Capitolo 3

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sentì il telefono vibrare sul comodino così mi avvicinai e lo presi per poi vedere un messaggio da parte di mio padre 

"ei tesoro dobbiamo anticipare il viaggio partiremo domani invece che giovedì,ti passo a prendere alle 10.00"

guardai l'orario in cui mi era stato inviato il messaggio e per poco non tirai un urlo vedendo che era di ieri sera ciò vuol dire che in meno di 20 minuti mio padre sarà qui ed io ancora non sono pronta e poi come coprirò i lividi,  perché lui non sa quello che mi fa mia madre

senza perdere altro tempo inizia a preparare tutto mi feci una doccia per poi passare a truccarmi per cercare di nascondere i lividi, guardai l'orologio e mancavano solo 5 minuti prima che mi passi a prendere mio padre così finì di mettere alcune cose in valigia e scesi di sotto.

c'era troppo silenzio così iniziai a chiamare la donne che purtroppo è mia madre, non ricevendo risposta decisi di scrivergli un biglietto

"io sono andata via", nel frattempo che finisco di scrivere sento un clacson suonare così scrissi velocemente e poi mi diressi verso la porta,trovai mio padre appoggiato alla macchina e gli andai in contro anche se gli volevo correre incontro non potevo per via dei lividi e dei tagli.

papà: ehi tesoro come stai?

io: bene, te?

papà: bene, dai passami le valige che le carico in macchina

non me lo feci ripetere due volte che gliele passai, uno alto partiti mio padre iniziò a parlare

papa: Sei la piccolina che hai fatto al labbro e sopracciglio?

io: ho nulla sono solo caduta

papà:ok

Guardai mio padre è vidi che non era molto convinto dalle mie parole e speravo che cambiasse discorso

papà: allora come è andata a milano?

io: bene anche se avevo un po' di ansia

papà: beh anche se non è la prima volta che cantavi davanti ad un pubblico è normale

io: si hai ragione tutti i  cantanti famosi hanno ansia prima di un concerto

Il resto del tempo lo passa a vedere fuori dal finestrino e ad ascoltare musica,senza che me ne accorgessi eravamo arrivati all'aeroporto e mio padre aveva anche parcheggiato la sua macchina.

Ci avviamo all'entrata e facemmo tutti i controlli per poi imbarcarci.

Dopo 8 ore di viaggio siamo finalmente atterrati in bahrain ed io non vedevo l'ora di scendere per sgranchirmi un po' le gambe, non appena mi alzi mi pentii subito di quello che avevo fatto poiché iniziai ad avere un dolore atroce alle costole ed al ginocchio destro dopo poco sentii dirmi..

continua.....

sei il mio tutto " Charles Leclerc"Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu