

Aveva le lacrime agli occhi, prendo la carta e gliela lancio accanto. Non esita a prenderla per portarla verso il petto e stringerla a se.

G- ah giusto. Grazie per avermi trovato la carta del King, la scorsa volta.

Si alza in piedi sgattaiolando vai, per tutto quel tempo non si é neanche degnato di guardarmi in faccia.

A questo mondo esistono due tipi di persone. Chi sfrutta gli altri e chi viene sfruttato.

E io starò sempre dalla parte di chi sfrutta.

Subito dopo, delle mani grandi mi spingono per le scale facendomi perdere i sensi. Ero parecchio spaventato, chi é il coglione che farebbe una cosa del genere?

Appena mi sveglio sono raggomitolato su me stesso, la testa pulsava tanto e avevo una benda negli occhi. Mi giro e rigiro per cercare di toglierla ma era difficile con entrambe le mani legate dietro il collo.

In un secondo mi ritrovo senza niente, l'unica cosa che mi rimane era la camicia sbottonata che cercava di coprirmi in qualche modo

Due dita gelide prendono il sopravvento, iniziando a entrare senza nessuna pietà.

Sgranò gli occhi, la benda non aiutava per niente. Il battito cardiaco inizia ad aumentare e il senso di pericolo si attiva.

G- AAAAAAAAAH!

Le stesse mani che mi hanno spinto giù mi tappano la bocca, non sapevo più cosa fare. Mi lascia un secondo di tregua dove respiro a pieni polmoni.

Contraggo i muscoli della pancia appena lo sento entrare con violenza dentro di me. Sento il suo torace tra le mie coscie e io non riuscivo a fare altro che mugolare. Cazzo ero diventato una puttana?

G- NNNNNGH... NNNNNGH...

La mia schiena si innarca da sola e la mia testa si contorce all'indietro dal dolore. Ero spaventato ma nello spavento sento una briciola di piacere. Che cazzo stò dicendo...

Poco dopo si stacca e io mi stendo sul fianco esaurito.

X- prenderti una pausa nel bel mezzo del gioco... Ti invidio, sai?

La sua voce era familiare, ma avevo il mio respiro nelle orecchie. Riuscivo a malapena a deglutire.

X- oppure non sarà che non ti reggi più in piedi?

Si avvicina a me levandomi la benda, adesso la luce di dava quasi fastidio. Sentivo le sue mani vicine e la prima cosa che ho fatto é mordergli un dito. Ero così stanco che non sapevo che altro fare.

X- ma dai... Hai ancora abbastanza energia per rispondere a morsi

Fa un ghigno. I miei occhi si spalancarono appena vedo la sua faccia, no no no non può avermi fatto questo.

Little lierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora