"Calliope, mia bella musa"-Lil Jolie

sei: "Head over heels"

"Something 's happening and
i'm head over heels."

"Beatrice?"
"Beatrice apri questa cazzo di porta?"
"Dobbiamo parlare immediatamente."

Sento i pugni di Mew ripetitivamente sulla porta del bagno ma non avevo alcuna intenzione di aprire, non ero pronta ad affrontare questa conversazione davanti a tutte loro.
Inevitabilmente Valentina non era stata l'unica a notare che ero andata via dalla cucina piangendo.
Chiara, Sarah e Stella avevano seguito Mew per vedere cosa mi fosse successo.
Mida e Holy invece si erano limitati a rimanere sullo stipite della porta, avvertivo le loro voci che però sembravano lontane, sicuramente non erano entrati in camera.
Sono così stupida.
Piangere per una cosa che mi ha detto lei.
Prima fa quelle cose in palestra e poi mi aggredisce non appena provo a spiegarle qualcosa.
Non ero una persona che piangeva spesso.
Mi faceva sentire debole e vulnerabile e dopo quello che mi era successo a Londra mi ero ripromessa che non avrei pianto più.
E lei con quattro paroline era stata capace di farmi piangere.

"Beatrice apri."
"Ti giuro che se non mi dici cosa ti è successo fermo personalmente tutti per farmelo dire"

"Mew..aspetta"

Le parole mi si fermavano in gola a causa dei singhiozzi.

"Dammi cinque minuti."

I suoi pugni si fermano e tira un sospiro che avverto a causa delle pareti sottili.

"Almeno fammi entrare.
Ne parliamo da sole."

Aveva capito perfettamente.
Non volevo parlarne con lei quanto non volevo che nessuno di loro ascoltasse.

"Ragazzi vi dispiacerebbe lasciarci un'attimo da sole?.
Dopo vi faccio sapere."

"Si Mew non dirlo neanche."
"Va bene Mew"

"Bea se dopo vuoi parlarne noi siamo qua."

Sento la voce di Chiara, poi di Sarah e poi la porta sbattere, se ne sono andati via.

"Bea ora fammi entrare."

Apro la porta del bagno e mi ci allontano immediatamente.
Se prima Mew sembrasse furiosa per il fatto che non volessi farla entrare ora sembrava tentennante nel farlo, stava ferma lì ad aspettare che la guardassi.

"Inizia tu perché no ho intenzione di parlare per prima."

"Bea da quando siamo qui io ho trovato in te supporto, ti ho parlato della mia famiglia, dei miei problemi, delle mie insicurezze e mi fa male vedere che tu mi nascondi qualcosa.
Potrei anche essere io quella paranoica però ti stai comportando in maniera troppo strana per me che ho imparato a leggere attraverso i tuoi occhi.
E lo sai perché bé?
Perché ormai riesco a capire sempre quando sei triste perché quando lo sei hai un'atteggiamento di sfida.
Quando sei felice,tutto di te è felice Bea, perfino i capelli.
Non c'è un briciolo di cattiveria in te e io credevo che non c'è ne fossero più di persone come te.
Sei spiritosa, quando ascolti dimostri interesse, sei gentile e hai il cuore in mano con chiunque, il che mi fa terribilmente paura perché non sono tutti come te.
Però per favore Beatrice, fa in modo che qualcuno, per una volta possa porgere il suo di cuore a te come tu fai con tutti noi."

Inevitabilmente mi aveva fatto sorridere.

"Vedi che sei più bella quando sorridi."