PROLOGO

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Dal diario di ... (parole illeggibili)  

Sa che il mondo è pieno di mostri. Sa che c'è qualcuno dietro quella porta. Sa che quel muro nasconde qualcosa. È curiosa. La curiosità è una sgualdrina, suo fratello lo dice sempre. Ti trascina in qualche vicolo buio e ti deruba. Conosce quella vecchia storia. Quella che sostiene che un tempo le due case siano state unite. Che siano specchi. Nate per guardarsi negli occhi. Forse per amarsi.

Si siede sul pavimento rovinato, incrocia le gambe, resta in ascolto. Lui è là dietro. Ne sente il respiro. Se lo immagina una creatura di cenere e ombra. Nella sua fantasia è seduto come lei, le gambe incrociate, le orecchie in ascolto. Li dividono solo il legno sottile della porta e le pietre del muro. Se ci appoggia contro il palmo può credere che quello di lui sia dall'altra parte. Che corrisponda al suo. L'uno contro l'altro, un soffio a dividerli. Immagini speculari e opposte.

Prende la decisione una sera, dopo l'ennesima lite con il fratello. Ha un livido sullo zigomo. Non le fa male. Ha imparato che il dolore vero non è fisico. Il dolore vero è fatto di pungiglioni che ti squarciano l'anima.

Infila un foglio nello spiraglio, laddove si vede un soffio di luce. Lo guarda scomparire, come se la fessura lo avesse divorato. Forse è vero che c'è un mostro. Forse verrà fatta a pezzi. Forse il mondo là dietro è fatto di belve. Nulla però le vieta di provare.

Si siede e aspetta, i gomiti sulle ginocchia, il corpetto che la soffoca. Il cuore cede a ogni battito. I rintocchi dell'orologio scandiscono il tempo e alla fine la pazienza viene premiata.

Un fruscio. Il foglio ricompare, volteggia, le cade sulle ginocchia. Lo prende, le mani sudate. È agitata. Non sa cosa ci troverà sopra. Si aspetta di vedere qualsiasi cosa. Lettere sconosciute, minacce, promesse. Invece sono le sue parole sottolineate.

C'è qualcuno?

Inizia così il gioco. Messaggio dopo messaggio. Lui le manda buchi neri, stelle, galassie.

Lei gli scrive poesie rubate dalle pagine polverose della biblioteca. Gli parla di lei, delle sue speranze, del futuro che non avrà mai. Perché lei è costretta a stare lì. Della sua vita, solitudine e dolore. Delle sue fantasie, passione e sospiri.

Ti sogno. Siamo in giardino, il profumo dei fiori, l'erba che ci accarezza le caviglie. Fissi il cielo. Le stelle t'illuminano. Tu mi sogni? Sai sognare?

Questa volta un disegno. Una luna circondata dalle stelle. Una sagoma nera che la fissa.

La ragazza sorride. Il cuore le batte tanto forte che si chiede come sia possibile. Come può non svenire? Come può non esplodere? Eppure è sempre lì. Vive. Vive per quei momenti. Come si potrebbe essere più felici?

Scrive ancora. Giorno dopo giorno. E la notte si dimena nel letto. Sogna di danzare in ampi saloni ricoperti di polvere. Ogni cosa ha una sfumatura grigia. Sa di cenere che le si appiccica sulle labbra, sui capelli, sulla pelle. Gira, gira, gira. L'Ombra si stacca dal muro e le va incontro. Ogni notte. Ballano, ballano, ballano. Fino a quando le ginocchia non le cedono. Fino a quando le stelle non le esplodono di fronte. Fino a quando non si sveglia, il corpo in preda ai brividi, lo spettro del suo respiro che le accarezza la pelle.

È reale solo nel suo pensiero. Sa che un filo lega i loro cuori. Purché lui la noti sarebbe capace di giurare che le rose cantano e che il cielo è viola.

Un altro biglietto, scritto con l'ansia che graffia.

Sono qui, ti porgo la mia mano, la prendi?

La solita risposta che non è una risposta. Lo stomaco le si capovolge. Lei non è la tipa che si arrende. Non sa cos'è la resa. Prende la penna. Scrive.

Perché non esci? Ti piace stare al buio? Ti piace stare solo? Oppure hai paura?

Ghirigori. Stringe i denti. Non si arrende, la resa è per i falliti. Rischia tutto. È suo fratello che le ha insegnato che bisogna rischiare. Che certe cose valgono il rischio. Sempre e comunque, anche a costo di rompersi le ossa. Con questo pensiero lo scrive.

Appuntamento a mezzanotte.

Non arriva risposta. Lei sa che lui verrà. Lo sente dentro di sé. Se non arrivasse tanto varrebbe sciogliersi in una pozzanghera di lacrime.

A mezzanotte scende, la camicia da notte che le si gonfia intorno. Si siede sulle pietre gelide. Aspetta. La pazienza è una virtù.

I secondi si allungano, ombre inquiete. Verrà? Teme di no, teme che sia un sogno, teme che...

La porta si apre, ecco l'Ombra, quella creatura fatta d'inchiostro e sogni. La fissa. Ha occhi dell'altro mondo. Iridi scheggiate di metallo. Tratti decisi. Labbra rosee e carnose.

Lei ricorda cosa gli ha scritto. Gli tende la mano. Lui esita.

-Che aspetti?- gli sorride, le dita tremanti. Vorrebbe essere coraggiosa. -Sei qui, vieni-

Lui le prende la mano. La stringe. È calda, solida, reale. Non la mano di un'ombra. Corrono via.

Il tempo passa. È felice. Una felicità che non credeva di poter conoscere. Loro due. Solo loro due. Possono distruggere il mondo lontano dalle loro famiglie. Guardano le stelle, si rotolano in riva al mare, si stordiscono a furia di risate.

Non tutte le fiabe sono destinate al lieto fine.

Un giorno si schiantano contro la realtà. L'Ombra non può vivere alla luce. Traballa. Lei grida, il dolore che le rimbomba nelle ossa. Lo abbraccia. Vorrebbe tenere insieme il suo corpo, ma non ci riesce. Si sgretola sotto i suoi occhi. È impotente. Non si è mai sentita così.

Perché sfiorisci così? Sarò la tua luce. Ti darò il mio respiro pur di sollevarti.

Parole senza senso.

Il terrore le sguscia lungo la schiena. Non può fare nulla per lui. Questa è la cosa peggiore. L'impotenza. Come quando il fratello la schiaffeggia.

Non può che arrendersi e vederlo sfiorire. Non può che lasciare che il proprio sogno diventi cenere. Non può che soccombere al destino.

Perché mai vi fu destino più triste del loro.



NOTE DELL'AUTRICE:

Benvenuti in questa mia nuova storia!

La mia idea è quella di fare una rivisitazione della storia di Romeo e Giulietta. Fatemi sapere cosa ne pensate. Vi piace questo prologo? Sono stata parecchio indecisa se cominciare così o con flashback di uno dei due protagonisti. Voi cosa preferite?

Se vi è piaciuto lasciate un commento e/o un voto.

A presto con il primo capitolo!

Non dire il mio nome (a Romeo and Juliette story)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن