-Lo stratega-

<<È un piacere conoscerla signorina Schiller. La ringraziamo per aver deciso di collaborare alle indagini.>>, disse il signor Smith stringendo dolcemente la mano di Lina. Lei fece un cenno col capo.

<<Sono io che vi ringrazio.>>

Yukio restava immobile, accanto al Detective e fissava Lina con quel suo solito sguardo gelante. In sua presenza l'atmosfera si abbassava e cominciava a fare freddo.

<<Prima di cominciare, voglio presentarvi qualcuno che ci sarà molto utile per le indagini.>>

Ed ecco che dalla porta della stanza fece il suo ingresso un ragazzo. I suoi capelli rasta erano legati in una coda ed indossava un paio di strani occhiali, gli nascondevano completamente gli occhi. Lo trovavo strano, soprattutto per il mantello che indossava oltre agli occhiali.

<<Lui è Jude Sharp.>>, disse il signor Smith lasciando la parola al ragazzo.
Solo che al posto di parlare fischiò facendo esplodere la finestra alle nostre spalle. Il vetro si frantumò e ci spostammo appena in tempo.
Lui era come me e Yukio.

<<Ma sei impazzito?!>>, domandò Lina mentre mi teneva stretta a sé per le spalle. Non aveva tutti i torti.

<<Assumerò io il comando d'ora in avanti. Fornirò gli indizi che troveremo al Signor Smith durante le nostre indagini.>>, disse Jude dandoci successivamente le spalle. Yukio si mise al suo fianco per seguirlo. <<Spero abbiate fatto i bagagli. Partiamo tra un'ora.>>

Ed eccoci a bordo dell'autobus Inazuma, guidato dal signor Veteran, un semplice bidello all'apparenza ma in realtà era uno degli uomini di Smith. Era solo un travestimento.

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-La richiesta d'aiuto-

Leggevo con attenzione l'articolo di giornale che annunciava il rapimento del primo ministro Vanguard. Si trovava a Nara e subì un attacco da degli strani individui.

<<Hanno detto di essere alieni e si fanno chiamare col nome di "Gemini Storm". Almeno, secondo la testimonianza della figlia del primo ministro.>>, aveva detto Jude, seduto a braccia incrociate e con lo sguardo rivolto fuori dal finestrino...
Così credevo, non potendo vedere i suoi occhi era difficile da capire.

<<Che cosa c'entra tutto ciò con mio padre?>>, domandò Lina che stava leggendo lo stesso articolo da un altro giornale.

<<Non è ovvio signorina Schiller? È evidente che questa sia solo una messa in scena. Scommetto che questi "alieni" in realtà sono solo delle cavie da laboratorio, proprio come noi altri.
Victoria Vanguard ha descritto la loro forza come qualcosa di sovrannaturale, lei per caso crede all'esistenza degli alieni?>>, il tono di Jude era così arrogante...prima o poi lo avrei incenerito. Mi trattenevo solo perché il suo aiuto era essenziale.

<<Naturalmente no. Anzi, la tua ipotesi molto probabilmente è corretta. Se solo avessero fotografato questi alieni...>>

Assottigliai lo sguardo sentendo le parole di Lina. Lei ricordava decisamente meglio i bambini dell'orfanotrofio e avrebbe potuto riconoscerli.

<<Jude, pensi che abbiano rapito il primo ministro Vanguard per minacciare il nostro paese?>>, chiese Yukio, finalmente si era degnata di parlare. Si fidava di Jude ed era evidente.

<<È probabile.>>

L'autobus si fermò davanti l'entrata del parco dei cervi, dove il primo ministro era stato rapito. Avevamo il permesso di entrare e quando ci avvicinammo alla grande statua del cervo, simbolo di pace ormai distrutto, Jude si chinò a terra e raccolse l'indizio di cui avevamo bisogno.

<<Bingo.>>

<<Bingo? Sono pezzi di una pietra...>>, sussurrai avvicinandomi per vederli meglio.

<<Hai mai visto una pietra così?>>

Il solo guardarla mi provocò un terribile mal di testa. Mi allontanai.
Lina mi prese nuovamente per le spalle, aiutandomi a stare in piedi.

<<Se mi togliessi gli occhiali sarei nelle tue stesse condizioni, cara Hikari.>>, avvolse quei pezzi di pietra in un fazzoletto di stoffa e li consegnò ad uno degli investigatori che si trovavano sul posto. <<Consegnatelo al Detective Gregory Smith. Chiedetegli di farlo analizzare.>>

SURVIVORS-Jude SharpWhere stories live. Discover now