*Speciale*

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-Jordan Greenway-

Quando Jordan arrivò in orfanotrofio, io e mio fratello ci trovavamo in quel luogo da un anno. Era un bambino timido e se ne stava sempre in disparte.
Gli altri lo prendevano in giro per i suoi capelli verdi, io non avevo mai avuto il coraggio di difenderlo, nonostante mi piacesse tanto il verde.

<<Passa Bryce avanti!>>, esclamò Claude mentre giocava a calcio con Bryce, Dave e Isabelle. Io me ne stavo seduta a guardarli, dove Claude poteva tenermi d'occhio.

<<Xavier, vieni a giocare?>>, domandò Isabelle facendo cenno al nostro amico, si era appena svegliato dal riposino pomeridiano.

Sbadigliò e poi rispose: <<arrivo!>>.

Vidi Jordan. Il suo sguardo sembrò illuminarsi quando vide gli altri giocare a calcio, doveva piacergli molto.

<<Venite bambini, è l'ora della merenda!>>, ci urlò la maestra. Anche Lina era venuta per dare una mano.

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<<Jordan ha perso la mamma e il papà quando era molto piccolo. È cresciuto con la nonna, ma purtroppo anche lei è volata in cielo.
È timido, ma vorrebbe tanto avere degli amici Hikari.>>

Lina si era presa cura di me da quando ero arrivata all'orfanotrofio. Preferivo passare il tempo con lei che non con "papà". Era solita spazzolarmi i capelli.

<<Questo è un regalo da parte mia>>, mi disse passandomi una barretta di cioccolato.

Non capii per quale motivo me l'avesse data, ma quando tornammo in giardino per giocare, pensai di dover parlare con Jordan e diventare sua amica.

<<Facciamo a metà?>>, mi aveva domandato con un sorriso e le lacrime agli occhi. Mangiammo quella barretta di cioccolato insieme e parlammo molto, non badando alle occhiate cattive di Claude.

Io ero felice di aver fatto amicizia con Jordan. Era un peccato che a Claude non piacesse.

SURVIVORS-Jude SharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora