four.

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19.11.2023
viola's pov
dopo due mesi dai provini, le prime puntate erano andate bene, nonostante alcuni cambiamenti inaspettati. spacehippiez, un cantante di lorella, era stato eliminato in una sfida immediata voluta da anna per far entrare samuspina. quest'ultimo, però, aveva deciso di abbandonare il programma, ritenendo che il percorso nella scuola non fosse adatto a lui.
nel corso del mese, ho ricevuto sia complimenti che critiche costruttive, fondamentali per la mia crescita, e la maestra era fiera delle mie esibizioni.
avevo approfondito le mie conoscenze e mi trovavo in sintonia con tutti, ma soprattutto con chiara, gaia, kumo, elia e mida. la nostra compatibilità caratteriale era talmente elevata che non c'era bisogno di spiegare ciò che pensavamo o provavamo: formavamo un gruppo coeso.
ci ritrovavamo nella sala relax, nell'attesa di essere chiamati dalla produzione per registrare la nona puntata di "amici". nonostante avessi acquisito familiarità con i meccanismi del programma, l'ansia pervadeva ogni parte del mio corpo. la costante paura che qualcosa potesse andare storto si faceva sentire: il timore di dimenticare un passo della coreografia, di atterrare in modo errato e farsi male. la mia natura pessimista, radicata sin dall'infanzia, rendeva difficile influenzare i miei pensieri in modo positivo.
la consapevolezza della mia ansia era diffusa, e fu così che mew e nicholas si avvicinarono, prendendosi il tempo di sedersi accanto a me con l'intento di farmi sentire più a mio agio. in qualche modo, riuscirono a dissipare parte della tensione, e risposi con un piccolo sorriso ad entrambi. non erano le persone con cui condividevo più frequentemente i miei pensieri, ma ciò che apprezzavo particolarmente era la priorità che davamo alla reciproca disponibilità nel momento del bisogno.
in quel contesto di sostegno reciproco, la classe dimostrava un legame forte: ci supportavamo a vicenda, ci volevamo bene e formavamo un gruppo unito.
solo quando i due ragazzi si alzarono per andare a ripassare le loro esibizioni, notai kumo che mi scrutava con uno sguardo preoccupato. senza esitare, si avvicinò e mi abbracciò. la presenza rassicurante di tiziano era sinonimo di tranquillità; un suo gesto minimo bastava a alleviare la mia ansia.
<<hai provato la coreografia per tutta la settimana, vedrai che andrà tutto bene. devi solo credere nelle tue capacità>> disse con la testa appoggiata alla mia spalla. mi godetti quel momento di pace fino a quando una signora della produzione ci avvisò che era il momento di dirigerci verso lo studio.
ci sistemammo nei nostri banchetti e, prima che maria entrasse per segnare l'inizio della puntata, io e dustin ci scambiammo la nostra mossa portafortuna per affrontare al meglio quelle due ore e mezza. l'atmosfera era carica di eccitazione mentre la conduttrice faceva il suo ingresso nello studio, accolto da urla fortissime da parte del pubblico.
la conduttrice svelò i giudici attraverso dei video: achille lauro e nancy berti, una ballerina che stimavo molto e che desideravo di non deludere.
matthew scese e si mise su uno sgabello per sostenere la sfida, che vinse, facendo sentire mew più leggera. la loro relazione era ormai consolidata, e erano diventati una cosa sola. il ragazzo tornò trionfante al suo posto. tre ballerini si preparono per la gara sul tema "felicità".
la sfida fu giudicata da garrison, il quale, tra dustin, sofia e nicholas, scelse quest'ultimo per la sua espressione della gioia, garantendo così un punto in più alla sua squadra nella classifica.
la prima ad esibirsi per il canto fu lil jolie. la cover di lady gaga riempì lo studio e molti iniziarono a canticchiare. amavo la sua voce e il suo modo di interpretare i brani, infatti ricevette un parere positivo da achille.
era il turno di kumo, che eseguì un emozionante passo a due con isobel. la loro intesa e energia erano semplicemente perfette, rendendo impossibile staccare lo sguardo dall'esibizione.
appena terminarono, applaudii freneticamente. forse ero di parte, dato che era un grande amico, ma il suo talento era innegabile, un fatto condiviso anche da nancy che sorrideva compiaciuta. per la donna, il ragazzo aveva saputo mantenere una presenza scenica notevole senza scomparire di fronte alla figura di isobel. si posizionò al secondo posto, e io ero orgogliosa di lui. tornò al suo banchetto e mi fece un occhiolino.
dopo circa trenta minuti, arrivò il momento di esibirmi. tutti i pensieri svanirono una volta che la musica iniziò, e cominciai a muovermi su tutto il palco, scaricando l'energia che avevo in corpo. seguii i consigli della maestra che mi aveva dato in palestra, migliorando la posizione del busto e dei piedi, e senza accorgermene arrivai alla fine della coreografia. nonostante la breve durata, quei due minuti erano essenziali per mostrare chi fossi. ancora ansiosa, andai a riprendere l'archetto e mi posizionai al centro dello studio, pronta ad ascoltare il parere della ballerina.
nancy mi rivolse un sorriso e, girandosi verso la maestra celentano, le sussurrò qualcosa di incomprensibile alle mie orecchie. presumibilmente era qualcosa di positivo, ma nonostante ciò, l'ansia e il pessimismo prevalevano.
<<viola, cosa devo dirti? hai un bellissimo movimento, quello che provi arriva agli spettatori e si vede che ami quello che fai. non smettere mai di avere questo comportamento con la danza>> mi disse la ballerina. la ringraziai per il complimento e tornai contenta e spensierata al mio posto. era gratificante vedere che il mio lavoro venisse apprezzato da ballerini di alto livello.
la puntata proseguì e conquistai il terzo posto nella classifica, subito dopo kumo, che si girò per farmi un sorriso fiero della mia posizione, e ovviamente ricambiai. il nostro sostegno reciproco era qualcosa di speciale; ci supportavamo in ogni cosa, e questo mi dava molta sicurezza. tiziano riusciva a far emergere il mio lato migliore.
per quanto riguarda il canto, ayle vinse ed era più che meritato. con la cover che eseguì, commosse l'intero studio, compresa me.
la mia sensibilità è elevata, e ho la propensione a versare lacrime anche per le situazioni più piccole. nel corso del tempo, la mia famiglia si è abituata a vedermi piangere, quindi quando passa un giorno senza che ciò accada, tutti si sorprendono. questo stupore deriva dal mio modo aperto di esprimere le emozioni, poiché fatico a nasconderle. la trasparenza emotiva è parte integrante di me e spesso trovo difficile trattenere ciò che sento. potrebbe sembrare che la mia fragilità e insicurezza rendano facile per gli altri approfittare di me e farmi soffrire. tuttavia, qui, in questa scuola, con le persone giuste, mi sento libera di essere me stessa. questo ambiente mi offre un rifugio emotivo dove posso esprimere la mia autenticità senza timore di essere giudicata o sfruttata.
ad interrompere questi pensieri è l'entrata di giulia per decretare il vincitore della prova oreo, segno che ormai la puntata sta finendo. maria salutò, e dopo qualche minuto ci dirigemmo verso la sala relax, commentando la puntata.
durante il confronto con chiara e gaia, qualcuno mise il braccio attorno alle mie spalle mentre camminavo. riconobbi subito chi fosse: era kumo, costringendomi a rimanere indietro con lui, affinché le mie amiche avessero spazio per attraversare il corridoio senza essere ammassate.
<<la tua esibizione è stata straordinaria>> disse, avvicinandosi al mio orecchio per enfatizzare l'aggettivo "tua". in risposta, mi allontanai ridendo a causa del suo respiro sul collo che mi faceva il solletico.
una volta nella sala relax, ci sedemmo per ascoltare i nostri compagni discutere della puntata. elia era arrivato ultimo, e ciò implicava che avrebbe affrontato una sfida. ero preoccupata, poiché avevo legato molto con lui ed era diventato un punto di riferimento in casa. iniziai a mordicchiarmi le unghie quando elia fu mandato in studio per parlare con il suo professore. secondo me, quando il confronto avveniva in quel luogo, non era un buon segno; il mio sesto senso lo suggeriva, e infatti non si sbagliò. emanuel, usando le parole giuste, fece capire al suo allievo che questo percorso non gli consentiva di crescere veramente, decidendo di eliminarlo. quando sentii questa affermazione attraverso la televisione, il mio cuore si fermò, e la reazione istintiva fu scoppiare in lacrime, poiché stavo perdendo uno dei miei amici più importanti.
l'intero gruppo di ballerini era commosso; elia era davvero quel ragazzo amichevole con tutti, sempre affidabile.
notando il mio stato d'animo, kumo si avvicinò ulteriormente, consentendomi di poggiare la testa sulla sua spalla. senza accorgermene, bagnai la sua maglia con le mie lacrime.
dopo un breve momento, elia fece ritorno nella saletta per salutarci per l'ultima volta. pensavo che quel giorno sarebbe giunto il più tardi possibile, ma ho erroneamente dato tutto per scontato. convinta che sarebbe arrivato più avanti e avrebbe condiviso parte del percorso con noi, mi resi conto che le cose belle sono effimere, proprio come mia madre mi ripeteva sempre. ci precipitammo ad abbracciarlo, quasi soffocandolo, consapevoli che meritava quell'affetto dopo averci sostenuto nei momenti difficili.
<<grazie per questi mesi meravigliosi. spero di rivederti al di fuori di questa casa>> gli dissi, stringendolo ancora più forte. avrei dato qualsiasi cosa per far durare quell'abbraccio all'infinito. il nostro amico fu costretto a preparare velocemente le valigie e lasciare la casetta senza possibilità di ritorno. pensai che avessero preso di mira la persona sbagliata mentre apriva la porta. girandosi per un'ultima volta, ci sorrise, mandandoci un bacio.
mi mancherai, elia.
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erano trascorse due ore dalla partenza di elia, e il mio umore era a livelli minimi. nonostante ci fossero persone care intorno, lui era irrimediabilmente speciale. era come se dovesse andarsene tiziano; dubitavo di poter affrontare un'altra perdita simile. il ragazzo in questione si unì a me nel giardino sotto il cielo stellato di roma, che sembrava rispecchiare la mia malinconia. sedutosi accanto a me, rimase in silenzio, consapevole del peso della situazione.
<<forse hai lo stomaco chiuso, ma la cena è pronta. oggi hai fatto molti sforzi, devi recuperare le energie>> disse, mantenendo lo sguardo basso. cercai di accantonare quel pensiero e, nonostante la mancanza di appetito, mi alzai per mangiare qualcosa. tesi la mano verso tiziano, lui la afferrò con qualche incertezza, intrecciando le sue dita alle mie e rientrammo in casetta.
ci sedemmo a tavola tutti visibilmente abbattuti.
ad alleggerire l'atmosfera fu petit che decise di mettere un po' di musica, e lo ringraziai interiormente per quel gesto.
molti iniziarono a cantare e a muoversi a ritmo di musica, mentre io li osservavo sorridendo. la cena finì in fretta e sapendo di dover lavare i piatti quella sera, mi misi subito all'opera. passavo la spugna sui piatti sporchi, mentre tiziano li riponeva nel mobile; eravamo molto produttivi.
dopo una giornata intensa, desideravo solo distendermi sul letto per placare i pensieri che mi affollavano la mente. salutai tutti e raggiunsi la mia stanza, dove chiara e gaia stavano parlando animatamente. si voltarono entrambe guardandomi con sorpresa, ma il motivo mi sfuggiva.
<<perché non sei con kumo?>> mi chiese chiara, con un sorriso. sollevai un sopracciglio, senza capire.
<<non fare la tonta, siete inseparabili ormai. praticamente noi siamo escluse>> aggiunse gaia, con un'espressione quasi delusa.
<<ragazze, mi dispiace se in questi ultimi giorni abbiamo passato poco tempo insieme. vi prometto che adesso recupereremo e trascorreremo le giornate senza staccarci>> spiegai per evitare malintesi.
poco dopo, tiziano entrò nella stanza e, prima di salire sul letto a castello, mi diede un bacio tra i capelli per augurarmi la buonanotte. quella fu l'ultima immagine che mi rimase impressa prima di addormentarmi.

dimmi che non è un addio. kumoWhere stories live. Discover now