se solo restavamo a casa....

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Il pomeriggio passamo il tempo a fare le mongoloidi , poi eravamo uscite per la promessa che le avevo fatto di andare a quella fottuta gara .
Eravamo andate e Michela andò immediatamente da Bill ma dopo mezz'ora torno da me e disse che la dovevo seguire , lei mi portò da Bill e si
avvicinò il tipo con le treccine aspetta come si chiama Tom? si Tom , mi fece uno sguardo come se volesse uccidermi ma senza sporcarsi le mani." Michela
andiamo" dissi lei non venne con me "che hai?"dissi  "io resto qui tu vai" disse io me ne andai in mezzo alla folla e mi ritrovai a parlare con un ragazzo giapponese "ma chi si credono di essere questi stronzi" dissi "meglio che abbassi la voce" disse l'uomo "perché ?" "Sono gente pericolosa tutta Tokio ha timore di loro" mi portò per il braccio in una zona quasi vicina ma che si vedevano la gente  "che rimanga tra me te o te ne pentirai, spacciano droga hanno la casa piena di armi per fino la polizia hanno paura di loro, il capo e quello con le treccine Tom fanno omicidi e chi si permette ad andare contro di loro saranno solo un ricordo... " disse , io ero paralizzata e mi venne il flashback di quando eravamo per strada e lo insultai ... Mi vennero i brividi ma non avevo più paura di nulla ormai ne ho passate di tutti colori dissi a me stessa "ma chi sono allora le ragazze?" Dissi "le sue prostitute o meglio dire schiave " io non Battei ciglio e volevo prendere Michela e portarla via da là avevo paura per lei quindi me ne andai dallo sconosciuto e andai da Michela "MICHELA DOBBIAMO ANDARE ORA !"urlai, una mano si appoggiò sulla mia spalle e vidi che era Bill "perché non ti dai una calmata lei resta con noi " io non mi riuscì a contenermi  "Michela per una volta mi ascolti? Dobbiamo andarcene!"urlai ancora una volta e arrivo Tom "certo che tu non sai proprio le buone maniere " disse con un sorrisetto "se non la smetti di urlare ti- " lo fermai subito "ora vieni con me Michela "dissi prendendo il suo braccio il tipo biondo con gli occhiali mi urlò contro " che ne dici se te ne vai tene vai a fanculo" dandomi uno spintone io ero accecata dalla rabbia che volevo prenderlo a pugni fino allo svenimento e poi rompere quella faccia di cazzo di Tom. Ma me ne andai via andando alla stazione di polizia e dissi tutto dell'accaduto ma loro mi dissero "signorina  non possiamo farci nulla la prego se ne vada" disse il poliziotto guardando per terra "ma veramente fate c'è la mia amica con dei sconosciuti che non me la vogliono ridare indietro!" Urlai ma mi sbatterero fuori io diedi un pugno sul muro mentre piangevo e decisi di andare a domandare dove viveva Tom.
Tutti mi guardavano terrorizzati e mi diedero l'indirizzo così andai ma ero sicurissima che non me la darebbero così facile così presi un coltello e un coltellino lo misi dentro al mio reggiseno per evenienza e mi dirissi alla casa di Tom c'erano le guardie fuori alla sua casa era molto bella e vistosa, nel cambio guardie mi dirissi subito dentro e c'erano dei tizi che nel giardino giocavano a carte "e tu chi saresti?" mi dissero pensai per poco ma poi mi ricordai che Tom aveva delle schiave "sono una nuova schiava dove Tom voglio parlare con lui " i due uomini si guardarono con un sorrisetto e poi chiamarono quell'altra guardia a a percuisirmi ma non portai la mia borsetta perché se la portavo trovavano il mio coltello e non mi facevano parlare con lui ma avevo ancora il mio coltellino nel mio reggiseno e mi portarono in una stanza e di colpo vidi tutto nero e buio mi avevano dato una botta sulla nuca apri lentamente gli occhi ero ancora in quella stanza ma ero incatenata le mani erano incatenate su un bastone si ferro appesi sul muro io ero in alto i miei piedi non toccavano terra. I miei polsi erano rossi io non vedevo molto bene perché vedevo sfocato per la botta che mi avevano dato
Senti dei passi e chiusi subito gli occhi, si aprì la porta...

escape from nightmares ~Tom Kaulitz~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora