Per alcuni secondi mi ritrovo senza sapere cosa rispondere, senza capire se fosse ironico o meno, così prima che potessi parlare Niall ha già riaperto bocca.

"Forza andiamo, mi aspetta una lunga notte da solo in una macchina"
Afferma con un pizzico di sarcasmo, mentre mi passa di fianco afferrando le chiavi dell'auto affittata ed il portafoglio, che aveva lasciato sul mobile all'ingresso, ed esce dall'appartamento.

È proprio questa visione che mi ricorda che ho lasciato il cellulare ed il mio portafoglio in camera.
Mi volto di scatto e quasi non finisco contro di Louis, che stava seguendo Niall di fuori.

"Ma dove vai?"
Chiede confuso.

"Ho scordato delle cose in camera!"
Rispondo correndo di nuovo nella mia stanza.
Recupero tutto, ma decido di non portarmi una borsa ingombrante e di posizionare tutto nelle tasche del cappotto, appena torno di là non c'è più nessuno. Sono usciti tutti, tranne Harry che sta tenendo la porta principale aperta ed è appoggiato al telaio di quest'ultima, attendendo il mio ritorno.
Adesso indossa anche una giacca di pelle sopra al maglioncino.

Appena si accorge della mia presenza raddrizza la schiena e fa un passo indietro, invitandomi con la mano ad uscire dalla porta.
Nonostante sia un gesto da gentiluomo, sul suo viso c'è un'espressione annoiata, quasi seccata.

Se gli pesa tanto non c'era bisogno che mi aspettasse.

Faccio un respiro profondo e mi avvicino, cercando di ignorare la tensione che mi ha travolto non appena gli sono passata di fianco ed ho percepito il suo sguardo seguirmi.

L'ascensore è libero, saliamo, ma io mi posiziono nell'angolo apposto al suo, così da non rischiare ravvicinamenti e quindi esplosioni di rabbia improvvise.
Sono ancora infastidita dalla discussione di poco fa.

Le porte si chiudono ed il silenzio è riempito solo dalla musichetta fastidiosa dell'ascensore.

Non incontro il suo sguardo, rimango appoggiata al muro a braccia incrociate, mentre spero di non dover sostare su nessun altro piano.
Purtroppo si ferma proprio poco dopo e vedo entrare la persona che meno avrei voluto in questo momento, la signora Marie.

"Oh! È una gioia per i miei occhi rivederti, bel giovanotto."
Afferma prendendo posizione fra di noi e mostrando a lui un sorriso pieno di gentilezza.
Marie tiene in braccio quel topo del suo chihuahua, vestito con un maglione rosa che si abbina perfettamente alla sua giacca vistosa e piena di piume.
"Harry, giusto?"

Quest'ultimo fa cenno di sì con la testa, mentre un mezzo sorriso divertito si curva sulle sue labbra.

"Buonasera Avery..."
Quando si volta verso di me il suo sorriso gentile scompare e mi squadra dalla testa ai piedi.
Ricambio il saluto con un gesto della mano.
"Ovviamente stai andando a qualche stupida festa immagino"
Sembra quasi disgustata.

"Già, ma-"
Cerco quasi di spiegare, come se dovessi realmente giustificarmi con lei, ma Marie decide di interrompermi ed ignorarmi completamente.

"Ma perché ti ostini ad uscire con lei?"
Si rivolge di nuovo ad Harry, come se non fossi più nemmeno presente.
"Sai, ho parlato a mia nipote di te e sarebbe felice di conoscerti"
Aggiunge subito dopo.

Sospiro ed inizio a contare mentalmente i pulsanti dell'ascensore, attendendo che il tempo passasse.

Sul viso di Harry compare un sorriso nel tentativo di nascondere la risata divertita che stava per evadere, ma che riesce a trattenere.
"Beh-"

Marie apre bocca di nuovo prima che lui possa concludere una frase.
"Secondo me le piacerai molto. Vedi? Piaci persino a Jojo"
Afferma porgendo verso di lui il suo topo preferito e ben vestito.

Blood Curse- Hunter Point Where stories live. Discover now