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"Questo è il tutore, puoi sforzare quanto vuoi e se senti che si sta gonfiando o ti fa male mi chiami, ma penso che sia al 100% apposto"

Sorrido al dottore, ritornando in casetta. Vorrei correre da Joseph per dirgli che aveva ragione, ma da ieri non mi parla.

Solo dopo un po' ho capito, grazie alla spiegazione di Chiara, che era ritornato in camera con un piatto di pasta cucinato appositamente per me.

Avendomi trovato a dormire con Holden, infastidito se ne era andato e da lì più nulla.

Non siamo nemmeno ritornati all'inizio, quando ci lanciavamo continuamente frecciatine. Semplicemente o non lo vedo mai o quando ci incontriamo mi ignora apertamente.

Non sarò sicuramente io ad andare da lui, anche se so di aver sbagliato io. Sono troppo orgogliosa per farlo.

Lui ha solo cercato di aiutarmi ed io l'ho trattato male, ma non riesco ad andare lì a chiedergli scusa.

Da quando ho notato il suo avvicinamento a Chiara, specialmente in puntata quando ha ammesso che la trova "Magnetica, con le giuste forme e una perfetta Barbie Chiara" sono diventata molto più suscettibile.

Mi ha semplicemente rimpiazzata così facilmente? Se prima si apriva con me ora lo fa con Chiara? E poi io sono la bambina immatura.

Mida, dopo aver ascoltato il mio intero sfogo sulla questione, ammette che forse sono io che sto vedendo qualcosa che non c'è.

Holden è solo molto legato fin dall'inizio con la ballerina, non è niente di nuovo.

Eppure solo ora la cosa mi infastidisce.

Ho trovato molto conforto nelle braccia di Francesco, che senza chiedere spiegazioni mi ha supportato in tutti i crolli che ultimamente sto avendo.

Ma finalmente posso mettere tutto questo da parte, ritornando finalmente in sala a ballare. Ho un giorno per chiudere i pezzi e non accetto la possibilità di non presentarmi alla puntata nonostante anche il mio maestro sia contro la mia scelta di provarci.

Sono ormai le undici e mezza, è tardissimo e ormai non c'è più nessuno dello staff in giro. Ci sono solo io e la musica. Manca realmente poco e riuscirò a finire anche il terzo pezzo per la puntata.

Non è necessario, infondo non me li chiederanno mai tutti e tre, ma non voglio che mi si possa dire una qualsiasi che possa giustificarmi.

Sono stata male e quindi? Fuori da qui se ti prendi qualche giorno da uno spettacolo, ti sostituiscono.

Sono già passati a chiamarmi Christian e Francesco mentre Chiara mi ha fatto mandare proprio da quest'ultimo delle barrette proteiche che non ho ancora toccato.

Un'altra oretta e potrò riposarmi, o almeno spero che sia solo un'oretta.

I muscoli bruciano, ma proprio sul latino non posso che essere impeccabile. Nasco infatti come ballerina di latino, ma ho sempre associato quest'ultimo al moderno e all'hip-hop. Manca un po' di classico, ma non le basi di quest'ultimo.

Perfino Maria si è collegata per convincermi ad andarmene a riposare, ma mi sono imposta anche contro di lei.

"Te lo vuoi sfasciare quel ginocchio?"

Sento ad un certo punto, sarà stata mezzanotte e un quarto.

"Anche se fosse?"

Dallo specchio difronte a me noto Joseph appoggiato all'uscio della porta.

"Poi te ne dovresti andare e non è quello che vuoi, o sbaglio?"

Scuoto la testa andando a riaccendere la musica. Il mio braccio viene fermato prima che possa far partire lo stereo, proprio dalla mano del cantante.

"Credo che sia ora che tu smetta"

"Ma a te che te ne frega, nè?"

"Mi frega eccome"

Nella mia testa scatta subito quella vocina che dice di mandarlo a fanculo, quella vocina che è convinta che lui non capisca nulla di me e che quindi non ha diritto di dirmi cosa fare.

"Joseph non farmi essere cattiva, vedi andartene"

"Sii cattiva, che ti devo dire? Io da qua non me ne vado finché non vieni pure tu"

Si impunta e nonostante la mia testa malata, trovo dolce il suo gesto. Sa che effettivamente potrei trattarlo male, l'ho già fatto e ci siamo già allontanati una volta per questo.

"Mettiti comodo allora"

Lo sfido e non mi sarei mai aspettata che si andasse veramente a sedere sul fondo della sala.

Incurante faccio finalmente ripartire il pezzo, riprendendo da dove avevo lasciato.

Passano cinque minuti, poi dieci e poi un quarto d'ora. Rimane li, a farmi da spettatore senza provare nemmeno a farmi smuovere dalla sala. Io però inizio a covare dei sensi di colpa. Domani abbiamo la puntata e lui sta perdendo sonno prezioso a causa mia.

Potrebbe tranquillamente tornarsene a casa, ma in un certo senso ci tiene a me e quindi starà qui con me fino a quando lo riterrò necessario.

"L'ultima e poi andiamo"

Mi arrendo al suo sguardo da cane bastonato. Avrei bisogno di tante altre prove per arrivare alla perfezione, ma se questo servirà a farlo tornare a casa ne farò a meno.

Forse anche io un po' ci tengo a lui.

Appena usciamo dalla sala inizio a gelare. Sono venuta qua stamattina, senza mai abbandonare la sala e quindi sono sprovvista di una felpa o una giacca. Joseph se ne rende conto, sfilandosi di dosso la felpa nera porgendomela.

Sorriso a questo gesto, accettandolo senza tante cerimonie.

"Sei folle comunque"

Introduce un discorso per spezzare questo silenzio semi-imbarazzante.

"Te l'avevo detto che ero una perfezionista. Me ne sono andata solo perché mi stavi facendo pena, altrimenti avrei continuato per un'altra oretta buona"

Ammetto giocando distrattamente con l'anello che ho appena rimesso al dito.

"Ua riesci anche a provare compassione per me?"

"Ogni tanto"

Vedo che freme dalla voglia di dirmi qualcosa, probabilmente inerente all'altra sera ma si trattiene.

"Sono stata una stronza, vero?"

Ammetto, riuscendo finalmente a mettere l'orgoglio da parte.

"Diciamo di sì"

Non lo vedo convinto.

𝒪𝓅𝓅𝑜𝓈𝒾𝓉𝑒 - HoldenWhere stories live. Discover now