8. una notte nella tana del lupo

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Passata una mezz'ora, in cui aveva cercato di mantenere il massimo silenzio e la stessa posizione ,decise di prendere il proprio telefono ,che aveva notato prima essere stato posato sul comodino , ed alzarsi,sempre cercando di non farsi notare.
Accese la torcia e prese a camminare in punta di piedi,provando a non fare troppo rumore, in cerca di non si sa bene cosa.

Attraversato il corrido trovò la cucina.
Poteva usarla?
Ma si,al massimo l'avrebbe ripagato.

Posò il telefono con la torcia rivolto verso l'alto ,sul marmo dell'isola e, aperto il frigo, prese il latte.

Si guardò in giro alla ricerca di qualcosa di dolce,aprí vari pensili e niente .
"È possibile che una persona normale non abbia nemmeno un dolcetto in casa?
Una cosa è certa ,questa è l'abitazione di uno psicopatico!"
Pensò mettendo su inavvertitamente un piccolo broncio ,continuando la propria ricerca.
Stava quasi per arrendersi ,quando la vide : una stecca di cioccolato ,fondente al 70% si ,ma pur sempre cioccolato.
Vi era un unico problema,il percorso per raggiungerla.

Si guardò un attimo in torno e alla fine decise : si arrampicò sul mobile, finendoci sopra in ginocchio, per poi aprire di nuovo il pensile c,ercando di arrivare a una mensola.
"Ma perché cavolo del cibo si trova così in alto?
In un punto così irraggiungibile.
Soprattutto una cosa cosi buona poi !
Si sa ,del resto,che bisogna sempre avere a portata di mano un dolcetto!"

Dimitri aveva aperto gli occhi non appena la ragazza era uscita dalla stanza ,ma aveva deciso di lasciarla fare,curioso.
Non lo sfiorò neppure per un istante il pensiero che quella piccola ragazzina che aveva aiutato potesse essere una ladra .
"Probabilmente deve solo andare in bagno"

Ascoltando attentamente però la sentì arrivare in cucina e muovere vari oggetti.
Inarcò un sopracciglio,confuso .
Quei rumori avevano la sua piena attenzione ed interesse.

Attese qualche minuto,scese dal letto in modo silenzioso e la raggiunse.

La osservò per qualche secondo.
La vista che gli si parava di fronte era totalmente inaspettata e bizzarra ,il che lo fece sorridere divertito.
Le si avvicinó mettendosi esattamente dietro di lei, allungó un braccio e prese ,senza alcuno sforzo ,la stecca.

<<volevi questa?>>

Melissa,che non si era accorta di nulla fino a quel momento ,sobbalzò e fece uscire dalle proprie labbra un urlo che le fece perdere l'equilibrio ,non appena notò allungarsi un braccio accanto a sé.

Perse così l'equilibrio finendo totalmente addosso a Dimitri,il quale
la prese al volo stringendola a se con un braccio, mentre con l'altro si reggeva al bancone per evitare di cadere a sua volta.

<<Ouh..!

tutto bene?
ti sei fatta male?>>

Melissa subito cercò di rimettersi dritta ed acquistare un certo contengo ma, visto che l'uomo la teneva ancora sollevata ,e sicuramente i due avevano almeno quindici centimetri di differenza i piedi non le toccavano terra.

<<Oh si s-si>>
Mormorò imbarazzata abbassando il capo, in modo che i capelli le finissero davanti al volto ,a coprire quel rossore che improvvisamente aveva preso possesso delle proprie guance.

<<bene, menomale >>

Sorrise intenerito, anche se da quella posizione non poteva vederla bene in volto ,e rimessosi dritto la imise a terra delicatamente.

Gli passò poi la cioccolata.

<<vuoi qualcos'altro?>>

Melissa sentì nuovamente le guance riscaldarsi misteriosamente a quelle parole.

rowWhere stories live. Discover now