capitolo 5

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Buon giovedì lettori

Mi dispiace se ho saltato due settimane di fila ma ero indietro con i capitoli e lo sono tutt'ora ma voglio comunque rischiare e postare.

Quest'anno è moolto pieno ma io cercherò di riuscire a finire almeno un capitolo ogni due settimane per voi :)

Comunque vi lascio al capitolo e ci vediamo a fine capitolo ;)

Capitolo 5

Venerdì arrivò molto velocemente e dopo la scuola Nick e Charlie si ritrovarono nella cantina di Nick cercando dei sacchi a pelo.

"Niiiiick aiuto"

Charlie gridò quando vide una scatola con scritto "peluches" sul lato cadergli addosso e Nick accorse subito ridendo poi vedendo Charlie sotterrato dai peluches

"Hey che ridi dammi una mano"

Allungò una mano che Nick prese subito ma Charlie ebbe la brillante idea di tirarlo verso di sé e farlo cadere anche lui sui peluches, ma Nick che era molto più forte e pesante di lui non si mosse di un millimetro.

"Aspetta... mi ricordo di questo coso"

Disse Nick stupito vedendo la bambola che avrebbero riconosciuto anche da lontano, era pelata e con la testa, le mani e i piedi di plastica e il corpo tipo peluches.

"Coso? Insomma ti pare giusto chiamare la nostra Olivia coso?"

Charlie si finse arrabbiato e risero della loro stupidità, quando era piccolo Charlie rubava spesso le bambole di Tori per poi giocarci, ma era per lo più ossessionato da una bambola che sul collo aveva scritto 'Olivia', gli piaceva così tanto che Tori dopo la decima volta in cui spariva e la ritrovava in mano a suo fratello gliela lasciò e lui tutto contento iniziò a portarla ovunque, al parco, a casa di Nick, al asilo, e Nick aveva volutamente deciso che quella sarebbe stata la loro figlia e, ogni notte prima di andare a dormire, durante un pigiama party o anche solo prima di tornare a casa gli davano un bacino sulla testa e la facevano dormire con loro come se fossero dei veri genitori, mentre invece nelle notti in cui non potevano dormire insieme facevano una notte a testa.

Trattavano quella bambola come se fosse veramente loro figlia, la portavano al parco, le tenevano la manina mentre scivolava giù dallo scivolo, la mettevano sull'altalena e con una corda la legavano e la spingevano, la portavano al asilo e facevano piangere ogni bambina che chiedeva se poteva giocarci, amavano così tanto sentirsi genitori che si promisero che da grandi avrebbero avuto una figlia insieme e ovviamente doveva chiamarsi Olivia.

Certo non era proprio rose e fiori la vita della povera Olivia siccome Charlie non è sempre stato una persona delicata e paziente e ogni volta che non riusciva a infilarle un vestitino si arrabbiava e le girava le braccia e le gambe in mille modi diversi e se neanche così ci riusciva la sbatteva per terra e se ne andava, ma poi tornava sempre dopo un paio di minuti, le chiedeva scusa e ci riprovava.

Però crescendo e per colpa delle persone che li bullizzavano iniziarono a non portarla più al parco, poi ad abbandonarla in una cesta dei giochi e infine dentro una scatola di peluches in cantina.

"Dai aiutami a rimettere tutto via"

Charlie si alzò e incominciarono a mettere via tutti i peluches cercando di fare canestro nella scatola sempre da più lontano.

Dopo un po Nick trovò una scatola con scritto foto e di cui nemmeno sapeva l'esistenza, la mise per terra e la aprì, dentro c'erano tantissimi album fotografici, sua madre amava fare foto e video.

My "Best friend"- an heartstopper storyWhere stories live. Discover now