Perché?

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Mi svegliai in una camera era notte vedevo sbiadito, mi scese una lacrima
Sentivo dei passi, quei passi li riconoscevo erano di Tom chiusi subito gli occhi mi guardò per una decida di secondi poi si avvicinò a me stavo tremando volevo piangere "Clarice amo quando tremi" disse bisbigliando poi mi accarezzò la guancia, aprì gli occhi e vidi che era seduto accanto a me aveva chiuso gli occhi sembrava che stava dormendo io guardai il mio corpo ero vestita con un vestito bianco stracciato le mia gambe piene di lividi e graffi cosa stavo vivendo perché a me cosa ho fatto di male perché? Tom si svegliò e se ne andò ma prima di andarsene mi guardo per l'ultima volta e poi se ne andò io cercai di alzarmi ma le mie mani erano incatenate, dopo mezz'ora venne Tom con il suo sorrisetto poi mi slegò mi diede cominciò a guardarmi io distolsi lo sguardo lui mi prese il mento con il suo dito lui si avvicinava io abbassai la testa "Clarice non sfidarmi" disse con una risatina poi mi prese la testa con le mani per poi baciarmi ma io mi staccai subito dal bacio "non sai fare altro che rendere le cose difficili" disse tirandomi uno schiaffo "SOLO QUESTO SAI FARE PICCHIARE LA GENTE!"sbottai "Ah sì solo questo so fare" disse salendo sopra di me
"E QUESTO NON LO DICI?!" Disse urlandomi in faccia prima di guardarmi il petto per poi sorridere, poi mi pizzico il seno per poi andarsene mi fece un male cane io mi alzai dal letto vidi Michela con Bill che si stavano baciando, scesi lentamente le scale vidi Tom che stava giocando a carte con delle persone,feci un passo indietro è feci cadere una sedia pieghevole tutti si girarono compreso Tom, le persone sconosciute subito presero le pistole "ragazzi calma è solo una schiavetta" disse ridendo Tom mi fece segno di sedersi sulle sue ginocchia io mi rifiutai ignorandolo ma lui cambiò sguardo è non so ma avevo un po' paura quindi mi sedetti,cominciò ad accarezzarmi l'interno coscia mi sentivo a disagio poi comincio a toccarmi dove non volevo li cominciai ad innervosirmi ma non potevo reagire, c'era un uomo in giacca e cravatta che mi guardava aveva uno sguardo perverso "voglio lei quanto vuoi?" Disse l'uomo riferendosi a me "lei? Lei non è in vendita devo divertimenti sarò io il primo a sverginarla"disse Tom serio "ho detto che voglio lei" l'uomo insistette "forse non ci siamo capiti lei appartiene a me" disse Tom sbattendo le mani sul tavolo " hei Kaulitz mica è e la tua ragazza?" Disse uno ridendo "no lei è una schiava io non ho sentimenti per nessuno figuriamoci per una schiava" disse poi spingendomi sul pavimento poi Gustav mi prese per il braccio e mi porto dove c'erano le ragazze, dopo un po' venne Michela non parlammo anzi mi misi a dormire sulla sua spalla. Stavo dormendo ma come sto sognando la mia vecchia casa, papà stava picchiando mamma ero chiusa in camera mia a piangere sul mio cuscino presi subito le cuffie e mi inginocchiai per non sentire nulla le lacrime mi rigavano il viso stavo piangendo il cuore mi batteva a mille, sentivo i passi di mio padre ora e il mio turno pensai ora mi picchierà, mi nascosi sotto il letto aprì la porta "CLARICE DOVE CAZZO SEI SE TI NASCONDI MI FAI DI PIÙ INCAZZARE MEGLIO CHE ESCI" urlò mio padre, infine si abbassò e mi trovò mi prese per le caviglie si levò la cintura e mi frusto cazzo se faceva male, 15 minuti a frustarmi dopo che mi ha frustata sono salita sul mio letto a piangere volevo uccidermi, andai in bagno presi la lametta e mi taglia il braccio ma era un Piccolo graffio niente di ché ma bruciava l'unico modo per sfogarmi."CLARICE PORTAMI UNA BIRRA!" Urlò mio padre di nuovo le portai la birra poi andai in camera mia e mi affacciai alla finestra e vidi Michela parlammo per 1 ora se non di più, lei diceva " ti farò scappare, ti libererò da questo incubo" mi scaldava il cuore a sentire le sue parole, ovviamente arrivava mia madre che anche lei mi picchiava, dopo che lei mi picchiò mi misi a dormire, sognavo questo Husky che mi salvava sempre da ogni pericolo,un giorno mio padre fu arrestato erano i giorni più belli della mia vita mia madre stava a lavoro tutti i giorni ero felice, ma dopo la galera mio padre era diventato strano ci picchiava senza motivo solo per divertimento una volta mi picchiò solo perché non ho piegato bene un suo vestito ma ogni volta mi ripetevo il giorno in qui io e Michela scappavamo da questo incubo...
Un rumore mi sveglio era Georg che stava picchiando Ayuko io stavo guardando senza dire nulla, io volevo reagire ma non avevo forze venne anche Tom che mi guardò poi prese Brook è se la porto in camera da letto per scopare mi fece segno di seguirlo io non accettai, mi prese per i capelli e mi sbatté sul muro

escape from nightmares ~Tom Kaulitz~Where stories live. Discover now