CAPITOLO 17

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Passò un'altra settimana e tutto procedeva normalmente

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Passò un'altra settimana e tutto procedeva normalmente. I ragazzi avevano giocato la prima partita di Champions League, quella contro il New Castle concludendo con un pareggio. La partita contro il Verona invece, si era conclusa con una vittoria.

Quella domenica si doveva concludere l'ultimo giorno della famosa fashion week di Milano. Lara lavorando per la casa di moda di Gucci era stata molto impegnata in questa settimana. Aveva organizzato i vari eventi e quel pomeriggio ci sarebbe stata la sfilata che lei aveva allestito personalmente. Speravo con tutto il cuore che le dessero una promozione. Si era davvero impegnata per questo lavoro e un riconoscimento se lo sarebbe veramente meritato.
Dato il suo impegno gli erano stati dati due biglietti omaggio per la sfilata di quella sera. Lei aveva chiesto a me e Matteo di partecipare e dato che quello era il mio giorno libero come potevo non accettare.

Ero a casa a prepararmi con la mia migliore amica e tra non meno di un'ora saremmo dovuto scendere e farci trovare sulla macchina di Matteo. Lara aveva dato la targa dell'auto del suo fidanzato per far in modo che noi potessimo entrare senza essere bloccati, avendo l'apposita autorizzazione.
Per l'evento avrei messo l'abito comprato per il compleanno di Christian ma Lara me lo vietò. Mi diede una delle sue creazioni, senza fare storie e mi ordinò di metterlo. Ovviamente mi chiese di indossarlo solo se mi sarebbe piaciuto, ma io mi fidavo ciecamente di lei e del suo gusto in fatto di moda. Presi il porta abiti e tirai giù la cerniera, vedendo cosa conteneva all'interno. Era un abito lungo color panna, con una scollatura profonda e che lasciava le gambe scoperte. Decorato con lacci sul corpetto, che gli davano un'aria decisamente originale, per non parlare delle balze sulla gonna. Rimasi a bocca aperta quando vidi che cosa aveva prodotto con le sue mani la mia amica. Lo indossai con delicatezza, per pura romperlo. Lo stavo trattando quasi come un neonato. In effetti per lei sarebbe potuto essere il suo bambino. Ci abbinai dei sandali alti brillantati, così come la piccola borsetta. Per il trucco e i capelli invece optai per qualcosa di semplice: fondotinta, rossetto nude, mascara e una mezza coda. Eccomi ero finalmente pronta.
Lara indossava un semplice vestito nero di Gucci, con cintura e borsa incluse. Lei aveva la fortuna di stare benissimo con tutto quanto.
Dopo che arrivó una chiamata alla mora scendemmo tutte e due prendendo l'ascensore e raggiungendo l'auto di Matteo.

In meno di 10 minuti ci ritrovammo  davanti all'entrata del palazzo dove si sarebbe tenuta la sfilata di quel giorno.
Era strapiena di persone, c'erano pure parecchi vip. Dall'altro lato, oltre le transenne, era presente la gente comune, intenta a fare fotografie con i propri idoli o a farsi autografare fogli e maglie. Per un momento pensai a come fosse simile allo stadio o fuori da milanello.
Felice di essere lì con la mia amica la seguí davanti all'entrata dove erano presenti diversi fotografi e giornalisti intenti a scattare o a fare qualche domanda agli ospiti della sfilata. Lara fu presa alla sprovvista da uno di loro che gli chiese a che cosa si fosse ispirata per ricreare la giusta atmosfera nell'evento.
Mentre lei era intenta a rispondere, sotto braccetto di Matteo, io mi spostai leggermente per non rovinare il momento. Spostai il mio sguardo qua e là notando personaggi famosi come Paris Hilton, Emily Ratajkowski o Ryan Gosling. Che figo pensai.

-Sunshine- Christian PuliscDonde viven las historias. Descúbrelo ahora