La resa dei conti

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"Un diversivo." Finalmente Legolas aprì bocca.

"E' rischioso." Dissi "Non sappiamo con certezza dove si trovi Frodo al momento. Come puoi essere certo che un diversivo sia la soluzione?"

"Non sono certo. Ma è l'unica cosa che possiamo fare per aiutare Frodo. Preferisci startene con le mani in mano a Minas?"

Aragorn aveva ragione, non potevamo sapere, ma non potevamo neanche starcene qui a far nulla. "Hai ragione." Risposi. 

"Certezza di morte. Poche probabilità di successo. Che stiamo aspettando?" Disse Gimli eccitato. Il solito.

Gandalf si avvicinò ad Aragorn "Sauron sospetterà una trappola. Non abboccherà all'esca."

"Oh, io credo che abboccherà." Rispose Aragorn sicuro.

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A cena discussi allegramente con Merry e Pippin, durante il viaggio si erano dimostrati dei valorosi hobbit e nonostante le avversità continuavano a sprizzare gioia da tutti i pori. Caratteristica che particolarmente invidiavo ma d'altro canto era meglio così.

Quella sera prima di addormentarmi, mi affacciai al balcone della mia stanza a contemplare il cielo, nonostante fosse già notte inoltrata la città di Minas era in continuo movimento, tutti si stavano preparando per l'affronto di Sauron. I semplici soldati non erano a conoscenza del fatto che la marcia sarebbe stata un diversivo per dar respiro a Frodo. 

Le famiglie si stringevano calorosamente quella sera. Le madri e i figli non potevano sapere se i loro padri o fratelli sarebbero ritornati presto.

Le guerre erano il modo più stupido per decidere una cosa, un modo così crudele e meschino. Erano causate per un capriccio di una o più persone. 

Il popolo, le famiglie volevano solo vivere in pace e serenità. Invece per volontà di altri erano costrette alla morte e a continui bagni di sangue.

Mentre osservavo il cielo, riflettevo su un certo fatto, sicuro non mi aspettavo di finire a Minas Tirith. Le nostre avventure avrebbero preso una svolta diversa se avessimo preso altre strade. Avremo imboccato quelle giuste? 

Da quando eravamo partiti da Gran Burrone quanto tempo era passato? 

Avevo totalmente perso la cognizione del tempo, insolito da parte mia.

Sospirai e tornai dentro. Dovevo smettere di rimuginare sul passato, dovevo guardare al futuro.

I lumi delle candele danzavano al ritmo del venticello, le ombre proiettate sul muro si ingrandivano e rimpicciolivano a seconda della folata. La mia ombra ben distinta invece navigava in quel mare scuro dipinto sul muro, soffiai sul lume e tutto divenne buio. 

Solo il vociare dei cittadini mi ricordava dove mi trovavo. Mi coricai e presto presi sonno, sprofondai nel materasso e ficcai la testa nel cuscino.

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L'indomani partimmo presto per la battaglia. Ero in sella ad un cavallo di Minas. Mornae starà pascolando felice in qualche pianura verdeggiante. 

In prima fila vi era Aragorn, lo intravidi guidare le fila dei soldati verso Mordor. Stava ritto e fiero, proprio come un comandante, come un vero re.

Io stavo nelle retrovie affiancavo il serpentone di soldati, facendoli mantenere la formazione. Gimli, Legolas ed E'omer stavano facendo la stessa cosa. Pippin era sotto la supervisione di Gandalf, che si trovava di fianco ad Aragorn. Mentre Merry era in sella insieme a Gimli.

𝕀𝕃 ℙ𝔼ℤℤ𝕆 𝕄𝔸ℕℂ𝔸ℕ𝕋𝔼 {𝐋𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐬 𝐅𝐚𝐧𝐟𝐢𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧}Where stories live. Discover now