La Stella

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Guarda una carta.

La Stella.

Esprimi un desiderio.

Una speranza.


Nella mia Torre ricostruita, su un tavolino conosciuto, è posata una bottiglia piena di Stelle. Quando sto ferma stanno ferme anche loro, ma quando mi muovo brillano tutte, come le Stelle nella scatola di Caddy.

Stelle fuori dalla finestra.

Stelle dentro una bottiglia.

Ciò che è fuori è dentro e ciò che è dentro è fuori.

Sono forse io, quella bottiglia?

Sì, sono io, piena di Stelle e di speranze.


Guarda il cielo.

La Stella.

Esprimi un desiderio.

Una speranza.


Di desideri ne ho espressi tanti, ma certe speranze aspetto ancora che si avverino.

"Chi vive sperando muore cagando", sento dire dal Sole.

Arriva allo stomaco diretto. D'altronde si sa, è senza filtro, lui.

Eppure, seduta al tavolino di un bar sconosciuto, io continuo a sperare.

Richiamo la cameriera.

"Il dolce era buonissimo", le dico. "Ma vorrei chiederti un favore."


(guarda il cielo)


La cameriera mi ascolta e nei suoi occhi vedo brillare una luce.


(la Stella)


"Vorrei fare una sorpresa ad una persona", continuo.


(esprimi un desiderio)


"Vorrei regalargli un sorriso e il secondo dolce che ho ordinato, ma non so se e quando verrà a mangiarlo."


(una speranza)


All'improvviso la cameriera capisce e mi sorride.

"Ma certo!" risponde. " Se mi dici il tuo nome e quello della persona a cui vuoi regalarlo, lo lascio scritto vicino al bancone del bar."

Guardo la luce che brilla nei suoi occhi, mentre prende un biglietto su cui scrivere.

"Cosa lascio scritto?"

Mi chiede di continuare a sperare, la Stella.


Guarda una carta.

La Stella.

Esprimi un desiderio.

Una speranza.


"Per l'Eremita, dalla Papessa"

L'Eremita e la PapessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora