39. Il Fiore D'Avorio

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Non è di certo un consiglio da caposquadra, ma come faccio a non pensare alle famiglie che hanno lasciato per seguirmi, dandomi la loro vita in cambio di vittoria?

Non posso tradire la loro fiducia.

Non me lo perdonerei.

« Voi cominciate ad andare» ordino alle squadre che attaccheranno da ovest e da est « Invece voi altri venite dietro di me, è il momento. Logi, fai attenzione».

Iniziamo ad incamminarci e dopo all'incirca cento metri, un'enorme esercito ci si staglia dinanzi.

Gli Orchi ci guardano con i loro occhi spaventosamente spalancati, finché uno urla « Attaccate!».

Corrono in massa verso di noi.

« Aspettate che arrivino, intanto sguainate le spade» asserisco, prendendo dalla cintura la mia.

Sicuramente Samantha si è allenata molto più di me per questo momento, ma ora è compito mio combattere.

Quando il primo Orco ci raggiunge, viene infilzato da una lama, mentre le guardie si scagliano contro gli altri.

Un Orco cerca di afferrarmi per i capelli, fallendo e venendo sbattuto a terra.

Altri provano ad acciuffarmi, ma i soldati reali sono ottimi nel guardarmi le spalle.

Logi, grazie alla lunga coda ricoperta di scaglie, riesce a scaraventarli a terra come birilli, schivando le loro lame.

Gli esseri senza viso ci si lanciano contro senza paura di essere feriti o di morire, ma con l'unico scopo di uccidere.

Quando un lama sembra avvicinarmisi al collo e alle mie spalle non c'è nessuno cerco di voltarmi abbastanza in fretta da fermarla, ma una freccia mi precede.

Mi guardo intorno, cercando di notare da dove proviene, quando i miei occhi si incrociano con due iridi blu come il cielo.

« Derek» mormoro, correndo in mezzo alla battaglia per raggiungerlo.

Appena le mie mani entrano in contatto con le sue, mi afferra il viso e fa scontrare con violenza le nostre labbra.

« Siete riusciti ad arrivare» ansimo, notando Adrian combattere al fianco di una fatina dalla pelle candida.

« Siamo partiti appena abbiamo potuto... Tyrone e Carl sono al castello, nelle prigioni. Ho saputo ciò che ha fatto Sam e... non voglio nessun'altra nella mia vita oltre te. E non lo dico perché ora so che ci ha traditi, lo dico perché ho capito di saperlo quando per la prima volta ho messo piede nella tua stupida classe e ti ho vista negli ultimi banchi, assorta in quel libro dalla copertina blu che sembrava piacerti un sacco. Solo te, biondina, sempre e per sempre» si stacca piano, con le mani sulle mie guance.

Sento gli occhi farsi lucidi e me li sfrego con le dita per non piangere.

« Ti amo principino».

« Ti amo biondina» mi bacia ancora « Ma ora passa in mezzo alla battaglia e corri al Lago, qui ci pensiamo noi».

Annuisco, aggrottando però le sopracciglia.

Sa che morirò e non fa nulla... no, certo che no.

Deve esserci qualcosa sotto: forse è riuscito a risolvere il problema.

Decido di non pensarci troppo e cominciare a correre, schivando e abbattendo tutti gli Orchi Neri che mi vengono addosso.

Una volta esser riuscita ad arrivare alla fine del battaglione, noto da sopra alla vetta gli altri combattere: i gruppi che avevo inviato a ovest e a sud hanno quasi abbattuto tutti gli esseri incaricati da Garrow, mentre al centro ancora si combatte animatamente.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora