PROLOGO

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PROLOGO

Le ciel bleu au-dessus de nous peut s'effondrer.

Et la terre pourrait s'effondrer

Je m'en fiche si tu m'aimes

Je ne suis pas intéressé

Jusqu'à ce que l'amour inonde mes matins

mon corps tremblera sous tes mains.

(Edith Piaf)

UNE, DEUX, TROIS

Ore 17.30

Un tavolino pieno di cianfrusaglie.

Una confusione quasi fastidiosa rispetto all'ordine che c'è intorno, che volutamente rimane lì, come a voler lasciare le orme di passaggi veloci, di serate indimenticabili, di bollette pagate, da pagare e scadute.

Questa è la casa di Serena Petit.

Medico, specializzata in chirurgia generale, ex primario che abbandona l'ospedale per il troppo tempo sottratto a se stessa.

Ex moglie e un passato burrascoso con un uomo affascinante e di spicco della società parigina.

Direttrice e fondatrice di 'Corps à Aimer', struttura medico privata.

La mattina, prima di uscire di casa, Serena saluta l'Arc de Triomphe.

Mani sui fianchi, un respiro... e via.

Serena è la sua casa: un'apparenza.

É l'abisso d'intelligenza e le bollette scadute.

Serena è un'amante perfetta.

Serena è imperfetta. Non ha mai paura il giorno, mai.

La notte un po' meno.

La sera in casa ci sono voci che riempiono le stanze, una radio che legge l'oroscopo del giorno, un telegiornale che elenca qualsiasi notizia, che il cervello di Serena registra.

E poi c'è Lui.

Gironzola per casa, la sua casa, la casa di Serena.

Serena è il suo grembo.

François.

Ha 17 anni, piena fine dell'adolescenza, bello, ribelle, la copia del papà, la testa di Serena.

François è come un fantasmino per chi non la conosce davvero.

Serena ama essere madre. Serena ama François.

Serena è un gatto tranquillo e docile che sta ai piedi del suo padrone, che si strofina alle ginocchia quando è in cerca di cibo, che si appropria dello spazio in punta di piedi fino a diventarne il tacito padrone.

Serena è il gatto al quale se sottrai una briciola tira fuori quelle unghie che pensavi di averle strappato.

Da docile diventa violenta, il cibo non lo cerca più, se lo prende.

Ama il rischio pur stando in un corpo che dà stabilità, sicurezza e monotonia.

I suoni dei clacson le portano un sobbalzo alla guida. Uno sguardo veloce verso il lato del passeggero e alla sua borsa Hermes, sorride.

TRE DONNE  A PARIGIWhere stories live. Discover now